28.1.06

Parliamone...

Si fa un gran parlare dei multisala come della rovina del cinema. Ma a voler guardare bene, perchè i multisala dovrebbero rappresentare un rischio per la distribuzione cinematografica? Non parlo del gigante che schiaccia il piccolo, questo è un discorso di economia che non si può affrontare in questa sede; piuttosto, mi riferisco proprio a quelle persone che imputano ai multisala la colpa di mortificare il cinema, di rendere i film un semplice prodotto commerciale, di contenere troppi elementi di distrazione per lo spettatore. Ma sinceramente, io non vedo il diavolo nei multisala; infondo, mettono a disposizione a noi spettatori un impianto di tutto rispetto per un certo genere di film. Insomma, io non mi ci vedo proprio a vedere Il signore degli anelli nel piccolo cinema antico sotto casa. E' vero che certi film, specie quelli d'autore, non richiedono grandi impianti cinematografici e per questo sono convinto che le piccole sale non sono condannate a morire, me lo auguro almeno. Per quanto riguarda i famosi 'elementi di distrazione', ho sentito qualcuno lamentarsi che nei multisala si preoccupano un pò troppo di venderti pop-corn e ci può anche stare la lamentela ma sta nella cultura dello spettatore sapersi 'comportare'; se lo spettatore si fa abbindolare dalle distrazioni, è scemo lui! Insomma, non capisco queste numerose critiche ai multisala. Mi interessava conoscere a fondo le opinioni di chi le critica, così da farmi un'idea più approfondita. Magari scopro di aver sbagliato, magari scopro qualcosa che non so. Insomma, parliamone!

27.1.06

Bizzarrie al Sundance Festival

Bizzarro episodio avvenuto al Sundance Festival, attualmente in corso di svolgimento a Salt Lake City. E' stato presentato Thank You for Smoking, una satira dell'industria del tabacco con protagonisti Katie Holmes e Aaron Eckhart. Ma sembra che alla proiezione sia stata eliminata una bollente scena di sesso fra i due che invece era presente in una precedente proiezione al festival di Toronto, lo scorso settembre. Ad imporre il taglio sarebbe stato il marito della Holmes, Tom Cruise, con la motivazione che la suddetta scena minerebbe l'integrità della sua donna, attualmente in stato di gravidanza. Il regista Jason Reitman ha parlato di un incidente tecnico ma la Fox Searchlight ha già imposto il reintegro della scena. In tutto ciò spunta la voce che Cruise abbia anche impedito alla Holmes di partecipare al prossimo bio-pic della musa di Andy Warhol, Edie Sedgwick, ovviamente perchè ritenuto troppo scabroso.
Se confermato, sarebbe l'ennesimo comportamento insano di Cruise negli ultimi tempi!

26.1.06

Aggiornamento 28/01:Falso Allarme! Sono ancora tra voi...
Mi scuso già adesso se da domani non sarò più molto tempestivo a rispondere ai commenti o non sarò puntuale nella pubblicazione dei post ma proprio da domani non avrò più accesso libero ad una linea internet. Spero di risolvere il problema in pochi giorni. Intanto, ringrazio tutti voi che mi seguite perchè davvero date un senso a questo blog e mi fate sentire parte di un gruppo di persone a cui piace discutere della propria passione, il cinema. E mi scuso in anticipo ancora una volta.

Ci vogliamo rovinare!

Due diverse iniziative da parte della Uuniversal Pictures nel mese di gennaio. Il lancio della campagna Saldi Uuniversal, numerosi DVD di film non di poco conto in vendita a prezzi abbassati, e la collana Simply the best, che in occasione degli imminenti Oscar, offre una serie di famosi film, vincitori di almeno un Oscar, in una rinnovata edizione, a partire dalla fine di gennaio fino a marzo. Tenete d'occhio il vostro rivenditore di fiducia!!

25.1.06

Indiana Jones e l'ultima possibilità

L'attore Harrison Ford ha lanciato un ultimatum a Steven Spielberg e George Lucas riguardo il quarto capitolo della saga di Indiana Jones. L'attore ha confermato il suo interesse e la sua disponibilità ma ha precisato che se la cosa non avverrà nei prossimi due anni, preferirà lasciar perdere. Bizzarra dichiarazione dell'attore, forse frustrato dalla lavorazione ormai precaria e lunghissima del quarto capitolo di Indiana Jones; sono anni, infatti, che si parla di questo film come una certezza, lo stesso Spielberg aveva confermato il suo interesse e sembrava che l'autore M.Night Shyamalan (grande appassionato dell'archeologo) fosse stato scelto per la stesura dello script. Salvo, poi, il continuo rinvio. Qualche tempo fa circolò persino una data di inizio lavorazione, ovvero il 2006. Effettivamente Harrison Ford inizia a farsi maturo per il ruolo di Indiana Jones; o si è stufato di aspettare o forse sa che fra un pò non potrebbe avere più il fisico per rendere al meglio il personaggio. O medita un ritiro dalle scene.

24.1.06

Da Vinci alla conquista di Cannes

Sarà l'attesissimo adattamento del romanzo di Dan Brown, Il codice Da Vinci, ad aprire l'edizione numero 59 del Festival di Cannes. Il film di Ron Howard sarà presentato in anteprima mondiale il 17 maggio all'apertura del festival e alla presenza dell'intero cast; oltre al regista, Tom Hanks, Ian McKellen, Jean Reno e Audrey Tautou. Il film esce nello stesso giorno in Francia e due giorni dopo nel resto del mondo.

23.1.06

Nastri d'argento 2006

Sono state resi noti i candidati ai Nastri d'Argento 2006, riconoscimento prestigioso per i film italiani dell'anno 2005. A guidare il gruppo con dieci 'nomine' è Romanzo criminale di Michele Placido, seguito da La bestia nel cuore e La febbre, otto segnalazioni a testa. Arriva a sei La seconda notte di nozze di Pupi Avati. Un Nastro d'onore andrà a Stefania Sandrelli, mentre Barbora Bobulova sarà premiata con un Nastro europeo. Quattro Nastri speciali saranno consegnati a Dante Ferretti, Gabriella Pescucci, Nicola Piovani e al montatore di casa a Hollywood Pietro Scalia.

22.1.06

Roma cinema aperti

A Roma è stata avviata l'iniziativa Voglia di cinema, promossa dalla Presidenza e dall’Assessorato alla Cultura, Spettacolo e Sport della Regione Lazio e dall’Assessorato alle politiche culturali della Provincia di Roma con la collaborazione della Co.Tra.L. e con l'organizzazione dell’Anec Lazio, grazie alla quale andare al cinema nel Lazio, il martedì e il mercoledì, presso 46 sale delle cinque provincie laziali (fatta eccezione per quelle all’interno del comune di Roma) costerà solo 2.50 euro. Il tutto nell'intenzione di rilanciare le sale cinematografiche come luoghi di aggregazione culturale e promuovendo strutture dagli standard sonori e visivi migliori; inoltre, sarà possibile molto spesso incontrare in sala gli addetti ai lavori, registi ed attori disposti ad interagire con il pubblico.
Pur non essendo di Roma, posto questa notizia perchè spero che qualche romano possa confermare la veridicità e la funzionalità di questo progetto; in caso opposto, saremo ben felici di accogliere le critiche.

21.1.06

Il ritorno di P.T. Anderson

Paul Thomas Anderson torna dietro la macchina da presa. Il suo nuovo film, There Will Be Blood, avrà come attore protagonista Daniel Day-Lewis. Il regista di Magnolia, a quattro anni dal suo ultimo film (Punch Drunk Love), ha scritto la sceneggiatura basandosi sul romanzo di denuncia di Upton Sinclair, Oil! del 1927. Sarà dunque un dramma storico in cui Daniel Day-Lewis interpreterà la parte di un boss del greggio la cui avidità lo porterà alla rovina. Budget di 20 milioni di dollari.
Tengo d'occhio Paul Thomas Anderson, ho amato molto la sua filmografia.

19.1.06

Uno sguardo altrove: Nip/Tuck

In un'epoca in cui ricorrere al bisturi e alla chirurgia è ritenuta una tappa fondamentale della vita, Nip/Tuck si staglia nel mare dei serial televisivi come fosse una perla, capace di distinguersi decisamente da tutto il resto che la tv ci propone.
Creato da Ryan Murphy, Nip/Tuck ha un assunto iniziale decisamente originale, ovvero narrare la vita dei chirurghi estetici Christian Troy (Julian McMahon) e Sean McNamara (Dylan Walsh), soci nel lavoro(gestiscono una propria clinica chirurgica) e amici fraterni nella vita. Ovviamente sono agli antipodi: tanto il primo è single, playboy e decisamente privo di moralità, tanto il secondo è onesto, idealista e premuroso nei confronti della moglie e dei figli, un sedicenne e una bimba. Intorno a loro si muove un mondo di clienti che è un vero e proprio campionario di casi umani, talvolta estremi, tutti rappresentativi della società in cui i due dottori si muovono; oltre a fare i conti con l'esigenza dei loro clienti, dovranno districarsi fra i loro drammi familiari, pronti ad esplodere perchè mai rimossi.
La forza di Nip/Tuck sta nel muoversi su binari diversi ma perfettamente complementari: c'è l'aspetto sociologico rappresentato il più delle volte dai clienti della premiata ditta e c'è l'aspetto drammatico costituito dal contorto triangolo formato dai due protagonisti e dalla moglie di uno di questi (Joely Richardson, figlia di Vanessa Redgrave che talvolta compare nel serial ad interpretare proprio la madre del personaggio della figlia); c'è lo spazio per le ansie dei ragazzi (qui entra in gioco il figlio adolescente di Sean) e c'è lo spazio per il thriller, nella prima serie incarnato da un boss della droga che decide di servirsi dei due dottori e nella seconda e nella terza dal serial killer detto 'il macellaio' le cui vicende si intrecceranno drammaticamente con i protagonisti. Ce ne è per tutti i gusti, insomma, compreso sesso a volontà e mostrato senza pudori ma anche momenti al limite dell'horror e del raccapriccio nei casi chirurgici al limite.
Non c'è un episodio, nel serial, che non nasconde una sottotraccia sociale; ogni vicenda, ogni caso, vuole metaforicamente rappresentare questo assurdo mondo che ci circonda, in tutta la sua violenza e la sua precarietà. I pezzi di manichini che prendono vita nella sigla rappresentano magnificamente tutto ciò. Perfino i due protagonisti si possono leggere come il classico doppio, l'uno che si riflette nell'altro e viceversa, una delle tematiche più classiche di tutta la letteratura. A tutto questo si aggiunge un ottimo cast tecnico, sceneggiature ben scritte, regia mai banale, attori decisamente notevoli ed un consulente musicale splendido.
Qui il sito ufficiale. In Italia è attualmente in onda la terza stagione, il venerdì in seconda serata su Italia1.

18.1.06

Revolution 2006?

Il 27 gennaio sarà una data da ricordare per la storia del cinema, in particolare per il settore della distribuzione cinematografica. Sarà, infatti, il giorno in cui il nuovo film di Steven Soderbergh, intitolato Bubble, sbarcherà nei cinema e contemporaneamente in tv e in formato dvd, annullando del tutto la 'finestra' che comprendeva il periodo 'eslcusivo' di sfruttamento delle sale cinematografiche. Sarebbe questo il nuovo metodo americano per combattere la pirateria e raggiungere la più ampia fetta di pubblico possibile. Ma dall'altro lato, la maggior parte degli esercenti teme che questa iniziativa strozzerà completamente il consumo di film in sala.
Io trovo utile l'iniziativa di Soderbergh ma un pò eccessiva; sono, da sempre per la riduzione (ma non l'annullamento) della fatidica 'finestra'. Ora staremo a vedere quali effetti sortirà questo esperimento. Qualcuno vuole azzardare previsioni?

17.1.06

Golden Globes 2006

Nessuna sorpresa alla cerimonia di premiazione per i Golden Globes 2006. Le previsioni sono state ampiamente confermate.

MIGLIOR FILM DRAMMA: Brokeback Mountain
MIGLIOR FILM COMMEDIA/MUSICAL: Walk the Line
MIGLIOR FILM STRANIERO: Paradise Now (Palestina)
MIGLIOR REGISTA: Ang Lee per Brokeback Mountain
MIGLIOR ATTORE DRAMMA: Philip Seymour Hoffman per Capote
MIGLIOR ATTORE COMMEDIA/MUSICAL: Joaquin Phoenix per Walk the Line
MIGLIOR ATTRICE DRAMMA: Felicity Huffman per TransAmerica
MIGLIOR ATTRICE COMMEDIA/MUSICAL: Reese Witherspoon per Walk the Line
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA: George Clooney per Syriana
MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA: Rachel Weisz per The Constant Gardener
MIGLIOR CANZONE: "A love that will never grow old" in Brokeback Mountain
PREMIO ALLA CARRIERA: Anthony Hopkins

Per la televisione:
Migliore serie drammatica: Lost
Migliore serie non drammatica: Desperate Housewives
Migliore attrice: Geena Davis (Commander in Chief)

Miglior attore: Hugh Laurie (House)

Qualcosa è cambiato

As good as it gets di James L. Brooks
(1997) USA
Un irriverente e scorretto autore americano si siede dietro la macchina da presa per dirigere la sua stessa sceneggiatura; Jack Nicholson è Jack Nicholson e dipinge un cinico bastardo, razzista, omofobo, odioso ma solo perchè interpretato da lui semplicemente adorabile; Helen Hunt è deliziosa, dipinge il suo personaggio come fosse un quadro, ricco di sfumature e di dettagli mai marginali; Greg Kinnear da tutto se stesso per mettere a fuoco un omosessuale che si vede crollare addosso il suo adorato mondo; Cuba Gooding Jr. con la sua interpretazione all'ombra degli altri riesce a farti ricordare che forse se ha vinto un oscar per Jerry Maguire un motivo ci sarà stato. Basterebbero questi elementi a spiegare la grandezza di questa commedia che se non strappa la definizione di capolavoro è solo perchè ogni tanto si perde in lungaggini che appesantiscono (ma solo un pò) l'impianto narrativo, particolare che si perdona volentieri. James L. Brooks è un 'piccolo' artigiano della commedia, poco noto perchè non dirige tanto spesso (almeno rispetto a quanto scrive e produce) ma basta dire che lui è uno degli autori che sta dietro al successo del mitico I Simpson e dunque è un marchio di garanzia e di irriverenza. L'intera storia ruota intorno al fantastico personaggio di Jack Nicholson che supera se stesso e ancora una volta riesce a farti innamorare nonostante la negatività del personaggio; sta in questo la grandezza di Nicholson, nel non dare mai nulla per scontato, neanche la più leggera delle sfumature. E dunque giustamente stravince lo strameritato terzo Oscar insieme ad Helen Hunt. miglior attrice, nel 1997. Era l'anno dell'asso piagliatutto Titanic, tanto per intenderci!

16.1.06

Non c'è 4 senza 5!

L'idillio tra Tim Burton e Johnny Depp è destinato a continuare. Il regista vorrebbe girare un film tratto dal musical "Sweeney Todd", la storia della diabolica scalata sociale di un barbiere londinese. Il progetto naufragò qualche anno fa; l'autore vorrebbe rimetterci mano con la complicità del fidato attore prediletto. Sembra dunque certo che rivedremo i due insieme per la quinta volta!

15.1.06

I figli della violenza

Los olvidados di Luis Buñuel
(1950) Mexico
La violenza delle strade, la miseria della povertà, l'incombere della metropoli sulla campagna abbandonata a se stessa; sono queste le tematiche classiche di Buñuel che esplodono tutte in questa splendida pellicola del 1950 in cui, quasi al limite del neo-realismo, il regista snocciola la straziante storia di un ragazzino orfano di padre che fa di tutto per farsi amare dalla madre finchè non si lascia manipolare da un delinquente che lo porterà a macchiarsi di crimini, costringendolo ad una parabola di dolore che lo trascinerà fino alla morte. Il racconto si svolge in un bianco e nero lucido e sofisticato, in ambienti sporchi e 'sgarrupati' dove la macchina da presa compie movimenti notevoli e dove la creatività del regista riesce anche a produrre una scena onirica di rara maestria per l'epoca, in cui il protagonista sfoga le sue ansie e i suoi sensi di colpa; la vittima di un omicidio di cui è complice che ghigna sotto il suo letto, la mano del compare che gli strappa dalle mani un raro gesto d'affetto della madre. La storia non lascia speranze, nessuno degli sgradevoli personaggi viene salvato, persino il protagonista, l'unico a suscitare un coinvolgimento emotivo da parte dello spettatore con i suoi estremi tentativi di redenzione, non riesce a salvare se stesso. Non c'è pietà nelle intenzioni del regista, solo la triste immagine di un Mexico schiacciato dalla povertà e dall'ignoranza da essa prodotta. Azzeccatissimo il commento musicale di Rodolfo Halffter e Gustavo Pittaluga.

13.1.06

Stiamo veramente esagerando!

Qualche tempo fa leggo un'intervista di Repubblica agli autori Ciprì&Maresco in cui i due sparano a zero sul panorama attuale e recente del cinema italiano, immolando il loro cinema (incompreso) a vero cinema d'autore, di denuncia e di classe. Ora, in occasione della presentazione del loro nuovo programma televisivo, ne hanno approfittato per demolire Viva Zapatero ("Quello non è cinema. E' un modo per approfittare del momento e fare un po' di soldi, credo non ne abbia neanche fatti tanti") e accusare la Guzzanti, Santoro e Luttazzi di essere vittimisti immolati come martiri mentre in realtà non hanno la vocazione né per il martirio né per l'eroismo, mentre loro, loro sì che sono eroi della censura visto che per il loro Totò che visse due volte furono processati (e poi assolti) per truffa e vilipendio della religione.
Io metto subito le cose in chiaro. Ciprì&Maresco non mi piacciono per nulla; il loro supposto cinema d'autore mi sembra fine a se stesso, con la pretesa di voler essere grottesco ma rovinando troppo spesso nel ridicolo. Poi dicono pure che il loro cinema è vera e sola denuncia sociale per la disastrosa situazione siciliana (!?!?!). Ma attaccare la Guzzanti (e non mi sembra che il cinema Ciprì&Maresco sia campione ai botteghini), Santoro e Luttazzi e attribuirgli ruoli che nessuno dei tre ha mai voluto investire acussandoli pure di approfittarsene...questo è troppo!!

Signs

Signs di M. Night Shyamalan
(2002) USA
Come in Unbreakable e in The Sixth Sense, Shyamalan ancora colpisce con la sua capacità di giocare con i generi, mescolarli, privarli delle loro particolarità; soprattutto con la sua spiccata volontà di voler narrare un qualcosa attraverso storie del tutto lontane (o quasi) da quel qualcosa che ci rimane sfuggente fino alla fine. Una trama poco prevedibile, una storia di fede e mistero, un titolo ambiguo il cui vero significato ci viene svelato solo alla fine del film, ma senza eccessivi colpi di scena alla "M.Night". Il regista si dimostra per l'ennesima volta padrone del suo mestiere, mostrandoci davvero poco di paranormale e lasciando tutto alla nostra immaginazione, ben più perfida di qualsiasi effetto speciale! Mel Gibson incarna alla perfezione tutte le inquietudini che accompagnano il suo complesso personaggio, ben affiancato da un ottimo Phoenix. Dosando alta tensione e scene più distensive, Shymalan ci accompagna proprio dove voleva arrivare, senza scendere a compromessi con la macchina hollywoodiana. Un ottimo lavoro per il regista indiano, ancora una volta autore coraggioso ed incisivo.

12.1.06

Vecchio leone

L'Oscar per la carriera, nel corso della cerimonia di premiazione del 5 marzo, verrà consegnato a Robert Altman, 80 anni, 86 titoli alle spalle fra cinema e qualche incursione in tv. "Altman è un superbo regista che merita questo onore - ha dichiarato il presidente dell'organizzazione, Sid Ganis, annunciando il premio alla carriera - i membri dell'Academy sono stati conquistati dalle sue innovazioni, dalla ridefinizione dei generi, dalle invenzioni applicate alla tecnica cinematografica e dal rinvigorimento dei vecchi canoni".

10.1.06

Il countdown è partito!

All'undicesima edizione dei prestigiosi Critic's Choice Awards, non si smentisce I segreti di Brokeback Mountain che fa da asso pigliatutto e si aggiudica i premi di miglior film, miglior regia e la sorpresa miglior attrice non protagonista a Michelle Williams. Miglior attore è Philip Seymour Hoffman per Capote, miglior attrice Reese Witherspoon per la convincente interpretazione della moglie di Johnny Cash in Walk the line. Si iniziano a delineare i risultati degli imminenti Golden Globes e degli Oscar poi. Inoltre, nell'occasione di premiare l'amico George Clooney, Julia Roberts è tornata a farsi vedere in pubblico dopo un anno di assenza dalle scene.
Intanto, l'associazione dei registi statunitensi (Directors Guild of America) ha reso note le candidature al prestigioso premio annuale che spesso traccia le indicazioni per le nomination agli Oscar; la cinquina dei candidati è composta da: Steven Spielberg (Munich), Ang Lee (Brokeback Mountain), Paul Haggis (Crash - Contatto fisico), Bennett Miller (Capote) e George Clooney (Good Night, and Good Luck). Per Spielberg si tratta della decima candidatura, un vero record!
Commenti al riguardo?

Che tristezza!

Ha vinto il leone d'oro a Venezia, sta raccogliendo praticamente tutti i premi della critica in terra statunitense, riconoscimenti e complimenti ogni dove, è il super favorito ai Golden Globes e subito dopo agli Oscar; l'ascesa de I segreti di Brokeback Mountain è inarrestabile e sta combattendo la sua ultima guerra contro Capote, il bio-pic con Philip Seymour Hoffman. Ma la prima battuta d'arresto se la becca a Salt Lake City, nello stato a maggioranza mormona dello Utah; un multiplex, dopo le insistenti manifestazioni dei cittadini locali, ha deciso di eliminare il film di Ang Lee dalle sale ancora prima che ne iniziasse la programmazione. Il motivo è scontato, la trama del film: una storia di amore omosessuale tra due cow-boy nell'America anni '60/'70. Censurato, insomma, per il motivo più bigotto di tutti. Che tristezza!

9.1.06

Cleptomania?!?

Steven Soderbergh e Georgle Clooney ci hanno proprio preso gusto a scorazzare in giro per il mondo e derubare un pò qua e un pò là. Infatti, dopo il successo di Ocean's Eleven(ambientato a Las Vegas) e Ocean's Twelve (in giro per l'Europa), la Warner ha confermato l'avviata produzione di Ocean's Thirteen. Sembra che gli sceneggiatori Brian Koppelman e David Levien abbiano già scritto una prima versione della sceneggiatura. Resta da scoprire chi sarà il tredicesimo che si aggiunge alla banda e dove sarà ambientato questa volta il lungometraggio.

8.1.06

L'anticamera degli Oscar

I prestigiosi riconoscimenti della stampa estera a Hollywood, i Golden Globes, saranno consegnati il 16 gennaio. Da tenere d'occhio poichè sono da sempre considerati l'anticamera agli Oscar. Quest'anno i veri e propri patiti di cerimonie e premi potranno seguire l'intera diretta di 8 ore (si inizia alle 18.00 con la passerella sul tappeto rosso) su Sky, al canale E!Entertainment (per la gioia di Filo, suppongo). Un premio alla carriera è previsto per Anthony Hopkins.

So cosa hai fatto

(1997) USA
Questo film nasce sulla scia del nuovo horror hollywoodiano inaugurato dal mitico Scream di Wes Craven, che lanciò una formula dell'horror del tutto rinnovata fatta di auto-ironia e classe nel dirigere. Dispiace, invece, dover sottolineare che con quella chicca di stile che è Scream, So cosa hai fatto ha in comune solo lo sceneggiatore. Per il resto, siamo davanti al solito thriller adolescenziale fatto un pò di mistero un pò di scene costruite per far paura e per far paura si intende qualcuno che sbuca d'improvviso da dietro un muro, dunque la peggior tecnica che si possa usare per spaventare lo spettatore, un semplice trucchetto. Per questo il film si lascia guardare facilmente,scorre via altrettanto facilmente e non pretende nulla di più che un pò d'attenzione e qualche sobbalzo scontato sulla sedia. Neanche gli attori fanno del loro meglio, ma da segnalare è un'allucinata Anne Heche. L'unico motivo d'attenzione per la pellicola è merito dello sceneggiatore Kevin Williamson che qua e là sparge qualche citazione, qualche battuta, qualche clichè sovvertito del genere come aveva già fatto nel già citato Scream. Il regista si limita a sforzarsi per dare il meglio di sè; in qualche caso ce la fa, in altri meno. Una pellicola mediocre con qualche intuizione e un incipit intelligente. Niente di nuovo, insomma.

6.1.06

E' il futuro, bellezza!

I piccoli cinema stanno ancora cercando di sopravvivere all'attacco senza tregua dei multisala e da Berlino già si affaccia l'ennesima minaccia del mercato. Dal 20 gennaio nella sala 'Hallen Am Borsigturm' la ditta austriaca 'Prime Cine Technologies' sperimenterà la prima sala a 5 dimensioni; una sala cinematografica di 36 posti dove gli spettatori potranno percepire il movimento della poltrona e dello schienale, percepire il vento, la nebbia e gli odori ottenuti con sostanze aromatiche. Molti degli addetti a lavori sono convinti che la sala cinematografica tradizionale come noi tutti siamo abituati a conoscere è destinata ad estinguersi.
Siamo davvero sicuri che sia questo il futuro del cinema?

5.1.06

E il presidente a Cannes è...

E' ufficiale, sarà Wong Kar-wai a dirigere la giuria del prossimo festival di Cannes, prvista dal 17 al 28 maggio. E' la prima volta nella storia del festival che un cinese siede alla poltrona più prestigiosa. Il regista Wong Kar-wai ha più volte partecipato a Cannes: ben quattro volte con altrettanti film. A presiedere la giuria l'anno precedente fu il bosniaco Emir Kusturica.
La premessa vi sembra allettante?

4.1.06

Alla faccia della crisi dei consumi?

I dati sul rilevamento del mercato homevideo del 2005 sono decisamente positivi: 40 milioni di pezzi venduti (ovviamente in prevalenza sono DVD), ovvero +33% rispetto al 2004. L'Univideo, l'organizzazione che raggruppa gli imprenditori del settore audiovisivo, ha così commentato: "Merito del prezzo medio del prodotto, sceso quest'anno circa del 21 per cento, in controtendenza rispetto ad altri beni".
Nella Top 5 dei dvd più venduti la fanno da padrona i film per famiglia, per lo più cartoon di ultima generazione: al primo posto Gli Incredibili, seguiti a ruota da Shrek 2; al terzo Madagascar (risultato notevole se si tiene conto che la sua uscita sul mercato homevideo risale a meno di un mese fa) e al quarto Shark Tale. Al quinto, finalmente un film con attori in carne ed ossa, Star Wars, ma pur sempre per famiglie.

2.1.06

Ci mancava l'ennesima classifica!

Il sito americano Retrocrush, dedicato alla pop culture, ha realizzato la top 100 dei mostri che più hanno colpito l'immaginario collettivo, sia suscitando amore che odio, fascino e ribrezzo. Il primo posto se lo è aggiudicato Godzilla, che più di tutti ha scatenato intorno a sè sequel, fumetti, gadgets e così via. Al secondo posto (anche se gli autori suggeriscono un ex aequo con il primo) c'è Dracula, meglio se interpretato da Bela Lugosi o Christopher Lee. Al terzo "la creatura" di Frankestein e la sua morale sul rischio dell'uomo a farsi 'dio' e al quarto King Kong, sulla cresta dell'onda dal 1933 fino all'oggi Jacksoniano. Va sottolineato che sebbene la classifica tiene conto non solo dei mostri cinematografici ma bensì di tutti quelli creati da qualsiasi immaginario, dunque anche letterario o collettivo, i primi quattro posti appartengono al cinema (seppure alcuni di matrice letteraria). Fra gli atri mostri di celluloide, appaiono Freddy Krueger (20esimo), Terminator (25esimo) o Linda Blair posseduta ne L'esorcista (15esimo). Anthony Perkins e il suo Norman Bates in Psycho si piazzano al 17esimo. Sorprende la Famiglia Addams all'ottavo posto ma sorprende ancor di più (scusatemi se esco dal mondo del cinema) la presenza di Michael Jackson all'undicesimo posto, considerato un autentico mostro moderno a causa della sua discesa nella follia.
Qual'è il mostro del vostro cuore? A me sta molto simpatico Freddy Krueger, ma anche Norman Bates non scherza!

Gattaca - La porta dell'universo

Gattaca di Andrew Niccol

(1997) USA
Allo sceneggiatore Andrew Niccol è sempre stato caro il tema della deriva morale dell'uomo che aumenta di pari passo con il suo progresso in ambito tecnologico. Per il suo esordio alla regia, che precede di un anno il film The Truman Show di cui è autore dello script, Niccol sceglie questa storia di fantascienza ambientata in un futuro non meglio precisato. Non avrà successo al botteghino e sarà un vero peccato, lasciatemelo dire, poichè a mio parere siamo davanti ad uno dei film più sottovalutati degli anni '90, ricco di elementi ammirabili. A partire dalla storia e dai suoi sviluppi, intelligente e inquietante abbastanza da conquistare lo spettatore; lo stile della regia, poi, è un tocco di classe: Niccol, infatti, sceglie di visualizzare il futuro come fosse una proiezione degli anni '60, con abiti ed auto dell'epoca incastrate in uno scenario fatto di avveniristici edifici e luoghi di lavoro ipertecnologici. Non solo, ma è la stessa storia ad essere girato in uno stile che deve molto ai film noir degli anni '60, a cui il film vuole rendere un evidente omaggio. In questo scenario si muovono un Ethan Hawke in forma smagliante ed un Uma Thurman davvero brava, elegante, un'attrice di classe che finalmente azzecca un film lontano da Tarantino. Senza dimenticare l'eccezionale performance di Jude Law, all'epoca star emergente, nei panni di un cinico uomo costretto alla sedia a rotelle e che non ha prospettive di vita in questo futuro quasi apocalittico. Da segnalare i ruoli minori ma di gran classe di Gore Vidal e Stanley Tucci (non accreditato), oltre che ad una mini interpretazione di Ernest Borgnine.
La tensione nel seguire le mosse piratesche dell protagonista è sempre alta, l'assunto morale del film è forse ingenuo ma di grande impatto, in alcuni momenti ci si commuove addirittura. Alla fine, il disgustoso futuro prospettato da Niccol sarà pur sempre costellato da individui che in mezzo a tanta tecnologia, sono rimasti sempre umani.

1.1.06

I Film Del Mese:Gennaio 2006

Ecco i film in uscita nel gennaio 2006. Fra parentesi la data di uscita, corrente mese.

  • I segreti di Brokeback Mountain di Ang Lee (20);
  • Munich di Steven Spielberg (27);
  • Match Point di Woody Allen (13);
  • Lady Henderson presenta di Stephen Frears (6);
  • Lady Vendetta di Chan-wook-Park (6);
  • The New World di Terrence Malick (13);
  • 40 anni vergine di Judd Apatow (5);
  • Casanova di Lasse Hallstrom (13);
  • Derailed - Attrazione letale di Mikael Hafstrom (13);
  • Eccezzziunale veramente capitolo secondo...me di Carlo Vanzina (20);
  • La neve nel cuore di Thomas Bezucha (20);
  • Joyeux Noel di Christian Carion (20);
  • Factotum di Bent Hamer (27);
  • Dick e Jane - Operazione furto di Dean Parisot (27);
  • Lavori in casa di Brigitte Rouan (27);
  • The Red Shoes di Kim Young-gyun (20);
  • Persona non grata di Zanussi (27);
  • Trappola in fondo al mare di John Stockwell (27);
  • Saw II - La soluzione dell'enigma di Darren Lynn Bousman (5).

A voi la scelta. Quali vi sembrano più succulenti?