30.3.08

Disturbia

Disturbia di D.J. Caruso
(2007) USA

Che peccato questo film perché è un'opera a metà. Nel senso che se si manteneva un attimo di lucidità, si poteva fare molto di più. Invece non si è riusciti a frenare le tentazioni da stronzata giovanilistica che evidentemente assalgono ogni tanto anche gli americani e non sono solo un vezzo tutto italiano.
Il film parte molto bene, l'incipit è piuttosto efficace e Shia La Beouf conquista subito la scena. L'entrata in campo di David Morse non fa che rafforzare la convinzione che tutto sommato ci si potrà godere del sano intrattenimento. E fila tutto liscio per un pò, il primo tempo è un perfetto equilibrio tra momenti thriller e adolescenziali, nulla da eccepire. Ma poi tutto crolla: la storia si infila in un vicolo cieco, i risvolti sono affrettati e davvero al limite del credibile e alla fine l'opera ha pure una virata simil-horror. Insomma, è un film di quelli studiati a tavolino per un determinato target e questo per carità è sacrosanto. Ma bisogna anche metterci un pò di cura, un pò di impegno per guadagnarsi la sufficienza. Il cinema di intrattenimento con pubblico ben specifico è del tutto rispettabile ma qui c'è mancanza di talento, mancanza di idee: non si riesce neanche a portare avanti un discorso serio sull'invasione delle tecnologie moderne che hanno minato la privacy della collettività.
L'unico che esce totalmente vincente dal film è proprio La Beouf, la cui carriera è ormai lanciatissima.

Surveillance: il trailer

Ricorderete, di qualche tempo fa, l'annuncio del ritorno alla regia di Jennifer Lynch, figlia di David e già vista all'opera con Boxing Helena anni fa. Del nuovo film, Surveillance, è stato adesso diffuso un trailer di due minuti che promette molto bene e che riporto qui sotto. Ricordo che nel cast del film compaiono attori che hanno lavorato in passato con David Lynch, fra i quali Bill Pullman (protagonista di Strade Perdute) e Julia Ormond (apparsa in INLAND EMPIRE). David Lynch figura come produttore.

29.3.08

Believe again

Per quelli come me che sanno cosa è stato questo serial, la visione di questo trailer provocherà più di un brivido. Nostalgico.

27.3.08

Al cinema con 1 euro

Oggi, giovedì 27 marzo, nell'ambito della Settimana della Cultura promossa dal Ministero per i Beni e le attività Culturali, si potrà andare al cinema nelle seguenti sale italiane convenzionate al costo di 1 solo euro.
Sbizzarritevi!

25.3.08

Onora il padre e la madre

Before the devil knows you're dead di Sidney Lumet

(2007) USA

Nero, nerissimo, senza nessuna fiducia o speranza alcuna nell'umanità. E' questo il risultato dell'ultima bellissima opera di Sidney Lumet, che dall'alto della sua età guarda con disprezzo e disperazione quello che consegniamo a chi verrà dopo di noi: avidità, spregio totale della vita e corruzione dell'anima. Il film è la storia di due fratelli, oberati di debiti ciascuno per motivi diversi, desiderosi di rifarsi una vita e per fare ciò organizzano una rapina nella gioielleria di famiglia gestita dai genitori; un colpo semplice e pulito e l'assicurazione sul negozio spazza via anche i residui scrupoli di coscienza. Ma qualcosa durante la rapina va storto e ci scappa il morto. Da quel momento è un turbine di avvenimenti degni di una tragedia greca che corrodono dall'interno il nucleo familiare, risvegliando antichi dissapori e facendone emergere di nuovi. Gli avvenimenti vengono narrati spezzandone l'ordine cronologico ma senza fronzoli e speditamente; Lumet non ha nessuna velleità, vuole solo narrare e usare al meglio un cast eccezionale. Spicca su tutti il monumentale Philip Seymour Hoffman ma Ethan Hawke ce la mette tutta per non farsi eclissare. Il risultato è più che lodevole: il regista non emette nessun verdetto, non propone nessuna morale, rispetta il pubblico e propone una carrellata di personaggi tutti divorati dai propri istinti, con un finale che sembra quasi un ironico ribaltamento della prospettiva di Eastwood offerta alla fine di Million Dollar Baby. In realtà è l'umanità ad essersi ribaltata e con uno stile crudo ed efficace, che non annoia mai neanche un secondo, Sidney Lumet non ci propone soluzioni ma solo puro realismo: infatti le dinamiche raccontate sono a tal punto verosimili che non lasciano spazio ad indugi. Tutto ciò accade.

21.3.08

Sicko

Sicko di Michael Moore
(2007) USA

All'epoca dell'uscita di questo film, tutti a tirare giù i distinguo più assurdi fra i quali spiccava certamente la tesi che 'Michael Moore ha ragione ma con il suo metodo si rovina da solo'. E quale sarebbe il metodo di Michael Moore? Molto semplice: ha una tesi e la dimostra. In questo caso la tesi è che il sistema sanitario americano è marcio e questo lo sapevamo giù tutti, il problema è che nessuno però ce lo aveva mostrato piuttosto che dircelo solo; ecco che Moore prima ci spiega ciò che è gia noto, ovvero come funziona il sistema americano, dopodichè ci mostra come funziona in altri paesi come Francia, Inghilterra o Canada. La differenza è abissale e inquietante, ai limiti del grottesco e dimostra ciò che è davanti agli occhi di tutti. Perché è così difficile accettarlo? Perché dare dell'idiota a Moore quando ciò che ha fatto è semplicemente aver ripreso la realtà? Non è questo che si richiede ad un documentario? Certo, Moore ci mette anche del suo: galleggia tra ironia e drammatico, alcuni momenti sono davvero strazianti mentre altri fanno decisamente ridere. E non risparmia nessuno, repubblicani e democratici ed anzi sferra un pesante attacco ad Hillary Clinton (e quando è uscito il film si era a pochi mesi dall'inizio delle primarie che avrebbero deciso le sorti della sua carriera politica). E giunge fino all'estremo paradosso: gli eroi dell'11 settembre che l'America si è rifiutato di curare se li carica su un barcone e li porta a Cuba (che per l'America è come se fosse Satana), dove riceveranno cure mediche gratuite; per far ciò il regista ha violato l'embargo e ha rischiato una seria indagine governativa. Per quanto riguarda la regia, il film rappresenta una decisa involuzione dell'autore che sembra non essere riuscito ad ottenere un gioiello alla Bowling for Columbine o lo stesso effetto dell'efficace Faranheit 9/11: sembra essere davanti più ad un reportage televisivo che ad un vero e proprio film come lo erano i precedenti. Ma tutto questo scivola via davanti la drammaticità dei fatti raccontati. E il piccolo elogio che Moore dedica a se stesso alla fine del film non infastidisce ma rafforza la tesi di fondo dell'opera.

20.3.08

David 2008: le candidature

Sono state annunciate le candidature per i David di Donatello 2008, il riconoscimento che premia il cinema nostrano assegnato dall'Accademia del Cinema Italiano. Quest'anno si impone prepotentemente il Caos Calmo di Antonello Grimaldi che è stato candidato a ben 18 premi fra cui miglior film, miglior regia e miglior attore Nanni Moretti. A seguire, il bellissimo Giorni e Nuvole di Silvio Soldini e La ragazza del lago di Andrea Molaioli, con 15 candidature ciascuno. Premi speciali saranno assegnato a Giancarlo Giannini in qualità di rappresentante del Centro sperimentale di cinematografia (premio speciale al cinema italiano), Luigi Magni, Carlo Verdone (per i 30 anni di attività) e Gabriele Muccino, che sembra verrà premiato in quanto unico italiano contemporaneo a riuscire a lavorare a Hollywood!
Lista completa delle candidature qui. Premiazione il 18 aprile.

19.3.08

"Ho paura, Dave."

E' morto Arthur C. Clarke, l'uomo che ispirò Kubrick e che con lui collaborò per la sceneggiatura di 2001: Odissea nello spazio. C'è altro da aggiungere?

18.3.08

E' morto Anthony Minghella

A soli 54 anni è scomparso il regista inglese Anthony Minghella. Ancora non sono stati resi noti i motivi del decesso. Scenari storici, storie molto complesse e attenzione al dettaglio erano i suoi marchi di fabbrica. Ha diretto celebri pellicole e ha sbancato gli Oscar nel 1997 con Il paziente inglese. Ma fra i suoi film, quello che ricordo con più affetto e ammirazione è forse uno dei più sottovalutati, Il talento di Mr. Ripley. Stava lavorando a due nuovi progetti: la post-produzione di The No. 1 Ladies Detective Agency e New York, I love you, progetto corale condiviso con più autori. Un altro, The Ninth Life of Luis Drax, era stato annunciato per il 2009.

14.3.08

Improvvisamente un tour pre-elettorale

Direttamente dal sito ufficiale: Improvvisamente l'inverno scorso di Gustav Hofer e Luca Ragazzi, di produzione indipendente, selezionato nella sezione PANORAMA dello scorso Festival di Berlino (menzione speciale della giuria "Manfred Salzgeber" dedicato a lungometraggi o documentari particolarmente innovativi) è il film che coraggiosamente svela il dietro le quinte del vuoto legislativo italiano sulle unioni di fatto e si incunea nei pensieri degli italiani a tal proposito. Per il film sta per cominciare un vero e proprio tour promozionale e pre-elettorale in tutta Italia, dal Nord al Sud dello stivale, toccando circa 20 città (le date le trovate qui). Consiglio di visitare il sito ufficiale perché non solo è un'ottima finestra sul film ma è anche ben curato sull'aspetto informativo in merito alla questione legislativa sulle coppie di fatto.

12.3.08

Grande, grosso e... Verdone

(2008) ITA

A grande richiesta dei suoi fan, Carlo Verdone riporta al cinema i suoi personaggi più famosi, variandoli leggermente ed adattandoli al presente. Ovviamente, il paragone con Bianco, rosso e Verdone non va neanche teorizzato perché questo è un film che non vuole essere un sequel ma cerca una sua strada e in ciò cerca di essere il più chiaro possibile: dunque le tre mini-storie narrate non si intrecciano come nel primo film ma le vediamo una alla volta; l'ultimo episodio, quello della coppia burina Verdone - Clauda Gerini, è il più lungo e si prende tutto il secondo tempo, forse perché più degli altri è quello che vuole offrire uno spaccato dell'Italia moderna. Nel primo episodio Verdone osa un tantino in più e scherza con la morte (tema taboo in Italia), dipingendo un personaggio succube della morale cristiana e perciò arreso a subire tutto quello che il destino è pronto a dargli. Il secondo episodio è decisamente il più cinico e crudo nel voler mettere in scena la schifosa maschera borghese italiana, quella di un uomo dall'apparente morale irreprensibile che di giorno si dedica a vessare il complessatissimo figlio e di notte va a prostitute; l'episodio si distingue per una certa cattivera inusuale, particolarmente grottesca nel narrare di un figlio che desidera la morte del padre.
Al termine della visione ci si rende conto che Verdone si è concentrato totalmente sull'elaborazione ed interpretazione delle sue maschere, trascurando colpevolmente la regia che non spicca più di tanto e si mantiene piuttosto mediocre. Ma si ride di gusto, Verdone è eccezionale, la Gerini è strepitosa e Vittorio Emanuele Propizio (già visto in Mio fratello è figlio unico) che interpreta Steven è una piacevole sorpresa, l'unico comprimario che si sforzi di recitare dignitosamente. Ed è il più giovane!

10.3.08

Io sono leggenda: finale alternativo

Ai tempi dell'uscita in sala di Io sono leggenda, ricordo di aver letto in giro una grossa mole di commenti che sottolineavano soprattutto come lo spirito del libro di Matheson, da cui il film era tratto, fosse stato irremediabilmente tradito specialmente nel finale. Adesso è saltato fuori quello che doveva essere il finale originale che poi è stato scartato, sicuramente molto più vicino alle intenzioni dello scrittore. Ma anche questo non sembra aver messo d'accordo il pubblico: alcuni lo considerano addirittura peggiore di quello andato nei cinema, altri non lo reputano eccezionale ma sempre meglio dell'originale.
Se volete schierarvi nella disputa, potete visione il finale alternativo qui. Io mi astengo perché non ho gli elementi necessari per riflettere.

Sembra ieri

Superata quota 40.000

StatCounter - Free Web Tracker and Counter

Grazie a voi tutti!

7.3.08

Tutto torna?

L'autore del Twin Peaks Archive sostiene che le due donne a destra di questa famosa ed onirica scena di Mulholland Dr. sono...

...Laura Palmer e Ronette Pulaski!

6.3.08

Fuori Target - II Edizione

Apre la seconda edizione di Fuori Target - le nuove generazioni si raccontano in video. Il festival dedicato alle opere video di giovani dai 14 ai 20 anni si terrà a Milano, dal 28 al 30 marzo, presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia e il TIMtribù Village: un museo e uno skate park in zona Bovisa saranno i due luoghi dove, per 3 giorni, i ragazzi potranno assistere a proiezioni, workshop, incontri e momenti di festa.

5.3.08

Il primo festival del cinema on-line

"So quante frustrazioni ci sono nel fare un bel film che però non viene visto da nessuno. Il nostro Babelgum Online Film Festival offre un'occasione in più: più sono le piattaforme sulle quali si potrà mostrare il proprio lavoro, tanto migliori saranno le chance di essere riconosciuti per il proprio talento. Io sono il giudice e la giuria del Festival. I film presentati sono arrivati da 86 paesi, il 35 per cento di essi dagli Stati Uniti. In tutto, i film presentati sono stati 1012 e, di questi, 200 sono stati girati da studenti di cinema. È fantastico." Con queste parole, il regista Spike Lee ha presentato il primo festival del cinema a svolgersi on-line, a partire da oggi sul link che trovate poco sopra. Qui, invece, potete leggere l'intera presentazione del regista, appassionata ed appassionante.

4.3.08

Arrivano i Corti X Edizione

Ricevo e volentieri pubblico.

Offi.Cine.Foto.Grafiche presenta

Arrivano i Corti

Festival del cortometraggio, X edizione
Montelanico (Roma), 7/8/9 Agosto 2008
Cerimonia Finale 10 Agosto 2008


Partecipa alla competizione su
http://www.arrivanoicorti.it

3.3.08

Finalmente l'Anticristo!

Lars von Trier depresso? A quanto pare una bufala! Ai tempi dell'uscita de Il grande capo, l'autore danese aveva annunciato il prossimo progetto: il suo primo horror al cinema (perché l'horror von Trier lo ha già bazzicato nel televisivo e bellissimo The Kingdom) dal titolo L'Anticristo. Ma poco tempo dopo si diffuse la notizia che Lars von Trier era vittima della depressione e che non riusciva più a trovare la forza di lavorare. Ma il suo socio Peter Aalbeck Jensen si è così espresso: "È depresso da quando aveva sette anni. È sempre depresso tra un film e l'altro. La lavorazione de L'Anticristo non è compromessa e sarà un'opera altrettanto provocatoria come ogni altro film di von Trier e probabilmente farà scatenare molte polemiche."
Il film, girato in inglese, inizierà ad essere prodotto questa estate.

1.3.08

Il petroliere - There will be blood

There will be blood di Paul Thomas Anderson

(2007) USA

Anderson è il giovane e grandissimo fuori classe del cinema americano. Si è imposto al grande pubblico con opere coraggiose, complesse ma mai da sottovalutare e che ritorna in scena dopo cinque anni con una grossa sfida: inglobare la cultura del cinema classico americano nel suo stile e far emergere quest'ultimo in un'opera che solo all'apparenza sembra distante da ciò che Anderson ha sempre indagato con il suo cinema. There will be blood è un film monumentale fin dal principio (un incipit di un quarto d'ora senza nemmero un dialogo!), fin dalla prima scena panoramica (perché il regista ci tiene a dirci chiaramente dove e quando avvengono i fatti narrati); un film dove ogni scena è scena madre, dove in ogni momento si avverte latente l'impressione di star osservando qualcosa di epocale. Un'opera che si basa su un unico personaggio, interpretazione capolavoro di Daniel Day-Lewis, e la sua nemesi (Paul Dano e mi chiedo perché si sia parlato così poco della sua stupefacente performance). Ma uno non è l'opposto dell'altro: sono entrambi due individui spregevoli; il petroliere ha una sete di conquista avida e prepotente, che non si fa scrupoli a sfruttare perfino il figlio per raggiungere i suoi scopi e che non conosce perdono neanche per chi invidia la sua ricchezza. Il suo nemico, un fanatico predicatore religioso, è altrettanto spregevole perché fa della sua ipocrita fede un'arma devastante. Il film segue la lunga parabola di vita del primo concentrandosi su di lui e solo su di lui: Anderson arriva ad ignorare controcampi e piani d'ascolto pur di non staccarsi mai dal viso di Day-Lewis che parla anche quando sta zitto, compie ellissi strettamente funzionali alla storia consegnando allo spettatore la netta impressione di aver capito perfino cosa sia successo in quel buco narrativo, costruisce scene con una precisione inusitata, non offende mai l'intelligenza dello spettatore ma anzi sollecita continuamente il suo intuito (a tal proposito, fra le tante, è emblematica la scena fra i due fratelli in spiaggia) e fa un uso delle splendide musiche ingegnoso, da film horror, alla Shining per intenderci. E non si fa mancare la sua proverbiale ironia, il suo gusto per il grottesco nel quale smuove le critiche più feroci all'attualità, muovendosi a braccetto con una trama che è un terremoto di eventi che non possono lasciare indifferente chi li vede. Le due ore e mezza scorrono via che è una bellezza, in un crescendo che porta alla resa dei conti finale fra i due protagonisti, momento nel quale lo spettatore può rendersi conto che per arrivare fin lì ha perso sì qualcosa di sè ma ha ricevuto qualcos'altro in cambio.
Il petroliere è un capolavoro, perfetto, bellissimo, emozionante. E ben si comprende perché sia stato snobbato agli Oscar (senza nulla togliere a Non è un paese per vecchi): è un'opera che rappresenta celebrazione e superamento insieme di un certo modo di fare cinema, decisamente più critico nei confronti di un sistema che per i Coen è frutto del progresso morale mentre per Anderson è figlio di uomini sbagliati a cui è stato affidato fin troppo potere in un'ottica di spietato capitalismo. Per dirla in due parole, in realtà ci sarebbe da discuterne molto più approfonditamente.

I Film del Mese: Marzo 2008

  • Sonetàula di Salvatore Mereu (7);
  • Grande grosso e Verdone di Carlo Verdone (7);
  • Lezioni di felicità di Eric-Emmanuel Schmitt (7);
  • Chiamata senza risposta di Eric Vallette (7);
  • Vogliamo anche le rose di Alina Marazzi (7);
  • Biùtiful cauntri di E. Calabria, A. D'Ambrosio, P. Ruggiero (7);
  • Family Game di Alfredo Arciero (7);
  • Cenerentola e gli 007 nani di Paul J. Bolger (7);
  • Onora il padre e la madre di Sidney Lumet (14);
  • Il treno per il Darjeeling di Wes Anderson (14);
  • I padroni della notte di James Gray (14);
  • Tutta la vita davanti di Paolo Virzì (14);
  • Tutti i numeri del sesso di Daniel Waters (14);
  • 10.000 a.C. di Roland Emmerich (14);
  • Water Horse: la leggenda degli abissi di Jay Russel (14);
  • Mimzy: il segreto dell'universo di Robert Shaye (14);
  • Nelle tue mani di Peter Del Monte (14);
  • Questa notte è ancora nostra di L. Miniero, P. Genovese (19);
  • Colpo d'occhio di Sergio Rubini (21);
  • Il cacciatore di aquiloni di Marc Forster (21);
  • Spiderwick - Le cronache di Mark Waters (21);
  • La banda di Eran Kolirin (21);
  • La volpe e la bambina di Luc Jacquet (21);
  • Per uno solo dei miei due occhi di Avi Mograbi (21);
  • 27 volte in bianco di Anne Fletcher (21);
  • Un bacio romantico di Wong Kar-Wai (28);
  • Nessuna qualità agli eroi di Paolo Franchi (28);
  • MR 73 di Oliver Marchal (28);
  • Interview di Steve Buscemi (28);
  • Walk Hard - The Dewey Cox Story di Jake Kasdan (28);
  • L'amore secondo Dan di Peter Hedges (28);
  • Ci sta un francese, un inglese e un napoletano di Eduardo Tartaglia (28).

Sono dati sensibili di variazioni. Fate la vostra scelta.