16.4.06

Memento

Memento di Christopher Nolan
(2000) USA

Memento è il film che ha lanciato in alto la carriera di Christopher Nolan ed è una sua autentica creatura, nel senso che ha realizzato questo film scrivendone lui stesso la sceneggiatura e curando in ogni minimo particolare la messa in scena. Perchè di questo film, come gli altri del regista, ciò che più colpisce è l'accuratezza della regia: ogni immagine, anche la più 'sporca', sembra sempre costruita in ogni sua piccola parte con estrema attenzione. Del resto, è la storia stessa a richiedere attenzione: Guy Pearce ha due problemi; uno è cercare l'assassino di sua moglie, l'altro è un disturbo che non gli permette di assimilare ricordi, in pratica non ha memoria breve, dopo due minuti ha dimenticato tutto ciò che è successo nei due minuti precedenti. In queste condizioni, l'uomo non può fidarsi di nessuno e nella paura di poter essere manipolato dovrà stare ben attento a scegliersi amici e complici. Ovviamente il punto di forza del film sta nel raccontare la storia dalla fine all'inizio, proprio come se stessimo guardando il film al contrario: vediamo così il protagonista uccidere un uomo e poi scopriamo alla fine cosa lo ha portato a farlo. La prima mezz'ora Guy Pearce non regge l'attenzione della camera (è presente praticamente in ogni singola ripresa del film) e ti fa pensare che come protagonista non funziona, poi ci si affeziona alla sua storia ma è difficile capire se ci piace il personaggio o l'attore. Quel che certo è che in italiano è doppiato malissimo.
Non si perdona a Nolan, comunque, la discesa che il film subisce verso la fine. La ricerca del 'colpaccio' di scena diventa evidente e stucchevole; sarebbe stato molto più interessante concludere il film con lo stesso tocco noir con cui era iniziato piuttosto che buttarla sullo psico-sociale (ognuno di noi si costruisce una propria realtà). Peccato perchè questo film poteva essere perfetto.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho dovuto vedere questo film una seconda volta e nonostante ciò, non mi ricordo come finisce! Incredibile. Non l'ho analizzato con attenzione. A colpo d'occhio l'ho trovato più che piacevole.

Massimo Manuel ha detto...

A livello di regia, è un tocco di classe! Perde un pò del suo appeal nelle pieghe del finale...Certamente di Nolan ricorderò con molto più piacere "Insomnia"...anche se questo film non mi dispiace, avrei preferito che gestisse in maniera differente il finale...

Anonimo ha detto...

Il finale...ecco, proprio quello che non ricordo...ma dimme te :)

Massimo Manuel ha detto...

Beh,chiunque non abbia visto il film si astenga dal leggere, sto per svelare il finale: il protagonista scopriva che in realtà la storia del sig. Sammy che continuava ossessivamente a raccontare (un uomo con la sua stessa malattia) era in realtà la sua di storia e aveva generato il desiderio della vendetta come placebo per tenere a bada il senso di sconfitta dovuto al suo matrimonio fallito! Morale: ciascuno di noi costruisce per sè stesso una personale realtà in cui perdersi!
Che come morale ci può pure stare, ma non come finale di un bel noir!

Anonimo ha detto...

"ciascuno di noi costruisce per sè stesso una personale realtà in cui perdersi!"...Mi pareva infatti che fosse il protatogonista il fulcro di tutta la faccenda. Comunque, questa tematica va molto di moda nel cinema, se non dico corbellerie. Ultimamente va fortissimo anche nei videogiochi di alta qualità tipo Silent Hill...ci hai mai giocato? Penso che al più presto dedicherò a questa serie un post.

Massimo Manuel ha detto...

No, non ci ho mai giocato ma immagino il genere...comunque è vero che questa tematica va molto di moda al cinema! :)

Philip Fry ha detto...

bello memento! mi è piaciuto molto! stranissimo però!! il finale spiazza però resta cmq un gran bel film..!

Anonimo ha detto...

L'avete mai visto al contrario?

Massimo Manuel ha detto...

Sarebbe come violentare il film!