2.1.06

Gattaca - La porta dell'universo

Gattaca di Andrew Niccol

(1997) USA
Allo sceneggiatore Andrew Niccol è sempre stato caro il tema della deriva morale dell'uomo che aumenta di pari passo con il suo progresso in ambito tecnologico. Per il suo esordio alla regia, che precede di un anno il film The Truman Show di cui è autore dello script, Niccol sceglie questa storia di fantascienza ambientata in un futuro non meglio precisato. Non avrà successo al botteghino e sarà un vero peccato, lasciatemelo dire, poichè a mio parere siamo davanti ad uno dei film più sottovalutati degli anni '90, ricco di elementi ammirabili. A partire dalla storia e dai suoi sviluppi, intelligente e inquietante abbastanza da conquistare lo spettatore; lo stile della regia, poi, è un tocco di classe: Niccol, infatti, sceglie di visualizzare il futuro come fosse una proiezione degli anni '60, con abiti ed auto dell'epoca incastrate in uno scenario fatto di avveniristici edifici e luoghi di lavoro ipertecnologici. Non solo, ma è la stessa storia ad essere girato in uno stile che deve molto ai film noir degli anni '60, a cui il film vuole rendere un evidente omaggio. In questo scenario si muovono un Ethan Hawke in forma smagliante ed un Uma Thurman davvero brava, elegante, un'attrice di classe che finalmente azzecca un film lontano da Tarantino. Senza dimenticare l'eccezionale performance di Jude Law, all'epoca star emergente, nei panni di un cinico uomo costretto alla sedia a rotelle e che non ha prospettive di vita in questo futuro quasi apocalittico. Da segnalare i ruoli minori ma di gran classe di Gore Vidal e Stanley Tucci (non accreditato), oltre che ad una mini interpretazione di Ernest Borgnine.
La tensione nel seguire le mosse piratesche dell protagonista è sempre alta, l'assunto morale del film è forse ingenuo ma di grande impatto, in alcuni momenti ci si commuove addirittura. Alla fine, il disgustoso futuro prospettato da Niccol sarà pur sempre costellato da individui che in mezzo a tanta tecnologia, sono rimasti sempre umani.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Si è vero, un ottimo film molto sottovalutato