14.12.07

Zodiac

Zodiac di David Fincher

(2007) USA

Che classe, gente! E ce ne vuole di classe per dirigere un piccolo gioiello come questo. E forse una sceneggiatura così bella non poteva capitare in mani migliori di quelle di David Fincher. Il regista americano, a cinque anni dal sempliciotto Panic Room, ritorna in pista con uno dei film più belli ed interessanti dell'intero 2007, con una storia ispirata a fatti realmente accaduti (l'inquietante parabola del serial killer Zodiac). E a proposito della vera storia di Zodiac, il primo grandissimo merito di Fincher è quello di realizzare una perfetta ricostruzione dei fatti, nel senso che anche chi non sa nulla del serial killer Zodiac se non che è realmente esistito, si rende conto di avere davanti agli occhi una ricostruzione pressoché perfetta di tutto ciò che è accaduto in quei lunghi anni di caccia al mostro. Un mostro che segnò una sorta di perdita dell'innocenza per l'America, che gettò quell'ombra di insicurezza e paura sul popolo statunitense che da allora è sopravvissuta fino ad oggi. David Fincher ci racconta anche di questo senza perdere di vista l'aspetto più carismatico del film, ovvero le indagini sul serial killer. In questo ambito, è il cast a farla da padrona: Gyllenhaal bravo, Robert Downey Jr. bravissimo, Mark Ruffalo altrettanto e perfino i comprimari lasciano il segno nella brevità dei loro ruoli. A tutto il resto ci pensa Fincher: fotografia sbiadita, quasi d'epoca; montaggio lineare praticamente perfetto, mai una sbavatura. E quando entra in scena Zodiac, Fincher dà il meglio di sé e costruisce una serie di sequenze che hanno qualcosa da insegnare a chiunque: un taxi illuminato solo da un lampione; una donna e il suo bambino a bordo di un'auto guidata dal mostro; una giovane coppia sconvolta nella quiete di un eden. E una delle ultime scene, il gioco di sguardi fra due uomini, ripaga anche della lunghezza dell'opera.
Imperdibile.

2 commenti:

David ha detto...

Concordo in pieno con la tua recensione. Ho trovato anche io il film bellissimo, ricco di bei dialoghi dialoghi e inquadrature molto interessanti. Io considero David Fincher uno dei migliori registi diciamo "nuovi" in circolazione.

Anonimo ha detto...

Film davvero bello e di classe. Fincher è sempre una spanna sopra a quasi tutti. Peccato sia passato quasi inosservato dal pubblico. Spero nella sua riscoperta. Ciao, Ale
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