5.6.06

A History of Violence

A history of violence di David Cronenberg
(2005) USA

David Cronenberg sa fare il suo mestiere. E sa anche intuire quando è il caso di mettere da parte certe velleità artistiche e scendere a patti con il sistema cinematografico hollywoodiano senza tradire se stesso e la sua storia. E dunque si è calato in questo progetto a lui prontamente offerto per la regia: la storia di un uomo eccessivamente tranquillo che si ritrova nel mezzo di una rapina da cui si riesce a salvare grazie ad un'esplosione di violenza a lui apparentemente estranea. Da quel momento, la sua vita prende una brutta piega e lo costringerà ad affrontare fastidiosi fantasmi del passato. Cronenberg usa questo soggetto come pretesto per raccontare l'insidiosa violenza che fa parte della società moderna e di cui, forse, l'uomo 'civile' è portatore sano. Il presunto eroe protagonista (Viggo Mortensen che finalmente si dà da fare per dare spessore ad un personaggio) è un uomo che non esita a terribili esplosioni di violenza non appena vede minacciato il suo territorio e la sua famiglia. E chi di noi non farebbe lo stesso in tali condizioni? Certo, si scoprirà poi che quest'uomo non è chi dice di essere ma questo fa parte del (blando e sciocco) processo narrativo della storia, mentre il concetto della violenza come insita in ogni uomo e pronta a manifestarsi in caso di minaccia è il vero tema che affronta Cronenberg e lo fa con una regia che alterna momenti di totale tranquillità ad improvvise scene di terribile violenza ad ogni strato sociale: nei media, nella vita adolescenziale, nel sesso (e c'è una scena di sesso sulle scale che è una delle migliori che io abbia mai visto!).
Il film riesce bene, non delude ma neanche esalta. Gli attori sono tutti bravi (Ed Harris è divino, Maria Bello è perfetta) e la regia si mantiene volutamente su toni bassi ma mai tediosi. E se dovessi scegliere fra questo e quel sopravvalutatissimo mattone che fu ExistenZ, sceglierei questo pur conoscendone i limiti.

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Lo sai per per me dopo Lynch e Von Trier c'è Cronenberg? ...questo film mi è piaciuto essenzialmente TROPPO! =)

Massimo Manuel ha detto...

Non lo so...le intenzioni sono buone ma la storia è abbastanza...banale!
Comunque un buon film...

Anonimo ha detto...

Sottoscrivo grande Massimo Manuel! Non pensavo di trovare qualcuno col mio stesso parere. Per carità, non che il film sia una ciofeca, sia chiaro, ma la storia è decisamente scontata. Si capisce dove va a parare il film sin dall'inizio, ma c'è sempre la speranza di un colpo di scena....che però non arriva.

Anonimo ha detto...

Però non mi sembra che l'intento di Croneneberg fosse quello di fare un film "giallo"! Io non ho francamente sentito il bisogno del colpo di scena. Per me la storia c'è tutta e la visione d'insieme (analisi sociale sulla violenza, riflessione su come questa sia radicata nell'uomo)è molto interessante. L'unica cosa imbarazzante del film è la colonna sonora. Detto questo, ho apprezzato di più altri film di Croneneberg, ma questo lo salvo comunque, insieme ai suoi attori

Anonimo ha detto...

Come disse un celebre calciatore negli anni '90 (di cui non ricordo il nome), "... condivido pienamente la tua opione, a metà!". Questo film mi è molto piaciuto, soprattutto per il modo con cui lo spettatore viene portato dentro un mondo di violenza (non solo fisica) inaspettato. La trama è banale ed un po' "telefonata", ma comunque rimane uno dei migliori film che ho visto in questi primi sei mesi, insieme, ad esempio, a Brokeback Mountain e Match Point. Ciao, Ale.

Anonimo ha detto...

ho amato questo film, l'ho trovato molto sottile e stranamente equilibrato per essere un'opera di cronenberg. e Maria Bello è semplicemente sensazionale, strepitosa.

Massimo Manuel ha detto...

Cerco di rispondere a tutti in un solo colpo: questo film non è nato da un'idea di Cronenberg ma gli è stato affidato! Quindi il regista ha cercato di fare quello che poteva e secondo me c'è pure riuscito, perchè per quanto riguarda il tema (la violenza onnipresente in tutti gli strati sociali) si può considerare pienamente sviluppato ma è la storia a deludere. Il confronto finale con il fratello, per esempio, non ha senso e mi sembra forzato ed inutile nonchè privo di tensione.
Quindi la considero un'opera di Cronenberg solo a metà; però, per dire, la considero molto meglio di ExistenZ (considerato un cult del regista) che ho profondamente odiato!!!

Anonimo ha detto...

Existenz non l'ho visto ma di Cronemberg conosco abbastanza il lavoro. In effetti questo sembrava non essere farina del suo sacco. Il film è buono ma certo non brilla per essere una novità. Ma a me piacciono tanto Viggo e Ed Harris. In più mi ha fatto piacere il cameo di William Hurt. Maria Bello è molto brava ma interpreta un personaggio per me odioso che la rende insopportabile. Spero sia una cosa voluta.

Massimo Manuel ha detto...

Si, concordo con l'analisi di zed...

Anonimo ha detto...

Ho apprezzato Viggo nel Signore degli Anelli e devo dire che mi è piaciuta la sua interpretazione.
Un'attrice del cast che mi piace molto è Maria Bello.
L’ho vista in The Sister, tratto dal romanzo omonimo di Cechov, dove interpreta Marcia la sorella mezzana (tra la più piccola e la più grande) e sembra pazza in realtà il suo atteggiamento è dato dalle “attenzioni” che il padre vedovo le rivolgeva quando aveva 13 anni.
Veramente un bel film, uno di quello che quando arriva la fine pensi: nooooo è già finito.
Qualcuno l’ha visto?

Anonimo ha detto...

Maria Bello è un'ottima attrice che riesce a impersonarsi nel ruolo a lei assegnato.Ho visto diversi suoi film ( history of violence, thank you for smoking e in secret window con jonny deep ) e in ogni parte è magnifica.
Ottima interpretazione anche in The Sisters ( l'ho visto al cinema ma a Miami perchè in Italia non è uscito )So che deve uscire il dvd di The Sisters e spero che cio avvenga molto presto!

Anonimo ha detto...

So che esce a fine marzo in DVD, ti invio anche il link al sito di THE SISTERS.
Ciaoooo:-)

Massimo Manuel ha detto...

Grazie.