21.4.08

La ragazza del lago

La ragazza del lago di Andrea Molaioli
(2007) ITA

Sembra di vedere la storia di Laura Palmer all'italiana: le similitudini ci sono e d'altronde subiamo da troppo tempo l'immaginario americano per non lasciarlo filtrare nelle nostre storie. Ma la cronaca italiana, soprattutto per quanto riguarda il nord dell'Italia, ha sempre dimostrato di non avere nulla da invidiare al resto del mondo e La ragazza del lago è un film che prende spunto da un assassinio per raccontare un'Italia che è un pò quello che è. Il protagonista è un monumentale Toni Servillo che dà anima e corpo ad uno dei più affascinanti personaggi degli ultimi anni di cinema italiano, un rude commissario che porta scolpite sul viso le rughe di vent'anni di lavoro alla omicidi e di un dolore intimo e familiare. Intorno a lui si muovono i collaboratori e gli abitanti del piccolo centro dove si consuma l'omicidio ed è a questo punto che il film si fa brillante: lo schema di indagine che viene avviato è piuttosto particolare, il commissario non apprende mai le informazioni di cui ha bisogno dal diretto interessato ma sempre da qualcun'altro; ad esempio, per conoscere il rapporto tra un padre ed un figlio malato, si rivolge ad un altro personaggio che vive nella stessa condizione. In tutto questo, una volta tanto appare fondamentale la caratterizzazione provinciale degli attori: non solo il forte accento dei protagonisti è del tutto funzionale alla storia ma anche la recitazione a denti stretti, di cui tanto ci lamentiamo in Italia, stavolta acquista significato, aggiunge ancora più dolore ad una storia di per sé sanguinante.
Il film scorre via velocissimo a tal punto che quando arriva la soluzione del mistero quasi non ce lo si aspetta; solo dopo ci si rende conto che probabilmente la storia non era altro che un pretesto per raccontare di un paese troppo chiuso nelle sue paure, nelle sue pochezze umane, per riuscire a compiere un passo avanti. La colonna sonora è bellissima e quel misto di quartetto d'archi e campionature elettroniche si sposa alla perfezione alla fotografia fredda e lucida che ci accompagna in questo mistero; il cast non delude le aspettative, neanche i ruoli minori e il regista mostra una padronanza della macchina da presa non indifferente.
Davvero un gran bel film, ancora più notevole se si pensa che è un esordio.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Io AMO Toni Servillo e in più ho letto e sentito bene ovunque di questo film. Recupererò sicuramente ^^
Ale55andra

Anonimo ha detto...

Film molto bello ed ha meritato la valanga di David della scorsa sera! Servillo è sempre una spanna sopra tutti e tutto, davvero! Ciao, Ale

Anonimo ha detto...

Tutto bene, condivido ma non ho apprezzato il finale. Moscio e a tirar via. Magistrale tutta la parte iniziale, inizierebbe a afflosciarsi presto se non fosse per Servillo. A me il film non ha convinto fino in fondo. :)

M.M.M. ha detto...

Una delusione completa. Un altro "film paranoia" tipo Ozpetek-GiovannaMezzogiorno-disperazione-storiaincredibile-spaccacuore