Nella foto, io con Roberto FaenzaSu un set cinematografico c’è un’aria magica, è innegabile. Si respira elettricità allo stato puro; vedi la frenesia trasformarsi in arte e come in un balletto di danza classica, decine di elementi che si muovono in perfetta armonia per lavorare ad incastro. Su un set cinematografico perfino gli imprevisti diventano utili e se un cane randagio si intrufola fra gli attori, tanto vale accudirlo

fino al prossimo ciak e lasciarlo entrare in scena in modo che quest’ultima sia ancora più realistica. Su un set cinematografico è decisamente emozionante quando l’assistente alla regia imbraccia il megafono ed urla:
“Motori!” E allora tutti corrono ai loro posti, si prega di fare silenzio a chi si accalca sulle transenne per vedere il divo di turno. Ecco che la magia cresce, l’elettricità aumenta. Il direttore della fotografia infila un occhio nella cinepresa, il regista si muove (nervosamente?) avanti ed indietro sul set per poi andarsi a piantare dietro la cinepresa e seguire il tutto dal piccolo monitor. Ed eccolo che arriva:
“Azione!” Una carrozza parte per il suo breve tragitto, figuranti che indossano suggestivi costumi passeggiano nella piazza, gli attori recitano la loro parte una, cinque, dieci volte, campo e controcampo, finché la luce va via e il regista non può che dirsi soddisfatto. La giornata, anche oggi, è finita.

Sono stato sul set de
I viceré, prossimo film di
Roberto Faenza, fra i più attesi dell’imminente stagione. Il film, tratto dal romanzo di Federico De Roberto, è ambientato per lo più a Catania ed è proprio in questa città che si svolgono il più delle riprese fra alcuni dei luoghi più suggestivi del centro storico, fra cui Piazza Duomo (dove ho seguito il lavoro del set per un giorno) o il Monastero dei Benedettini di Piazza Dante (ovvero la mia facoltà). Roberto Faenza si dichiara entusiasta di questo progetto, sottolinea che il romanzo
I viceré è altrettanto importante de
Il Gattopardo ed è soddisfatto sia del cast (fra cui
Alessandro Preziosi,
Cristiana Capotondi,
Lucia Bosé,
Lando Buzzanca) sia dell’idea di lanciare dapprima l’opera nelle sale cinematografiche e subito dopo in

una versione più lunga per la televisione, in pieno stile
fiction. Un po’ quello che accadrà per il film
Caravaggio di cui abbiamo già parlato
in occasione dell’incontro con
Vittorio Storaro. Per
I viceré la costumista è la due volte premio Oscar (
Barry Lyndon,
Momenti di gloria)
Milena Canonero, il direttore della fotografia è
Maurizio Calvesi.Infine, ho chiesto a Faenza come si trova a lavorare a Catania.
“Molto bene, il posto è bellissimo e la gente è solare, molto simpatica e generosa.”A sera le luci si spengono, il set torna ad essere una bellissima piazza pedonale. Che peccato, la magia per oggi è già finita.
6 commenti:
oh..che cosa stupenda!
la mia stima nei tuoi confronti sta conoscendo picchi mai visti!! ;)
Ma... non capisco se il tuo è un tono ironico!! =)
Chi è Faenza dei due? ;)
Quello venuto bene... io sono venuto una chiavica! =)
Bravo Macs! Ti stai facendo strada... dovresti solo essere un pò più sfacciato! :-P
Diciamo.......
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