(2007) Usa\Uk
La bussola d'oro si candida al ruolo di peggior riduzione cinematografica di un libro fantasy da un bel pò di tempo a questa parte. Certo, dopo Il Signore degli Anelli lo standard si è alzato e il genere è stato abusato (e segnato) ma rode parecchio vedere un bel romanzo non dico tagliuzzato di tante parti ma completamente svuotato del suo senso e delle tematiche che vuol trattare. Per fare un paragone moderno, immaginate che si prendano i protagonisti dalla serie Twilight per trasportarli sullo schermo come normali adolescenti senza le caratteristiche vampiresche (faccio questo esempio non a caso, visto che è stato fatto il nome di Weitz per il sequel dei vampiri). La bussola d'oro fa più o meno questo: ha preso il primo tomo della trilogia 'Queste oscure materie' ed ha completamente eliminato tutto il discorso "fede contro ragione, ateismo contro deismo" per narrare in maniera frettolosa e confusa la storia di una ragazzina che gira il mondo in 48 ore (o almeno questa è stata la percezione del tempo che mi ha consegnato il montaggio della pellicola). Via tutti i paralleli tra la chiesa e il suo desiderio di controllo e di censura, via il dramma di uomini di scienza privati della loro libertà e governati da una sottile teocrazia; solo azione ed avventura e personaggi tratteggiati con una superficialità tremenda, tra una Kidman che regge bene il gioco nel ruolo della perfida Mrs. Coulter e un Daniel Craig che appare per 5 minuti (il suo personaggio nel libro è il perno dell'intera storia, ma qui hanno completamente tagliato il finale nel quale era assoluto protagonista).
La trilogia 'Queste oscure materie' è un attacco ai dogmi delle istituzioni religiose e alla loro pericolosità. Il film è un intrattenimento per ragazzini riuscito pure male, adattato alla meno peggio e pessimamente rifinito. Peccato, è stata un'occasione sprecata.
1 commento:
Son d'accordo. L'han tagliuzzato (il film, del romanzo non so) in una maniera invereconda. Peccato perché, fra i tagli, qualcosa di bello lo si intuisce.
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