3.2.08

Espiazione

Atonement di Joe Wright
(2007) UK\FRA

Possiamo idealmente (e neanche tanto) dividere questo film in tre parti. La prima, Briony bambina, è avvincente e ben costruita. Wright sa bene come giocare con lo spettatore e lo coinvolge nella ricostruzione dei fatti che stanno alla base dell'intera vicenda narrata. La seconda, Briony ragazza, comincia ad inciampare: si fa lunga, estremamente pesante da sopportare, eccessivamente dispersiva; lo sguardo dello spettatore comincia a confondersi e non sa più dove focalizzarsi, soprattutto perché il regista ci tiene proprio tanto a mostrare le sue eccellenti capacità ma finisce con l'esagerare: il monumentale piano sequenza sulla spiaggia francese in piena seconda guerra mondiale, per esempio, è impeccabile, una vera scena madre ma in fin dei conti nuoce all'economia della storia e ai suoi scopi, che non sono certo quelli di narrare la tragedia della guerra (almeno per quanto è parso a me). Quelle scene oniriche poi (compare perfino un fantasma!) sono piuttosto forzate. La terza ed ultima parte, Briony in età matura, dura pochi minuti ma diventa il perno dell'intera opera. Vanessa Redgrave, assoluta protagonista di questo segmento, è meravigliosa: con così poco tempo a disposizione riesce a dare tutto quello che può e si vede, si sente. Ma il famoso colpo di scena (si può chiamarlo così?) che conclude il libro era qualcosa di strettamente legato alla letteratura scritta, alla forma romanzo; prenderlo così com'è e trasportarlo sullo schermo non ha molto senso, anche perché non si è tentato neanche di adattarlo alle circostanze: così come sulla pagina assumeva una valenza per il mezzo impiegato, la scrittura, si poteva per lo meno provare a spostare la riflessione sul mezzo cinema. E invece niente.
Il resto del cast è piuttosto sopra la sufficienza ma niente di che. Il vero piacere del film sono le musiche: durante il film le ho apprezzate tantissimo e solo alla fine ho ricordato di chi sono (Dario Marianelli, vincitore proprio per questo film del Golden Globe e nominato ai prossimi Oscar): il tema con il ticchettio della macchina da scrivere non solo è originale ma immagino assuma ancora più valore per chi ha letto il romanzo.
Insomma, non è il capolavoro di cui si è parlato.

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