24.11.07

Y tu mamà también

Y tu mamà también di Alfonso Cuaròn
(2001) Mex

E' questo il film che ha donato il successo sia a Cuaròn che a Diego Luna e Gael Garcia Bernal, i due splendidi, va detto, protagonisti di questo piccolo film che è piccolo come lo potrebbe essere un gioiello di grande valore.
Y tu mama tambien è la storia di due diciassettenni, legati da profonda e adolescenziale amicizia, che intraprendono un viaggio in macchina per raggiungere un posto che non sanno neanche esistere, una spiagga dal mitico nome di 'la bocca del cielo'. Il viaggio è solo un pretesto per portare con l'avvenente Luisa (Maribel Verdù), donna più grande di loro che accetta l'offerta solo per tagliarsi fuori da una vita deprimente che le ha riservato un'ultima, dolorosa scoperta che decide di non rivelare a nessuno. Lo scopo dei ragazzi è semplicemente portarsela a letto. E quando uno dei due ci riesce il delicato equilibrio di questo triangolo si rompe inesorabilmente, mettendo a rischio soprattutto l'amicizia dei due compari.
Il tutto in un emozionate 'road trip' attraverso il Mexico, ambientazione fondamentale che con le sue contraddizioni fatte di estrema miseria e allegro disincanto proietta esattamente ciò che anima i protagonisti del film. Elemento non trascurabile visto che uno dei pregi della pellicola è il fatto che non si limita il più delle volte a 'mostrare' quanto piuttosto a 'suggerire' l'evolversi della storia, dei sentimenti dei protagonisti e del viaggio. Un viaggio fatto soprattutto di dialoghi senza pudore, sesso parlato e compiuto, un viaggio destinato ad un epilogo (anche sessuale) forse non inaspettato a livello di trama ma decisamente amaro, di quella malinconia che davvero non t'aspetti e in realtà hai avvertito per tutta la durata del film. E sta qua la vittoria di Cuaròn: ci emoziona delicatamente, senza abusare di noi e dei suoi meravigliosi personaggi.
Unico neo: la regia è quasi alla stregua del Dogma di von Trier e ci può stare visto il 'tumultuoso' viaggio a cui assistiamo; ma l'utilizzo della macchina da presa nella prima parte del film (mentre non siamo in viaggio, insomma) infastidisce non poco e un fa pensare a una mancata visione d'insieme del film. Ma ci può stare.

3 commenti:

Daro ha detto...

Viste algo de cine Argentino??

Daro
Argentina

www.sonatelosoidos.blogspot.com
www.asuntodecrustaceos.blogspot.com

Anonimo ha detto...

cinepresa sempre a mano...solo scelta stilistica o pigrizia della visione? soldo

Massimo Manuel ha detto...

Beh, spesso è molto più difficile girare una scena con macchina a mano, a causa della complessa costruzione della scena...
In questo caso, l'uso della macchina a mano è perfetto per tutta la parte del film che racconta il viaggio. Fino ad allora, infastidisce non poco. L'ho pure scritto.