13.7.06

Una Storia Vera

The Straight Story di David Lynch
(USA) 1999


Toglietevi dalla mente che Una storia vera sia una specie di 'esperimento di linearità' nel cinema onirico e disturbante di David Lynch. La storia di un uomo di 73 anni che si mette in viaggio a bordo di un tagliaerba (!) per combattere i demoni della vecchiaia e del passato e per ricongiungersi con il fratello malato con cui non si scambia una parola da 10 anni vi sembra una storia normale? E dunque il rischio di renderlo un film noioso e asettico era dietro l'angolo; il nome del regista invece garantisce qualità e classe. Siamo lontani da Velluto Blu, da Strade Perdute e da Twin Peaks, ma siamo vicinissimi a Lynch: la maestria nella composizione delle inquadrature (i paesaggi rurali di un'America che sembrano dipinti e l'esperienza di Lynch come pittore è stata sicuramente d'aiuto), l'ironia di alcune scene che di punto in bianco ti fanno scoppiare dal ridere, la bizzarria di alcuni personaggi e di certi aspetti della storia, la pochezza di dialoghi che vengono diluiti con il contagocce ma sempra al punto giusto e sempre senza sprecare una sola parola; tutto questo è David Lynch che spesso si lascia andare a geniali sperimentazioni ma che rimane sempre un magistrale regista che sa usare la macchina da presa, che sa cosa vuole ottenere da un'inquadratura o dal volto di un attore (qui il protagonista è un bravissimo quanto anziano Richard Farnsworth che domina l'intera scena con la sua malinconia e con frasi del tipo "il peggior aspetto della vecchiaia è il ricordo della giovinezza"). Nella parte della figlia, una bravissima Sissy Spacek che sa il fatto suo e condisce il suo personaggio di sfumature amabili. Il musicista Angelo Badalamenti qui supera se stesso con una colonna sonora importante quanto ogni scena che si incastra perfettamente in un film difficile e ricco di paesaggi e sentimenti come questo; non stenterei a credere che si siano ispirati a questo lavoro per lo studio e la realizzazione delle musiche in Brokeback Mountain.
The Straight Story è un film lynchiano in ogni suo aspetto e che contiene in sè tutti i germi della cinematografia: fa piangere, fa ridere, fa riflettere. Non chiedo altro da un film se non una regia che rasenti il capolavoro. E c'è bisogno di specificare se quest'ultima essenziale caratteristica sia mancata?

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Una delle mie tante ... troppe "manchevolezze" cinematografiche ... Chissà se lo recupererò in dvd? Ciao, Ale.

Massimo Manuel ha detto...

Tutti i film di Lynch vanno recuperati, sempre e comunque... :)
"Una storia vera" è uno dei pochi film di Lynch facilissimo da reperire...

Anonimo ha detto...

Hai recensito questo film stupendamente! E pensare che non volevo vederlo,perchè dalla trama mi sembrava un film pesante e noioso. Ed invece non lo è affatto,probabilmente Lynch non ha mai fatto un film noioso... "Una storia vera" è un film che esprime tanta tenerezza,è basato sulla speranza di un povero vecchio di raggiungere il fratello prima che egli possa morire. Le musiche poi... sono qualcosa di indescrivibile. Ma è normale dato che a comporle è il GRANDE Badalamenti! Insomma penso che a questo film non manchi proprio niente... Lynch come sempre ha fatto un ottimo lavoro!!!

Anonimo ha detto...

Quanto mi è piaciuto questo Lynch! "Una storia vera" è un film da ricordare in toto a partire dalla locandina!

Anonimo ha detto...

stupendo stupendo stupendo..
Farnsworth da inchino!!

Anonimo ha detto...

Complimenti, non potevi descrivere meglio la poesia che esprime il film e Lynch attraverso le rughe e la bianca barba incolta di Farnsworth. Assolutamente uno dei miei film preferiti. Con questo film Lynch si è rivalutato agli occhi di uno spettatore che come me non ha apprezzato i suoi lavori precedenti, pur considerandolo un genio o quantomeno un innovatore. Voto: 9+

Massimo Manuel ha detto...

Grazie.
Ma io Lynch lo amo in toto!

Anonimo ha detto...

Ciao Massimo, dovrei comprare "Una storia vera" e vedo che ci sono in giro due versioni : una da 105 minuti della ElleU, e un'altra che parrebbe la migliore della Universal da 112 minuti. Qual è la migliore?
grazie

Massimo Manuel ha detto...

Ciao Trancer.
Mi pare di capire che fra le due versioni di cui parli non ci sia nessuna differenza, semplicemente l'edizione della ElleU era fuori catalogo da un bel pezzo; infatti era praticamente impossibile reperire il film nei negozi, almeno fino ad ottobre. In quel mese, infatti, il film è tornato in catalogo con la Universal.
La differenza di minuti credo sia un semplice errore abbastanza comune: non mi risulta che esistano scene inedite del film o quant'altro possa 'allungare' la pellicola.
Spero di esserti stato utile. Ciao.

Anonimo ha detto...

Grazie, come sempre utilissimo