(2007) USA
Come molti attori al loro esordio dietro la macchina da presa, anche Ben Affleck decide di raccontare una storia che ha le sue radici profondamente radicate nella città dove è cresciuto, tirando in ballo le origini e il proprio background. E per andare ancora di più sul sicuro sceglie il fratello come protagonista, anche lui bostoniano di prima scelta. E' la storia narrata, piuttosto, la vera sorpresa che è sì fortemente radicata sul territorio ma assume connotazioni facilmente universali, offrendo diversi spunti e non prendendo una direzione univoca. Il film pone al centro dell'attenzione i dilemmi morali che affliggono Casey Affleck e le verità che riesce a far emergere durante le sue indagini, verità che di volta in volta lo mettono davanti ad una scelta da compiere e ciascuna di queste gli costerà sempre un prezzo più o meno alto. Ciò che di sano sceglie di fare il regista alla sua prima prova è di non fornire tutte le risposte ad ogni domanda ma lascia che siano i personaggi con la loro dialettica e le loro azioni a mettere in campo tutte le possibili soluzioni, costringendo lo spettatore a spostare più di una volta le sue simpatie e mettendolo nella posizione non facile di vedere con i propri occhi come non sia tutto o bianco o nero nella vita. Forse il successo di Affleck è stato proprio questo: non scegliere una storia facile, non offrire subito un punto di vista forte e chiaro ma lasciare che ad emergere fossero tutti i suoi dubbi e le sue perplessità sul mondo. Salta all'occhio, comunque, che gran parte della riuscita del film è da addebitare all'ottima fotografia che restituisce vividamente i reali luoghi delle riprese e al prezioso contributo di ogni elemento del cast. Ma va dato atto a Ben Affleck di aver realizzato un'opera perfettamente incastrata in quell'ottica di cinema contemporaneo americano che sta dando le maggiori soddisfazioni, in un perfetto equilibrio fra classico e moderno, con un risultato apprezzabile e di tutto rispetto che avrà suscitato certamente l'invidia di numerosi colleghi.
1 commento:
A me non ha troppo convinto, però sono curioso di leggere "La casa buia" di Lehane, da cui è tratto.
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