9.1.08

Mysterious Skin

Mysterious Skin di Gregg Arraki
(2004) USA\Ola

E' un film agghiacciante questo, che mi ha seriamente disturbato. Non tanto per il tema in sè (la pedofilia) ma per come viene trattato. La storia segue le strade di due ragazzi, dall'età di 8 anni fino ai 19; entrambi sessualmente abusati da un pedofilo, entrambi sfregiati da un'esperienza che avrà due effetti ben distinti su ciascuno di loro. L'intera storia viene raccontata senza pudori, senza facili ipocrisie, semplicemente per quello che è. Per questo si comincia a deglutire amaro quando assistiamo a scene in cui un bambino di 8 anni si scopre sessualmente attratto da un uomo più grande, quando vediamo quest'uomo mettere in pratica le viscide tecniche di un pedofilo. Un crescendo di tensione che esplode nell'ultimo quarto d'ora quando finalmente scopriamo cosa è realmente accaduto a quei due bambini e come. Tutto questo Gregg Arraki lo rende con una semplicità disarmante, non seguendo i canoni del cinema americano ma neanche abbandonandosi in toto al cinema indipendente: segue uno stile proprio che narra una trama inquietante in un modo quasi semplice, che ci fa apparire tutto accettabile non perché sia giusto così ma perché è così che vanno le cose. E in questo viene ottimamente aiutato dai due attori protagonisti (il lanciatissimo Joseph Gordon-Levitt e il bravo Brady Corbet che vedremo presto nel remake americano di Funny Games) che mettono in atto una recitazione eccellente, due personaggi a cui ci si affeziona ben presto.
Il finale aperto del film lascia ben poche speranze: il regista non ha qualcosa di vero e proprio da trasmettere, forse non vuole dire nulla, semplicemente ha raccontato una triste storia che purtroppo è piuttosto comune. Ma forse è giusto così: c'è ben poco da dire e ancora meno da giudicare. Siamo davanti a qualcosa di autentico.

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