17.7.07

Lady in the Water


Lady in the Water di M. Night Shyamalan
(2006) USA

Lady in the water è un film che Shyamalan ha fortemente voluto, che gli ha causato forti contrasti con i suoi produttori che si sono conclusi con una sonora rottura. A vederlo, i motivi sono evidenti: la trama è una vera e propria fiaba e le letture sociali sul mondo contemporaneo, che hanno spesso caratterizzato le opere di Shyamalana, decisamente più difficili da rintracciare. E' un film, inoltre, che non rispetta certi canoni classici che hanno reso celebre il regista di The Village, quindi facilmente leggibile come l'inizio di un nuovo percorso per la sua carriera. La regia, comunque, è sempre affascinante: Shyamalan è uno dei pochi registi americani ad avere una capacità formidabile a saper narrare e a gestire tutto ciò che gli passa nella testa con precise scelte stilistiche; la più evidente è sicuramente quella che può essere definita come la volontà di escludere (esclusione di controcampi, limitazione dello sguardo dello spettatore al pari di quella dei protagonisti) con il preciso scopo di aumentare la tensione e concentrare l'attenzione su dati elementi o personaggi. Dirige il cast, inoltre, con precisione divina ottenendo da ciascuno il meglio e riservando per sè non il solito cameo degli altri film ma un ruolo ben più importante (fondamentale, si può dire) sottolineando così il rapporto estremamente affettuoso nei confronti di questa pellicola. La vera cima di genio è il personaggio del critico cinematografico con cui Shyamalan distrugge quella critica arrogante, acida e superbamente inutile che danneggia il cinema (capolavoro la scena in cui il tizio viene sbranato e rovina l'intera scena agli spettatori con un estenuante monologo!) e nel film porta sulla strada dell'errore gli altri personaggi.
Non è certo un film completamente riuscito: certi passaggi della storia sono troppo artificiosi e forzati e il credito di fantasia richiesto al pubblico supera, talvolta, il limite. Ma è pur sempre un buon esempio di cinema americano, sempre più raro di questi tempi.

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