29.9.07

Trailers FilmFest 2007

Premi:
Miglior trailer Italia: Nuovomondo
Miglior trailer Europa: Diario di uno scandalo
Miglior trailer World: 300
Elefantino d'argento Miglior trailer votato sul web: 300
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Giorno 3
Terza ed ultima giornata per il Trailers Film Fest. Al workshop mattutino, i ragazzi della Saatchi & Saatchi mettono a punto il trailer realizzato con gli studenti della facoltà, raccogliendo proposte e suggerimenti. Il risultato finale, che sarà affinato nel pomeriggio, verrà proiettato questa sera nel Gala di chiusura del Festival.
Nel pomeriggio, la serie di incontri si apre con Osvaldo De Santis, carismatico Presidente e Amministratore Delegato della 20TH Century Fox Italia, che imposta il suo intervento sulle nuove tecnologie e i nuovi media. Un campo, dice, "dove ciò che nasce è già vecchio. Quando leggete di una tecnologia nuova, in quel momento quella è già vecchia. Per questo è importante che i giovani si impegnino ad operare in questo campo. Soprattutto perchè proprio fra queste cose non esiste autorità che tenga." Per quanto riguarda la Fox, De Santis pone l'accento sulla realtà Sky, "una tv satellitare multi-target che ci permette buoni investimenti e con profitto, un profitto utile anche al cinema: la maggior parte degli abbonati Sky acquista il pacchetto calcio ma per pudore non ha il coraggio di tornare a casa senza quello cinema. Gli abbonamenti, inoltre, sono la colonna portante di questa realtà: la pubblicità occupa solo il 20% dei nostri guadagni e questo ci consente di non bombardare gli spettatori. La Fox Italia, inoltre, è molto rispettata anche in Italia dove esportiamo perfino idee. Fox Crimes è una realtà tutta italiana che ha avuto successo anche in America; così come la strutta del nostro sito internet (coniato nel '97) è stata da modello per quello americano. Questo ci garantisce anche una certa indipendenza: ad esempio, la Fox Italia si è schierata contro la guerra in Iraq al contrario della Fox americana che ne è a favore. Si tratta di osare; osare è qualcosa che ripaga." Riguardo il cinema: "è una forma di aggregazione e su questo bisogna puntare, pur mantenendo una certa indipendenza dall'America. Ad esempio, noi abbiamo cambiato spesso i titoli dei film e i loro trailer proprio perchè cerchiamo di adattare il prodotto all'Italia. Abbiamo avuto lunghe discussioni sul trailer di Borat o sul titolo di Era mio padre; alla fine abbiamo vinto per sfinimento ma i risultati ci hanno dato ragione. Anche nel doppiaggio lo facciamo: talvolta ci capita di riscrivere i dialoghi di un film per adattarli meglio alla cultura italiana." Questo non snatura l'idea artistica iniziale? "Sarò brutale: siamo money-maker. Ci interessa solo avere un ritorno produttivo." E come è stata l'esperienza de I Simpson? "Formidabile. Un grande ed enorme successo che ha portato nei cinema non solo gli appassionati ma anche chi non aveva mai visto il serial. Anche lì, ad esempio, il doppiaggio è essenziale: adattiamo i personaggi con dei dialetti o accenti regionali del nostro paese e alla gente piace."
A seguire, una breve rassegna con Miro Grisanti, storico trailerista italiano, che mostra alcuni trailer originali e il corrispettivo adattamento italiano da lui eseguito, a dimostrazione di come a volte adattare sia meglio che adeguarsi e basta. Subito dopo, un appassionato dialogo con il famoso sceneggiatore Filippo Ascione, sui segreti della scrittura di una sceneggiatura, su cosa è bene concentrarsi e come esercitarsi per migliorare la propria ambizione. In conclusione, La notte dei trailer viventi: i trailer, italiani e non, della storia del cinema riuniti in un grande montaggio di immagini storiche.
Questa sera Gran Gala finale, con assegnazione dei premi e presentazione in anteprima nazionale di Die Hard - Vivere o morire di Len Wiseman, con Bruce Willis.
Giorno 2
La seconda giornata del Trailers Film Fest si apre con l'appuntamento dedicato al workshop condotto dai professionisti della Saatchi & Saatchi; nel particolare, si è simulato un brief con il committente del trailer dopodiché si è passati ad un dibattito aperto dove si è cercato di focalizzare i punti di forza e quelli deboli del film (In memoria di me), in modo da tracciare una direzione per il trailer da comporsi.
Nel pomeriggio è avvenuto l'incontro con Roberto Faenza che ha presentato il suo nuovo film I Viceré (in anteprima nazionale a Catania il 6 novembre, uscita sala il 9 novembre) e nel particolare la singolare iniziativa lanciata durante la post-produzione del film, iniziativa denominata YouTrailer: agli internauti è stata data la possibilità di produrre un trailer del film con materiale originale sia audio che video della pellicola; al vincitore, la possibilità di partecipare al trailer cinematografico definitivo della pellicola (presentato proprio quest'oggi in anteprima). Faenza ha raccontato così dell'esperienza: "YouTrailer è un'iniziativa che contava su un migliaio di contatti per definirsi un successo. I contatti sono stati più di 36.000, di cui 500 hanno inviato il proprio trailer e più della metà sono risultati essere eccellenti. E questo è sintomo di un problema notevole dell'Italia: la creatività giovanile in Italia non ha un canale dove esprimersi. La casta di cui tanto si parla non è soltanto politica ma anche artistica e ad altri livelli." Un tema affrontato anche ne I Vicerè che Faenza considera "una sorta di prequel del mio film Forza Italia; un film che prende le mosse da un libro che è il più lucido ed impietoso ritratto dei vizi di questo paese, di allora e di oggi perchè il film, seppur in costume, è fortemente contemporaneo e per questo ho avvertito l'impellente necessità di girarlo. Anche per rendere merito a questo magnifico testo che io ritengo pari a I promessi sposi per importanza nel nostro paese." Tornando ai trailer: "Come regista non mi limito solo al mio ruolo ma cerco di curare tutti gli aspetti produttivi del film, anche i trailer perchè un autore non può non partecipare al processo di realizzazione del trailer e comunque di tutti gli aspetti, anche di marketing, di un film." YouTrailer, dunque, è stato un buon esperimento e "cercheremo di riproporlo. Non solo ma stiamo lavorando ad una sorta di portale su internet che sia lo sbocco per la creatività multimediale dei ragazzi, sulla falsa riga di YouTube ma molto più curato. E contiamo di lanciarlo on-line nel mese di gennaio." Infine, su I Vicerè: "faremo una proiezione in anteprima a Bruxelles. Io avrei voluto farla proprio all'Europarlamento, invece ci dovremo accontentare della presenza di europarlamentari. In Italia, invece, vorrei farla proprio in parlamento perchè bisogna pure che questi politici si guardino allo specchio."
A seguire, un incontro con le produttrici Elda Ferri (amministratore unico della Jean Vigo Italia) e Tilde Corsi (fondatrice della R&C Produzioni), due importanti professioniste del settore che discutono del loro mestiere. La Ferri sottolinea uno scarto tra Italia e Usa: "il manifesto de La vita è bella italiano era piuttosto misero e mirato, quello americano splendido ed accurato. Si avvisa, insomma, una carenza nel campo marketing e promozionale nel nostro paese. E' anche un problema di linguaggio, anche alla luce dei recenti fatti politici dove uno come Grillo ha delle tesi di fondo condivisibili ma l'approccio del linguaggio e dell'argomentare è totalmente nocivo. Ed è un problema che si avvisa anche nei film italiani." Le due donne denunciano insieme "il provincialismo della critica italiana"; Elda Ferri arriva a dire che "in 30 anni di carriera non ha mai letto una critica che fosse genuinamente costruttiva e che mi aiutasse a crescere." Si è parlato anche di film belli e brutti, di come si riconoscono e di chi siano le responsabilità; Tilde Corsi: "la responsabilità sommaria è sempre del produttore ma anche qui si sente un certo scarto tra le logiche commerciali nostrane e quelle straniere. Abbiamo più difficoltà a conciliare il commercio con il lato artistico. C'è comunque una responsabilità collettiva nella cattiva riuscita di un film" anche se la collega Ferri aggiunge che "i segnali per riconoscere gli errori di un film ci sono anche durante la produzione, bisogna essere attenti per coglierli e correggerli."
Questa sera, anteprima nazionale di Next di Lee Tamahori, con Nicolas Cage e Julianne Moore. Appuntamento a domani per la giornata conclusiva.
Giorno 1
Oggi ha avuto inizio la V edizione del Trailers Film Festival, una tre giorni catanese dedicata al cinema e nel particolare alla produzione dei trailer cinematografici. Il Festival si compone di un concorso volto a premiare il miglior trailer italiano, europeo e mondiale più una serie di incontri con prestigiose professionalità del mondo del cinema.
Questa prima giornata ha preso il via alle 10.00 con l'inizio del workshop presentato dalla Saatchi & Saatchi Moving Pictures che mette a disposizione professionisti e mezzi ai studenti dell'Università di Catania per imparare come si produce un trailer, sia a livello teorico che a livello pratico visto che il workshop mira alla produzione di un vero e proprio trailer da proiettarsi nella serata conclusiva.
Nel pomeriggio si è svolto l'incontro con Jacopo De Michelis, editori della Marsilo Editori, per affrontare un tema modernissimo e probabilmente il più interessante della giornata: i book trailer, ovvero dei veri e proprio trailer cinematografici che puntano però alla promozione di libri ed opere editoriali. Una realtà, ci dice De Michelis "molto giovane ma già particolarmente affermata, soprattutto all'estero dove l'esperienza dei book trailer ha avuto inizio, verso la metà degli anni '90 in America. E' un linguaggio nuovo con dei canali comunicativi tutti da esplorare, volto a cercare di evocare le atmosfere del testo che si vuole pubblicizzare senza influenare il fruitore come farebbe un film tratto da un'opera stampata (impossibile immaginare Jack Torrance senza il volto di Jack Nicholson, N.d.A.). L'evoluzione dei book trailer si è avuta con la crescita esponenziale di internet, per ora il canale privilegiato per questa pionieristica forma di marketing. Un ostacolo per i book trailer è rappresentato dai limiti delle case editrici (fatta eccezione per i colossi editoriali) nel finanziare tale mezzo, ma gli esperimenti già condotti nel campo hanno evidenziato un buon potenziale tutto da esplorare. Un modo, inoltre, per invogliare i più giovani a leggere visto che è proprio quella fascia (soprattutto in Italia) a tenersi ben alla larga da un'esperienza importante come quella della lettura." Esempi di book trailer si possono trovare facilmente su YouTube.
A seguire è stata la volta dell'incontro con Paolo Ferrari, Presidente e Amministratore Delegato della Warner Bros Entertainment Italia. Fra le tante cose, Ferrari discute di trailer e di come si sia affermata la tendenza ad importare i trailer di film stranieri anche in Italia senza produrne di propri: "è difficile cambiare il trailer; si sono accorciati i tempi d'uscita dei film tra un paese e l'altro e i tempi per una tale operazione sono troppo lunghi." E dell'esportazione del cinema italiano all'estero? "E' un problema di gusti. In America, ad esempio, hanno gusti troppo differenti dai nostri per poter apprezzare il cinema italiano. Ed è anche un problema di lingua: l'italiano non è internazionale come lo può essere l'inglese; allo stesso modo, i francesi hanno sbocchi anche in Canada, gli spagnoli in Sud America, hanno un bacino d'utenza insomma molto più grande. Il nostro, invece, è un mercato piccolo." Riguardo al doppiaggio: "Si discute spesso di mandare in sala i film in lingua originale sottotitolati. E' un esperimento che abbiamo tentato, ad esempio con una quindicina di copie dell'ultimo Harry Potter, ma i risultati sono stati molto deludenti. L'abitudine di doppiare è troppo radicata in Italia per poter essere sostituita e tutto sommato non credo ci sia grande richiesta."
In serata ci sarà la proiezione dei trailers in concorso e a seguire l'anteprima dell'ultimo film di Neil Jordan, Il buio nell'anima, con Jodie Foster. Domani il secondo appuntamento.

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