31.10.08

Effedia - Sulla mia cattiva strada

Effedia - Sulla mia cattiva strada di Teresa Marchesi
Rome FilmFest 2008
L'ALTRO CINEMA/EXTRA

Fabrizio De Andrè l'ho scoperto tardi, che se ne era già andato. Anzi, è stato proprio il grande clamore intorno alla sua morte a farmelo conoscere. Da quel giorno di gennaio di dieci anni fa l'ho trovato e non l'ho più abbandonato o forse è lui a non avermi più abbandonato. Il fatto è che mi manca, mi manca proprio come potrebbe mancare un vecchio amico o un buon padre. Per questo mi risulta difficile essere pragmatico ed imparziale sul documentario di Teresa Marchesi presentato al festival.

Documentario che ha fra i suoi punti di forza quello di essere il primo autorizzato e prodotto da Dori Ghezzi e ciò significa garanzia di verità sulla figura complessa che era Fabrizio. Non è certo un documentario originalissimo: diviso in capitoli, si sforza di commuovere a tutti i costi (e vedere Franco Battiato che scoppia a piangere mentre si esibisce è davvero un colpo al cuore!) mentre è molto più apprezzabile la totale assenza di una voce fuori campo narrante: alla fine il vero colpo di genio è far parlare solo Fabrizio De Andrè attraveso interviste note ed inedite o attraverso la sua musica. Ecco allora che emerge il carattere 'eroico' del film che non vuole scavare morbosamente nella vita dell'artista (il documentario rimane abbastanza pudico anche sui quattro mesi di sequestro che il cantante e sua moglie hanno subito) ma lascia che sia l'artista stesso a parlare come in una lunga confessione che non dice tutto ma di certo esprime molto.

Sforzo apprezzabilissimo ed importante, Effedia fa breccia nel cuore non come documentario ma per il suo protagonista unico e graffiante.

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