13.12.09

Il curioso caso di Benjamin Button

(2008) USA

Arrivo in ritardo su uno dei film evento della scorsa stagione ma almeno il mio giudizio non suonerà come furbetto per spiccare nel coro unanime di complimenti rivolti alla pellicola. Il curioso caso di Benjamin Button è insopportabile e davvero non mi spiego come sia stato possibile (con quel regista, con quel cast, con quel budget, con quell'hype) tirare fuori un film così scemo, soprattutto partendo da uno spunto così originale e promettente.
Sorvolando (si fa per dire) sul fatto che a stento si riesce a riconoscere David Fincher dietro la macchina da presa, il più grande difetto è sicuramente la sceneggiatura. Non solo la storia non sembra mai decollare ma si fa fatica, arrivati alla fine, a capire se sia davvero successo qualcosa in due ore e mezza di film. L'unico merito di Roth è l'intuizione di inserire l'uragano Katrina come sottofondo alla storia. Probabilmente la colonna più fragile è la costruzione dei personaggi: piatti, senza spessore, abbozzati manco fossero cartoni animati e alcuni costruiti a tavolino (inutilmente, visto il fallimento) per far simpatia al pubblico. La punta di diamante è Cate Blanchett, co-protagonista e scheggia impazzita: perché fa quello che fa? Perché da dolce ragazzina è diventata sessualmente aggressiva? Che cavolo di ambienti frequenta? Fa la ballerina negli anni '50, mica la groupie dei Rolling Stones... E perché Benjamin Button non gli si concede al loro primo appuntamento? Alzi la mano chi l'ha capito!
Il difetto principe (che è poi il risultato della somma dei tanti difetti della pellicola) è la noia mortale. E' un film pesantissimo da digerire che ti fa sentire minuto per minuto tutta la sua durata. E la gelida e distaccata regia non aiuta ad aumentare il coinvolgimento.
Benjamin Button lo boccio senza appello. Forse è colpa della storia: infondo, un soggetto molto simile ha causato una batosta anche a Coppola, vedi Un'altra giovinezza. In compenso, c'è il graditissimo ritorno della Ormond in una grande produzione hollywoodiana.

Nessun commento: