6.3.06

And the winner is...

Per me è stata una grossa delusione la sconfitta di Brokeback Mountain; questo film meritava il premio più importante, non solo perché ormai non si parla d’altro dei cowboy di Ang Lee ma anche perché era forse il momento migliore per sdoganare il tema dell’amore omosessuale. Fatto sta che l’Oscar come miglior film se lo prende Crash mentre quello della regia va a ad Ang Lee; a qualcuno sembra una spartizione equa. Altro fronte di delusione è la bocca asciutta di noi italiani che non portiamo a casa neanche un premio: La Comencini viene battuta dal sudafricano Tsotsi, per i costumi vince la Atwood per Memorie di una Geisha, premiato anche per le scenografie di Stuart Craig e Gretchen Rau.

Sono felicissimo, invece, per l’Oscar come migliore attore per Philip Seymour Hoffman poiché ho seguito la sua carriera fin dai tempi di P.T. Anderson e nessuno come lui ha realizzato un’escalation di eccellenza e professionalità da fare invidia ai migliori. Miglior attrice è Reese Witherspoon che con il recente aumento di cachet e questo premio schizza dritta nel firmamento delle stelle. Gorge Clooney è il miglior attore non protagonista (Syriana) e sarà l’unico premio per il brizzolato nonostante le diverse candidature. Miglior attrice non protagonista è Rachel Weisz per The costant Gardner. Miglior sceneggiatura originale a Crash; non originale a Brokeback Mountain.
Miglior film d’animazione è Wallace&Gromit di Nick Park e Steve Box; per gli effetti speciali la spunta King Kong. Miglior documentario: La marcia dei pinguini.
Colonna sonora a Brokeback Mountain (battuto l’italiano Marianelli); miglior canzone è il rap “It’s hard out here for a pimp” per il film Hustle&Flow. Miglior missaggio audio e miglior montaggio sonoro a King Kong. Miglior trucco ad Howard Berger e Tami Lane (Cronache di Narnia).

La mia battuta preferita della serata: Gorge Clooney che ritirando la statuetta come miglior attore non protagonista ha esclamato “Questo significa che non ho vinto il premio come miglior regista!”

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Non ho visto Crash, perchè mi ero messa in testa che vista l'omonimia con il film di Cronemberg, fosse un remake. Invece a quanto pare no. Mia mamma (che va al cimena praticamente tutti i giorni e l'ha visto) mi ha detto che è un pò tipo Magnolia o America oggi. Bho. Lo vedrò in dvd. Mi danno ai nervi quelli che rubano i titoli. Un pò moscetti sti oscar. Infondo non c'era granchè di film...parliamoci chiaro. Insomma, mi ricordo di certe annate con filmoni da paura. Bha, adesso poi è cambiato anche lo stile delle sceneggiature, della fotografia e della regia...tutta colpa di Soderbergh
;)

Anonimo ha detto...

scandaloso. questa notte ero furioso. vince la mediocrità. ancora una volta.
**sgrunt**

Massimo Manuel ha detto...

Non so se vince la mediocrità, ma so che la sconfitta di Brokeback e di Felicity Huffman è davvero irritante...
Secondo voi ha vinto il migliore o ha vinto il bigottismo?

Anonimo ha detto...

Si sa che Hollywood tende anche a concedere un pò più di apertura sul "mondo americano" (e non solo), ma il sistema americano
-si sa anche questo- è fondamentalmente ipocrita e buonista. Vince
-formalmente- il bigottismo, ma vince nella realtà il buon cinema.
L'Oscar è un premio prestigioso, ma credo che per chi lavora nel cinema, quello che conta è il giudizio del pubblico.

Massimo Manuel ha detto...

Sottoscrivo le parole di Zed!