14.9.06

Che ne sarà di noi

Che ne sarà di noi di Giovanni Veronesi

(ITA) 2004

Quando vidi questo film all'epoca dell'uscita in sala non mi fece un grande effetto. La recente seconda visione mi ha aiutato a schiarirmi le idee. Cominciamo con il dire che l'opera puzza di 'preparato a tavolino' lontano un miglio: un film costruito ad arte per piacere ai 'ggiovani' con tutti gli ingredienti del caso; c'è, quindi, Silvio Muccino (anche sceneggiatore) con la zeppola, una storia di neo-diplomati e della avventuruosa vacanza estiva, c'è la Grecia, c'è la canzone dell'idolo pop del momento, c'è perfino il salto in mare dall'altissima roccia a simboleggiare il passaggio del protagonista dall'altra parte della linea d'ombra. C'è tutto, insomma, ma bollare questo film come semplice operazione commerciale sarebbe ingiusto. Soprattutto perchè dietro la macchina da presa c'è Giovanni Veronesi che negli ultimi anni si è proposto come uno dei registi più validi della commedia italiana e qui fa bene il suo mestiere dosando alla perfezione commedia e dramma e incastrando entrambi gli elementi senza sbavature. E poi i protagonisti sono bravi (non sono fra quelli a cui piace parlar male di Muccino!) per essere giovani e la storia, anche se sa di vecchio e di già visto, a tratti emoziona perchè infondo va a toccare corde che conosciamo un pò tutti. Non sarà certo il capolavoro del cinema italiano né l'opera migliore di Veronesi, ma questo fu il film da cui iniziò la lenta ripresa del cinema italiano fino ad approdare ai notevoli successi di questo anno.

Il film si lascia guardare. E' piacevole intrattenimento, non lascia molto alla fine, ma mi so accontentare.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

"che se farà di noi"...come direbbe Silvio Muccino, non l'ho visto. Sono tra quelli che non amano questo attore. Credo si tratti di un'avversione irrazionale...non sopporto la sua faccia da scemo. In più quella parlata romana da quartiere Trieste (i Muccino sono delle mie parti...mia madre una volta stava investendo il fratello maggiore in bicicletta...santi numi...mi verrebbe da dire una cattiveria ma mi tengo). Di Muccino regista ho apprezzato moltissimo un solo film (di cui non riesco mai a ricordare il titolo) con Bentivoglio, Laura Morante, Monica Bellucci e anche il suo fratellino Silvio che, in quel caso, mi è piaciuto. Per il resto, di Silvio M. apprezzo l'impegno nel correggere il suo evidente difetto di pronuncia e anche una buona attitudine alla recitazione (ma si, infondo è bravo, ma poi chi sono io per dirlo). E' la sua faccia che non sopporto.

Anonimo ha detto...

A parte un finale imbarazzante con quel personaggio che francamente non serve a nulla, è un film che mi è piaciuto! Molto facile l'immedesimazione! :)) Comunque l'elemento fastidioso del film è la Placido non Muccino!

Massimo Manuel ha detto...

Effettivamente la Placido non spica... e quel personaggio è davvero piuttosto inutile...

Kinemazone ha detto...

A parte Muccino, che mi resta simpatico nonostante non mi piaccia come attore, è Veronesi quello che mi preoccupa. Un regista che ha sempre avuto a disposizione ottime carte (e buoni budget) ma non è mai andato al di la della mediocrità. Ha diretto keitel e Bowie in un imbarazzante western con la Marcuzzi e Pieraccioni, ci ha presentato un San Giuseppe milanese sprecando una Penelope Cruz già talentuosa e più recentemente ha costruito un collage di scenette alla LoveBugs utilizzando alcuni dei più pagati interpreti della nostra commedia.