17.12.08

Masters of Horror (5) McKee, Hooper

Masters of Horror si compone di due stagioni durante le quali nomi accreditati del cinema internazionale hanno dato libero sfogo alla propria vena horror.

Sick Girl di Lucky McKee. L'episodio gioca in maniera esplicita con la doppia valenza delle storie horror fin dal titolo: l'etichetta di 'ragazza malata' è affibbiata alla protagonista a causa della sua insana passione per gli insetti che influenza perfino la sua vita sociale, ma lei è anche omosessuale e c'è chi la giudica 'malata' proprio per questo. Ecco allora che tutta la storia si muove su questi due binari, dove le venature horror si intrecciano continuamente con l'umiliazione e la redenzione delle protagoniste non facendosi mancare continue sfumature ironiche e anzi servendosi di queste per non appesantire l'intreccio. Il risultato è uno dei migliori episodi della serie, ottimamente recitato e costruito, che non propone solo domande ma nel finale esprime un giudizio ed una risposta ai temi di fondo.
Dance of the Dead di Tobe Hooper. Il navigato Hooper prende in giro lo spettatore per tutto il tempo facendogli credere che un 'anziano' regista come lui non può che implacabilmente condannare a morte la gioventù americana così sprezzante nei confronti dei valori di convivenza civile, salvo poi ribaltare completamente il punto di vista addossando alla vecchia generazione tutte le colpe di un presente devastato. Le atmosfere post III guerra mondiale e della battaglia batteriologica che l'ha caratterizzata sono affascinanti e ben costruite, fra l'altro con un occhio per nulla antico ma molto moderno. Co-protagonista speciale dell'episodio un Robert Englund gigione e disgustoso al punto giusto, ad esempio quando si fa praticare sesso orale da una non-morta!
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