1.4.08

Across the universe

Across the universe di Julie Taymor
(2007) USA

Sono rimasto folgorato da questo film, fin dalla prima bellissima scena su una spiaggia inglese che è solo la prima di tante intuizioni visive che reclamano ammirazione. Across the universe è un progetto ambizioso a cui la Taymor ha creduto e ci ha lavorato sodo; e ciò si vede, è evidente da ogni singola scena che questo è un film nato da un'esigenza, da una passione, da un'intelligenza per nulla da ignorare. E' un'opera rock che con 33 canzoni dei Beatles narra una manciata di anni che furono accompagnati proprio da quelle musiche e che hanno rappresentato un momento epocale per l'America e il mondo intero; canzoni che non appartengono, però, solo a quel periodo ma viaggiano attraverso l'universo, appunto, e giungono fino a noi, ai giorni nostri. E' un parallelo da tener presente perché quelle stesse musiche, a distanza di 40 anni, hanno un'influenza sulla cultura contemporanea eccezionale: non a caso hanno ispirato questo film, per dirne una. Across the universe, allora, è la storia di due ragazzi che si amano (o ci provano, almeno) sullo sfondo della guerra nel Vietnam, le grandi contestazioni pacifiche, il periodo insomma dove un pò tutti ricercavano disperatamente un'identità che li rendesse unici e speciali, in un mondo dove tutto si avviava all'omologazione e al distacco umano. In tutto questo, a Julie Taymor riesce un altro piccolo miracolo: non solo il film è farcito di citazioni beatlesiane (non si contano: tutti i personaggi hanno nomi tratti da canzoni del quartetto di Liverpool; alcuni titoli delle canzoni dei Beatles vengono utilizzate nei dialoghi, "she came in through the bathroom windows, when i'm 64") ma durante tutta la storia dei protagonisti principali, è possibile leggere ad un altro livello la storia stessa dei Beatles e di tutti i momenti salienti della loro carriera: gli esordi al Cavern, le droghe prima leggere e poi pesanti (fra l'altro senza mai mostrarle), la nascita della Apple o l'ultimo concerto sul tetto della casa discografica... c'è davvero tutto! E' allora un'opera dal doppio omaggio: ad un'epoca che ha lasciato il segno e ad una band che ha segnato diverse epoche. Il tutto condensato in due ore meravigliose dove ogni momento musicale è una sorpresa sia a livello visivo che audio; non solo la regia è pregiatissima e ispirata, ma il lavoro di arrangiamento compiuto sulle canzoni è strepitoso e le perfomance canore degli attori di alto livello. Il cast è perfetto, sono tutti calatissimi nella parte ma su tutti si erge il protagonista assoluto: Jim Sturgess, autentica rivelazione, faccia da schiaffi e voce graffiante, dà un'impronta al suo personaggio rendendolo praticamente unico.
Across the universe è una delle opere più belle che mi sia capitato di vedere negli ultimi anni e lo dice uno che mal sopporta musical e quant'altro... ma questo non è tecnicamente un musical e comunque gli intenti del film vanno ben oltre: è la storia del mondo, è la storia della musica. E' emozionante dal primo all'ultimo momento. Difficile da dimenticare.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Non posso che concordare! Bellissimo, uno dei miei preferiti di quest'anno appena trascorso. Un film inspiegabilmente sottovalutato e che spero venga "riabilitato" nel tampo! ^^

dOOx ha detto...

Ciao!
Ci eravamo già "sentiti" per via della mia edizione di INLAND EMPIRE, giuntami con una copertina "diversa", ricordi?
Dati i tuoi interessi, simili ai miei, mi permetto di segnalarti questo evento che sto organizzando:

http://hangingblog.blogspot.com/2008/03/stagione-uno.html

http://hangingblog.blogspot.com/2008/03/stagione-uno-la-locandina.html

Buon fine settimana!
Marco Duse