30.11.06

Lo strappo ricucito di Roma

Durante la prima Festa del Cinema di Roma era nata una piccola polemica sull'assenza di omaggi ad una grande star internazionale tutta nostrana, Sophia Loren. Ebbene, il sindaco di Roma Veltroni e l'attrice si sono incontrati e dopo un cordiale colloquio il primo cittadino romano nonchè promotore e fondatore della Festa le ha annunciato la volontà di consegnarle l'Acting Award della prossima edizione, affiancato da una retrospettiva a lei dedicata con film scelti dalla stessa Loren. L'attrice si è mostrata entusiasta ed ha approfittato per complimentarsi con Veltroni per l'ottima riuscita della manifestazione.
L'Acting Award 2006 fu assegnato a Sean Connery.

29.11.06

Uno sguardo altrove: Dr. House M.D.

Questo serial piace. A me e al vasto pubblico che lo premia in ogni dove. Per motivi semplici ed essenziali.
Tanto per cominciare, a dispetto di quei serial che vogliono essere specchio (talvolta distorto) della società, House M.D. (titolo originale) si iscrive in quella categoria di prodotti che vivono solo su se stessi e fondano il segreto del successo sui suoi stessi protagonisti. Solo che Dr. House va oltre perchè invece di lanciare due o più caratteri centrali nella storia, concentra tutti i suoi sforzi sull'unico protagonista indiscusso della serie: il dottore Gregory House, brillante luminare della medicina che cura quei pazienti particolari di cui non si riesce a scoprire la malattia di cui soffrono. E fin qui potrebbe essere un normalissimo telefilm da corsia ospedaliera, se non fosse per il fatto che House non è un dottore comune, ma l'esatto opposto di tutto ciò che vorremmo ritrovare nel nostro medico di fiducia: è distaccato, perfidamente cinico, brutalmente onesto con i suoi pazienti, terribilmente refrettario alle regole morali e legali che la sua professione gli impone e soprattutto odia i suoi pazienti, cerca di conoscerli il meno possibile, non vuole socializzarci nè costruire un minimo rapporto medico-paziente. Il suo unico scopo è guarirli, salvarli e toglierseli dai piedi il prima possibile. E' tutto qui il segreto di Dr. House M.D., ovvero aver tratteggiato uno dei personaggi più affascinanti e ammalianti degli ultimi anni della televisione! Perchè, infatti, nonostante le premesse per odiare Gregory House ci siano tutte, alla fine ci si innamora perdutamente di questo dottore acido, dalla postura zoppicante e dai metodi piuttosto spicci. Tutti quelli che potrebbero apparire come i suoi difetti (che poi non siano pregi è tutto da dimostrare!) in realtà sono le armi che gli permettono di salvare (quasi) sempre i suoi pazienti. Questi ultimi, poi, hanno un ruolo centrale poichè come è poco noto le persone malate mentono sempre! Provate a chiedere ad un amico medico quanti dei suoi pazienti sono sinceri di primo impatto e scoprirete che in realtà un uomo è capace di mentire al proprio medico pur di serbare i suoi segreti o i suoi vizi più intimi.
Gregory House è superbamente interpretato da Hugh Laurie (la bravura dell'attore è parte del successo del personaggio) e intorno a lui gravita la sua equipe di medici (Jesse Spencer, Omar Epps, Jennifer Morrison), il direttore dell'ospedale (Lisa Edelstein) e un amico collega oncologo (Robert Sean Leonard). Con tutti loro, House è in continua guerra poichè nessuno condivide i suoi metodi per nulla ortodossi e poco inclini al rispetto della vita umana (House è pronto a rischiare la vita di un paziente pur di salvarlo) o della privacy altrui (quando intuisce che qualcuno gli mente, il cinico dottore non si fa scrupoli a frugargli dentro casa pur di scoprire qualsiasi notizia utile alla diagnosi della malattia). Eppure, come già ho detto, Gregory House è amato dal pubblico perchè il suo cinismo equivale a sincerità, i suoi metodi sono sì brutali ma efficaci, la sua sarcastica durezza nasconde un uomo ferito e menomato (anche fisicamente) nella vita. E' vero dunque e non finto come il mondo reale che ci circonda, un paradosso affascinante se proposto da un serial tv!
Dr. House conta due stagioni concluse ed una terza in corso, un successo in ascesa e una trama sempre più avvincente. Questo dottore colpisce perchè è sì duro, è sì intrattabile ed antipatico, ma alla fine ha ragione ed ha come unico obiettivo sconfiggere le malattie. E chi non lo vorrebbe un dottore così?
Da stasera Italia 1 ripropone la prima stagione. Ve lo consiglio caldamente.

28.11.06

Frames: Punch-drunk love - Ubriaco d'amore

"Hai un viso così bello che ho voglia di fracassarlo. Vorrei solo spremerlo e fracassarlo con un martello. Sei così bella..."

27.11.06

Baz Luhrmann e l'amor patrio

Baz Luhrmann ha aspettato il via definito della 20th Century Fox per annunciare ufficialmente il suo prossimo progetto da regista: si tratta di Australia, epica storia d'amore e d'azione ambientata negli anni prima e durante la II Guerra Mondiale. Protagonisti: Nicole Kidman e Hugh Jackman. L'avvio delle riprese è previsto a marzo.

26.11.06

"Gomorra" diventerà un film

La Fandango di Domenico Procacci ha acquistato i diritti sul libro Gomorra di Roberto Saviano (foto), il libro che analizza la camorra campana e tutte le sue connessioni economiche, militari e finanziarie; libro per cui l'autore s'è beccato diverse minacce dalla camorra grazie alle quali adesso vive sotto scorta. Matteo Garrone ne sta ricavando una sceneggiatura che probabilmente sarà lui stesso a dirigere a partire dai primi mesi del 2007.

25.11.06

Nuti esce dal coma

Francesco Nuti è uscito dal coma. L'attore e regista toscano era in stato di coma dal 2 settembre, da quando fu ritrovato privo di sensi in casa. Ora, i medici che lo hanno in cura hanno annunciato la sua ripresa e hanno aggiunto che fra qualche giorno Nuti verrà trasferito in un centro specializzato per la riabilitazione neuro-motoria.

24.11.06

Febbre da INLAND EMPIRE

Il countdown è già in corso, seppur non ci sia ancora una data definitiva per la distribuzione di INLAND EMPIRE, ultimo film di David Lynch. Per chi come me si accontenta di 'immagini' e non vuol saper nulla di trama ed eventuali interpretazioni, segnalo che CinEmpire.com ha messo on-line una golosa galleria dedicata proprio ad IE. Enjoy!

23.11.06

Philippe Noiret (1930-2006)

Lo ricordo grandioso in Nuovo cinema Paradiso.

Il Signore de Lo Hobbit

La vicenda si è svolta secondo quest'ordine: all'inizio di questa settimana Peter Jackson invia una mail a tutti i suoi fan nella quale annuncia di aver abbandonato il progetto Lo hobbit, trasposizione cinematografica dell'omonimo romanzo di Tolkien nonchè vero e proprio prequel alla trilogia Il Signore degli Anelli. Secondo Jackson, la New Line ha troppa fretta di avviare la produzione, senza badare alla causa in corso con la MGM (le due case di produzione si contendono i diritti del libro) e per il regista "la fretta e i soldi sono un pessimo motivo per mettersi precipitosamente al lavoro". Detto questo, Jackson ha fatto i suoi "migliori auguri a chiunque avrà il privilegio di girare Lo hobbit". Inoltre, allo scontento degli ammiratori della saga tolkeniana si è aggiunto Ian McKellen, che si è dichiarato "dispiaciuto" per la defezione di Peter Jackson.
La New Line, noncurante dell'avvenimento e della causa legale con la MGM, continua per la sua strada e cerca un successore che si occupi non solo de Lo hobbit ma anche di un altro fantomatico film che narri gli avvenimenti appena precedenti la trilogia (dunque, ciò che accade fra Lo hobbit e Il Signore degli Anelli). Ed è proprio di oggi la notizia che la New Line avrebbe proposto a Sam Raimi di raccogliere il testimone. Raimi non ha ancora fatto nessun commento. Si tratta di aspettare...

21.11.06

Giù il cappello per Robert Altman

E' morto ieri sera Robert Altman, 81 anni, a Los Angeles. Da tempo malato, aveva ricevuto l'Oscar alla carriera proprio questo anno. Protagonista del cinema americano degli ultimi 30 anni, lascia come ricordo numerosi capolavori e la scia di una carriera di tutto rispetto. Si dice che proprio a causa del suo stato di salute cagionevole degli ultimi anni, aveva sempre specificato nei contratti di lavorazione che l'uomo autorizzato ad assumere il comando di un suo film lasciato in sospeso doveva essere Paul Thomas Anderson, indicandolo di fatto come suo erede. Ma è scomparso senza lasciare nulla di incompiuto.

20.11.06

Ce la farà ad arrivare nelle sale?

Problemi in vista per Shortbus. Il film di John Cameron Mitchell (già regista di Hedwig) pare sia già stato rifiutato da molte sale italiane. La motivazione è sempre quella: si tratterebbe di un film esageratamente spinto, al limite del porno. Lo si apprende da Valerio De Paolis della BIM (casa di distribuzione del film in Italia) il quale ha poi aggiunto che gli pare molto riduttivo inquadrare il film in questo modo. Shortbus esce (ma è il caso di dire "dovrebbe uscire") nelle nostre sale venerdì prossimo.
(da 35mm.it)

19.11.06

Frames: L'attimo fuggente

"Capitano, mio capitano!"

16.11.06

Transamerica

Transamerica di Duncan Tucker
(USA) 2005

Siamo alle solite: un piccolo film con un piccolo cast con un piccolo budget e una piccola idea si rivela essere, almeno ai miei occhi, una delle sorprese più piacevoli e mature dell’ultima stagione cinematografica. Transamerica è l’esempio perfetto di quel piccolo cinema americano che sa incantarti durante la visione e continuare ad affascinarti anche dopo, a titoli di coda conclusi. La storia è umana e semplice e ne è interprete assoluta ed impeccabile una magnifica quanto coraggiosa Felicity Huffman che sacrifica corpo e bellezza per impersonare una donna un tempo uomo. Suo figlio è il giovanissimo Kevin Zegers, complesso adolescente che ruba, si droga e si prostituisce ed anch’egli offre un’interpretazione genuina e toccante, un giovane attore, questo, tanto bello quanto bravo che consiglierei di tenere d’occhio perché promette benissimo. In tutto questo, c’è una regia che in perfetto equilibrio dosa ironia e dramma, commedia e poesia, dipingendo fra l’altro una serie di caratteri di contorno eccellenti, fra tutti la spassosa (ma sono risate amare!) famiglia della protagonista. Eccessivo ma perdonabile il tocco da tragedia greca che si sfiora verso la fine.
Duncan Tucker ha firmato un esordio da vero autore moderno, privo di fronzoli e compromessi, coraggioso sia nelle tematiche proposte e svolte che nella direzione degli interpreti. Senza pretese o smanie pruriginose, Transamerica è la vera perla sotterranea quantomeno di questi ultimi anni. Imperdibile.

13.11.06

Il mio miglior nemico

Il mio miglior nemico di Carlo Verdone
(ITA) 2006

La vera mente che sta dietro questa operazione è Aurelio De Laurentiis, che avendo sotto contratto sia Verdone che Muccino ha avuto la brillante idea di farli lavorare insieme. Ma i due non si sono limitati ad una semplice collaborazione regista-attore, avendo il giovane Silvio partecipato attivamente alla scrittura di soggetto e sceneggiatura e avendo Verdone improntato l’intero film come una svolta decisiva nella sua carriera artistica, rivedendo completamente sia il suo ruolo di protagonista (questa volta non più assoluto, come nei felicissimi Compagni di scuola e Ma che colpa abbiamo noi) sia quello da regista, improntato in maniera decisamente più autorale (anche se non eccelsa). Il risultato è un film godibilissimo che segna la piena maturazione per Carlo Verdone e la consacrazione di Silvio Muccino (che, va detto ed è buon per lui, sembra migliorare ad ogni film). La storia, piuttosto complessa, coinvolge sia nelle sue (abbondanti) parti drammatiche sia nelle (troppo poche) venature comiche. Ottimo il lavoro musicale (Paolo Buonvino), troppo sbrigativi certi passaggi nella storia. Ma tutto sommato l’esito non tradisce le attese e fa ben sperare nel futuro di Verdone.
(Sul MulhollandBlog c’è anche Incontri Ravvicinati: In viaggio con il comico: Carlo Verdone e Silvio Muccino per un maggior approfondimento)

11.11.06

Che Guevara secondo Soderbergh

Era noto da tempo che Steven Soderbergh sta realizzando un film sulla leggendaria immagine di Ernesto 'Che' Guevara. E sembra che le prime riprese del film siano state già iniziate durante le pause di Ocean's Thirteen. Ebbene, sono noti adesso i particolari dell'operazione: si tratta di ben due film e non uno solo. Il primo, The Argentine, narrerà l'arrivo del Che a Cuba nel 1956 e la successiva rivoluzione; il secondo, Guerilla, partirà dal 1964 quando Guevara si recò a New York per parlare all'assemblea delle Nazioni Unite. Come è noto, è Benicio Del Toro ha interpretare il ruolo del protagonista. L'uscita non avverrà prima del 2008 ma da più parti c'è molta curiosità su questo doppio progetto.

10.11.06

Il Codice Da Vinci

The Da Vinci Code di Ron Howard
(2006) USA


Questo film ha qualcosa che non va. E’ evidente perché lo slancio delle premesse non si realizza. Il libro offriva due sviluppi interessanti: quello avventuroso e quello storico religioso. Il primo non si realizza mai in quanto il film risulta troppo didascalico, troppo ‘telefonato’ e il secondo non viene adeguatamente gestito. Il risultato finale è una pellicola che stimola lo spettatore senza mai entusiasmarlo. Perfino gli attori protagonisti (Tom Hanks e Audrey Tautou) sembrano non fare molto oltre che subire il turbine degli avvenimenti, mentre i co-protagonisti giganteggiano: Ian McKellen, Paul Bettany, Jean Reno, Alfred Molina, tutti offrono magnifiche interpretazioni e i loro personaggi finiscono con l’essere molto più notevoli e affascinanti dei caratteri principali. E’ vero che la quantità di materiale da trattare era imponente e a tal proposito alcune trovate stilistiche sono decisamente funzionali (ottimi i flashback, per esempio), ma alla fine nulla risulta essere memorabile. E credo che la colpa maggiore sia da imputare a Ron Howard, che non si sforza più di tanto a parte un paio di scene, tipo l’avvincente scena finale a Parigi. Insomma, non riesco a togliermi dalla testa l’idea che in mano a qualcun altro, Il Codice Da Vinci avrebbe potuto essere molto di più. Occasione sprecata.

9.11.06

Frames: Quarto Potere

"Rosebud..."

8.11.06

Anche Scorsese diventa italiano!

Dopo Robert De Niro durante il recente Festival del Cinema di Roma, anche Martin Scorsese riceverà il passaporto italiano. Ad annunciarlo il Ministro Giovanna Melandri che ha dato la notizia allo stesso regista durante un incontro a New York. Scorsese (che a differenza di De Niro possiede ancora cittadinanza italiana) si è detto felice che tutti i canali per realizzare la cosa siano stati attivati, anche se sembra che non sia stato affatto facile ricostruire la sua genealogia. Il console generale italiano a New York ha annunciato che Scorsese ormai può sentirsi cittadino italiano a tutti gli effetti.

7.11.06

Frames: Non ti muovere

"Io non so dove vanno le persone quando muoiono. Ma so dove restano."

6.11.06

Campione di incassi e di malori!

Sembra di rivivere i tempi de L'esorcista, quando fuori le sale dei cinema dove veniva proiettato il capolavoro di Friedkin c'erano ambulanze per soccorrere gli spettatori deboli di cuore o di stomaco. Qualcosa del genere sta succedendo ai tempi nostri, precisamente in America. Il film in questione è (nientepopodimenoche) Saw III. A quanto sembra, alcuni spettatori si sono sentiti male o sono svenuti durante le proiezioni, ragion per cui le autorità hanno lanciato un'allarme rivolto agli individui "psicologicamente fragili, consigliandogli di non avvicinarsi a questo film!
A me il primo Saw fece sorridere. Per cui ho snobbato il secondo. Se qualcuno di voi vede il terzo, mi faccia sapere se è davvero così terrificante!

5.11.06

Chi mettiamo sul carro dei vincitori?

E' innegabile che l'inizio della stagione cinematografica di quest'anno sia stato piuttosto lungo e ricco. Moltissimi film autorali si sono susseguiti accompagnati da una buona dose di commedie brillanti e blockbuster calcolati. La sensazione è che le premesse ci siano tutte per continuare in modo proficuo, anche sotto l'aspetto della qualità. Il portale Cinema del silenzio, a commento di questa analisi, ha proposto un sondaggio ai suoi lettori per definire quale sia stato il motivo di una distribuzione così notevole e per tutti i gusti. I primi due posti sono occupati rispettivamente da un "ci siamo accorti che la tv fa schifo" e "il cinema non è mai stato in crisi", due risultati piuttosto bizzarri che personalmente non mi convincono. Perchè non credo che certa tv, per quanto trash, distolga dal cinema (anche perchè probabilmente stiamo parlando di due target differenti) e perchè è ingenuo minimizzare la crisi del cinema. Al terzo posto compare un "merito della Festa di Roma" e questa è una ragione già più sostanziosa. Perchè Venezia non sortisce lo stesso effetto, allora? Forse perchè Roma, definendosi 'festa popolare', ha avvicinato al cinema molta più gente di quanto sia riuscito a fare il Festival del Lido. Con questo non sostengo la differenza pretestuosa fra "festival" e "festa popolare" (che ho già criticato in un precedente post), ma ritengo che l'approccio organizzativo e produttivo di Roma è stato sicuramente più efficace. Al quarto posto spunta "merito dei distributori più attenti" e anche qui ci può stare: sono loro, in fondo, a tirar le fila di questo business e probabilmente una strategia più attenta (e coesa?) di distribuzione piuttosto che infervorare lo scontro con la concorrenza ha favorito un mercato più vario e genuino. Al quinto posto del sondaggio c'è "merito del cambio di Governo" ma questa è una risposta superficiale che non mi sento di commentare, semplicemente perchè il Governo non ha fatto granchè fino ad ora, con la scusante (sufficiente?) che è in carica solo da cinque mesi.
Ricapitolando: un lungo inizio stagione di grande cinema che fa ben sperare. A chi vogliamo darlo questo merito? Ad uno dei cinque motivi sopra citati o c'è qualcosa che ancora ci sfugge?

4.11.06

Spunta un inedito di Kubrick

Dagli archivi di Stanley Kubrick è spuntata una sceneggiatura non completa fino ad ora mai conosciuta. Si tratta di un film scritto con Jim Thompson (che già aveva collaborato con Kubrick per la sceneggiatura di Rapina a mano armata e Orizzonti di gloria), dal titolo Lunatic at large; una storia noir scritta dai due e ambientata nel 1956 a New York, durante il carnevale. Il grande regista aveva detto allo scrittore di averla smarrita, adesso è rispuntata ed è stata affidata allo sceneggiatore Stephen Clarke che ne ha tratto un lavoro completo dal quale il regista Chris Palmer (al suo debutto cinematografico!) ricaverà un film. Non verrà aggiornato, resterà quindi ambientato nel '56.
Era davvero necessario scomodare il nome di Kubrick per questa operazione?

3.11.06

Io ve lo riporto ma voi non ditelo in giro...

Sta accadendo qualcosa di strano in America; l'eco è arrivata fino a noi ed anche se le fonti non sono ufficiali, la notizia, in quanto bizzarra, merita di essere riportata. Sembra che vogliano produrre il prequel di quel gran bel film che fu Seven di David Fincher. Ma l'idea di fondo è questa: che si tratta del prequel di Seven deve rimanere un segreto perchè sarà il colpo di scena finale del film! Cioè: che è un prequel di Seven verrebbe svelato solo negli ultimi minuti della pellicola. Ora, il fatto curioso (oltre alla strategia della produzione, ovviamente) è che di questo film, che dovrebbe chiamarsi Virtue e che non vede alcun coinvolgimento di Fincher (il che fa sperare male) non si sa nulla: non c'è un cast, non c'è un regista, forse non c'è una sceneggiatura. Si sa solo l'unica cosa che non si dovrebbe sapere: che è un prequel! Perciò, se questo film si dovesse mai fare, vi pregherei di fingere stupore al termine della visione. Giusto per non deludere il duro lavoro di quei geniacci dei produttori!

Uno sguardo altrove: I Simpson vs. I Griffin

Era il 1989 quando I Simpson fecero la loro prima apparizione in tv. Da quel momento, il cartoon satirico più irriverente della storia stravolgerà un pò le regole del politicamente corretto e della comicità.
Fu Matt Groening (ma c'è anche un altro nome importante nella ideazione del programma: James L. Brooks!) ha inventarsi questa strampalata famiglia di 5 membri (Homer, Marge, Bart, Lisa e Maggie) più l'intera città di Springfield costellata di personaggi bizzarri e imprevedibili (a partire dal corrottissimo sindaco Quimby all'incompetente commissario Winchester della polizia locale). La concentrazione di elementi innovativi fu il vero segreto dell'incredibile successo che ottenne il serial. Uno su tutti, la sorpresa di un cartoon non destinato propriamente ai ragazzini ma ad un pubblico più adulto e smaliziato, senza farsi mancare pungenti battute satiriche al modello americano (ma ce n'è anche per il resto del mondo!), trasformando i protagonisti, soprattutto Homer, da biechi individui nichilisti e mediocri ad eroi moderni della società in quanto nel loro piccolo vanno contro proprio a quei falsi ed ipocriti moralismi che non portano da nessuna parte se non all'annullamento dell'individuo in quanto tale nella società. Da sottolineare anche la forte caratterizzazione di ciascun personaggio, ognuno mutato in vera e propria icona del nostro tempo grazie al modo schietto e sincero di affrontare le mille peripezie della vita. Quando il successo dei Simpson fu mondiale, il cartoon diventò una calamita per special guest stars che facevano la fila per prestare la propria voce ai loro corrispettivi simpsoniani: negli anni abbiamo visto così apparire accanto alla gialla famiglia attori, cantanti, personalità dello spettacolo e quant'altro, tutti pronti a doppiare se stessi in versione springfieldiana! Così che l'approvazione e la consacrazione de I Simpson fu totale. Il cartoon va ancora oggi in onda in tutto il mondo riscuotendo un successo incredibile e difficile da battere ed è imminente (2007) l'arrivo della versione cinematografica che promette faville poichè a lungo meditata.
Quando nel 1999 fu il turno de I Griffin, fu a tutti chiaro che la famiglia creata da Seth MacFarlane aveva un grosso debito nei confronti de I Simpson. Ma se in un primo momento la sensazione fu quella di una brutta copia, ben presto I Griffin si imposero come valida alternativa nel panorama dei cartoon irriverenti e cattivi (nel mezzo fra questi due c'è anche South Park ma questa è un'altra storia) che grazie a Groening spopolarono. Questo perchè piuttosto che limitarsi ad imitare la satira scomposta dei compari gialli, I Griffin acquistano uno stile tutto loro fatto di comicità demenziale e talvolta così irragionevole da spiazzare; e se ne I Simpson c'è sempre una trama dal contesto sociale, ne I Griffin tutto diventa pretesto per imbastire esilaranti siparietti di comicità basati spesso su flashback che coinvolgono personalità del passato e del presente senza alcuna remora o correttezza nei confronti di nessuno (Dio compreso, che in un celebre episodio veniva mostrato nell'atto di creare l'universo... accedendosi un peto!). E in quanto a cattiveria, amoralità e, perchè no, pure una certa violenza, I Griffin si dimostrano molto più creativi de I Simpson perchè non si pongono alcun freno di logica e ragionevolezza ma ridono di tutto e tutti senza distinzione fra uomini e donne, premi nobel e presentatori tv, vivi e morti (e proprio per questo in Italia sono pesantemente censurati!), con un ritmo ancora più serrato. E anche qui la caratterizzazione dei personaggi è fondamentale: basti pensare all'esilarante Stewie, sicuramente il più riuscito di tutti: un infante dalla personalità quasi schizofrenica! Ma anche Brian non scherza: un cane parlante saggio ma con il debole dell'alcool!
E' inutile, a mio avviso, parlare di una rivalità o di plagio fra questi due cartoon; sono piuttosto speculari l'uno all'altro e in un certo senso si completano a vicenda. Groening ha promesso che Homer & Co. chiuderanno i battenti alla stagione n. 20 (in America è attualmente in onda la 18ma); i Griffin, dopo un periodo di crisi, dovrebbero mantenere la loro costante espansione. Che si preparino a raccogliere definitivamente gli orfani di Springfield?
Il mio omaggio al folle Stewie Griffin

1.11.06

I Film del Mese: Novembre 2006

Eventuali mancanze ed errori saranno corretti al più presto.

  • Viaggio segreto di Roberto Andò (3);
  • A casa nostra di Francesca Comencini (3);
  • L'ultima porta di Graham Theakston (3);
  • Il giorno + bello di Massimo Cappelli (3);
  • Uomini & Donne di Bart Freundlich (3);
  • Ricky Bobby di Adam McKay (3);
  • Il vento che accarezza l'erba di Ken Loach (10);
  • Flags of our Fathers di Clint Eastwood (10);
  • L'amico di famiglia di Paolo Sorrentino (10);
  • Grizzly man di Werner Herzog (10);
  • Mille miglia... lontano di Zhang Yimou (10);
  • The Grudge 2 di Takashi Shimizu (10);
  • Chestnut - Un eroe a quattro zampe di Robert Vince (10);
  • Tu, io e Dupree di Joe Russo, Anthony Russo (10);
  • Azur e Asmar di Michel Ocelot (10);
  • Requiem di Hans-Christian Schmid (17);
  • Marie Antoinette di Sofia Coppola (17);
  • I figli degli uomini di Alfonso Cuaron (17);
  • Quale amore di Maurizio Sciarra (17);
  • La mia Super Ex-Ragazza di Ivan Reitman (17);
  • Super Nacho di Jared Hess (17);
  • The Fountain di Darren Aronofsky (24);
  • The Santa Clause 3 di Michael Lembeck (24);
  • Una scomoda verità di Davis Guggenheim (24);
  • Anplagghed al cinema di Aldo, Giovanni e Giacomo (24).

A voi la scelta!