14.5.08

Team America

Team America: World Police di Trey Parker
(2004) Usa\Ger

Il ritorno al cinema degli autori di South Park è un tantino deludente ma giusto un pò. C'era da aspettarsi qualcosa in più, questo è vero, ma in sostanza Team America è una grande opera di satira che mette in gioco l'America e si diverte a sovvertire gli stereotipi degli ultimi anni, uno su tutti l'impegno politico di molte star di Hollywood (Sean Penn, Michael Moore, Tim Robbins e via all'infinito... e alcuni di questi si sono davvero incazzati all'uscita del film!) abituate a tal punto a demonizzare il governo americano da diventare ciechi di fronte ad una minaccia terroristica di enorme portata.
Parker e Stone mettono in scena tutto ciò non più con un cartone animato bidimensionale ma con marionette; in ogni caso, rifuggono ancora una volta ambientazioni reali ed attori in carne ed ossa, probabilmente perché sanno che in pochi accetterebbero di interpretare un testo così diretto e senza fronzoli ma anche perché dietro la maschera del 'finto' possono prendersi la libertà di fare quel che vogliono: la lunga scena di sesso con tutte le posizioni e perversioni possibili ed immaginabili chi l'avrebbe accettata? Ed è solo un esempio perché fondamentalmente non è ciò che i personaggi fanno ma cosa dicono. E' nei dialoghi che i due autori trovano maggior espressività. Si ride di gusto ma stavolta l'intento è molto più oscuro: fantastica la ghiotta occasione di far carne da macello sia della Hollywood impegnata che dell'irrefrenabile esportazione violenta della democrazia americana, ma il punto qual è?
Nonostante questo, il film è puro divertimento. Astenersi chi non ha capacità d'intendere la satira... e l'Italia pullula di tali individui.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Beh, cosa si può volere di più di una "grande opera di satira"? L'intento mi sembra di prenderli per il sedere tutti, perché il ridicolo, le false verità e gli ideali fallati sono su tutti i fronti: da questo, per reazione, parte la critica. E non è poco!

Un saluto ;)

Massimo Manuel ha detto...

Beh, ma la satira dovrebbe colpire soprattutto il potere conservando un forte punto di vista personale dell'autore. Qui, invece, mi pare che non ci sia punto di vista ma solo volontà di ridicolizzare tutto e tutti (eppure il potere, in questo caso le alte sfere governative americane, non viene manco sfiorato). E mettere tutti sullo stesso piano non è satira, per questo mi chiedevo "il punto qual è?".

Anonimo ha detto...

Divertente e poco più ...