26.3.06

Velluto blu

Blue Velvet di David Lynch

(1986) USA

A guardare un film di David Lynch ci si aspetta sempre troppo. Lo dico con attenzione perchè è evidente l'ammirazione che ho per il visionario autore americano, basta guardare il titolo di questo blog. Questo non significa che Velluto Blu mi ha deluso, ma anzi ha rafforzato il mio amore per Lynch e per la sua opera che si fonda sullo spiazzamento totale non solo dei sensi ma anche del comune senso del pudore e dell'immaginario comune che si ha dell'America, un concetto un pò ostico per noi italiani. Tutto ciò non ci impedisce di affrontare con coinvolgimento la bizzarra parabola di Jeffrey (Kyle MacLachlan, attore caro a Lynch) che nella volontà di dare una scossa alla sua vita, cerca di scoprire chi si cela dietro alla mutilazione di un orecchio da lui stesso rinvenuto, per finire risucchiato in un mondo torbido fatto di violenza, allucinanti perversioni sessuali e disperazione umana. Questa volta più che di scene oniriche o ambientazioni allucinate derivate dagli incubi di David Lynch, si tratta di personaggi, individui orribili che senza ritegno infliggono violenza di ogni tipo a vittime che a loro volta sono disumane; non si può negare, infatti, il profondo disagio che provoca la visione di una Isabella Rossellini che seppur sessualmente umiliata, non nasconde il suo perverso piacere di essere picchiata dal suo aguzzino, un allucinato Dennis Hopper. E se questo orribile mondo può sembrare l'inferno, il vero brivido di disgusto si ha quando il protagonista, desideroso di aiutare la povera vittima eppur tentato dalla sua carne, non si tira indietro a immedesimarsi violento pur di ottenere il suo corpo e un pò della sua fiducia. E' il mostro che si cela sotto l'apparente normalità e compostezza dell'America moderna, tematica cara Lynch, sempre presente nelle sue opere e che verrà sublimata successivamente nel serial Twin Peaks. "Tu sei come me" dice Hopper a MacLachlan e dello sguardo impaurito di quest'ultimo non si sa se aver compassione o temere il suo lato oscuro, quello che tutti nascondo nello strano mondo di Lynch. Ed è proprio con queste parole che il film si chiude. "E' uno strano mondo questo." E fa paura e non è poi così lontano.

11 commenti:

Massimo Manuel ha detto...

Si, l'appellativo di "Re" gli sta a pennello!

Anonimo ha detto...

l'ho rivisto anche io l'altra sera..
grandioso.

Anonimo ha detto...

Finalmente un blog vicino al cinema italiano, mi scuso per il ritardo con cui ti ho scoperto, a breve ti aggiungerò ai link. Un saluto

Massimo Manuel ha detto...

@Filo: Grandioso sì! Una curiosità: hai avuto anche tu l'impressione che abbiano tagliuzzato qualcosa o era l'ora legale che mi ha rincoglionito??

@Dcql: Fa piacere che ti sia piaciuto! Torna quando vuoi...

Anonimo ha detto...

allora..in effetti qualcosa mi sembrava non quadrasse del tutto..ma effettivamente l'avevo visto l'ultima volta tipo 5 anni fa..quindo forse mi ricordavo male io..e poi l'ora della messa in onda cmq non giustificherebbe dei tagli..boh non lo so..cmq è vero, anche io ho avuto il sentore di qualche modifica..

Massimo Manuel ha detto...

Almeno non mi sento più solo...o siamo entrambi rincoglioniti o abbiamo l'occhio lungo! Controllerò appena posso!

Anonimo ha detto...

Sì, RE LYNCH è un appellativo perfetto! :)
Grande film anche questo VELLUTO BLU, anche se ho preferito altri episodi Lynchiani, MULHOLLAND DRIVE su tutti... in attesa di vedere il suo nuovo capolavoro!

Blog interessantissimo, concordo!

Massimo Manuel ha detto...

Mulholland Drive è un capolavoro assoluto per me! Difatti, il titolo di questo blog è un evidente omaggio...

Massimo Manuel ha detto...

Ho controllato...mi pare di aver capito che la versione andata in onda su Italia 1 era corretta e priva di tagli...beh, sarà stata l'ora a farci confondere...Lunga vita a Lynch!

Anonimo ha detto...

Allora,da ciò che ho letto in giro il film originale durava la bellezza di 4 ore.
Lynch ha ottenuto la massima libertà creativa accettando una cospicua riduzione del budget previsto e anche del minutaggio finale.

E' da qualche settimana che ho scoperto questo blog e lo trovo superbo,perciò complimenti all'autore.
Per quanto riguarda VELLUTO BLU invece l'ho rivisto giusto un'ora fa.
E' un film senz altro bello nel quale David cerca di far coincidere il suo volersi affermare come regista presso il grande publico e,allo stesso tempo, inserire molti elementi distintivi del suo immaginario (situazioni grottesche,mondi oscuri e cura minuziosa di certe immagini che sembrano veri quadri).
Non è un capolavoro ma un film comunque interessante che,con il senno di poi,è da considerare come un passo in avanti veramente importante nella carriera di Lynch la quale,come sappiam bene,ha generato opere sublimi.

Massimo Manuel ha detto...

Grazie mille della visita e dei complimenti.
Per quanto riguarda la storia produttiva del film, io so cose ben diverse (la storia delle 4 ore riguarda Fuoco cammina con me!): quando Lynch firmò il contratto per Dune, accettò di dirigere quel film a patto che De Laurentiis gli avrebbe prodotto anche Velluto Blu lasciandogli totale libertà nella regia. Queste, almeno, sono le parole che ho sentito dalla viva voce di Lynch!
Di nuovo grazie e torna pure a leggere queste pagine.