23.12.05

The Terminal

The Terminal di Steven Spielberg
(2004) USA

Negli ultimi tempi, Spielberg ha abbandonato la fantasia e ha ben piantato i piedi per terra. Stavolta li pianta nell'enorme terminal di un aeroporto per narrarci la tragicomica storia di Victor, un uomo bloccato all'interno di un aeroporto da cui, per cause burocratiche, non può uscire. Un po' assente è la mano di Spielberg nella regia ma è anche vero che la storia non avrebbe avuto ugual bellezza se non grazie alle atmosfere da lui create. Tom Hanks è in stato di grazia e risulta credibile anche come 'straniero', mentre Stanley Tucci è a sua volta formidabile. Forse solo la Zeta-Jones avrebbe potuto fare di meglio. Ma ciò che più salta all'occhio (o alla coscienza) del film sono le sensazioni trasmesse da tutto ciò che circonda Tom Hanks. Come in Minority Report, Spielberg lancia un messaggio ben chiaro dell'America moderna, dove lo straniero è visto come una minaccia, dove la gente vive in un terrore costante e perpetuo e dove la sicurezza è fondamentale,a costo di sacrificare molti dei diritti della gente. Tutto questo ci viene a mente nel guardare Tom Hanks intrappolato in una terra di nessuno e costretto a sopravvivere come meglio può. E' questo che Spielberg cerca di farci capire, l'attuale situazione post-11 settembre. E con una storia del genere fra le mani solo a lui poteva riuscire.

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