16.11.06

Transamerica

Transamerica di Duncan Tucker
(USA) 2005

Siamo alle solite: un piccolo film con un piccolo cast con un piccolo budget e una piccola idea si rivela essere, almeno ai miei occhi, una delle sorprese più piacevoli e mature dell’ultima stagione cinematografica. Transamerica è l’esempio perfetto di quel piccolo cinema americano che sa incantarti durante la visione e continuare ad affascinarti anche dopo, a titoli di coda conclusi. La storia è umana e semplice e ne è interprete assoluta ed impeccabile una magnifica quanto coraggiosa Felicity Huffman che sacrifica corpo e bellezza per impersonare una donna un tempo uomo. Suo figlio è il giovanissimo Kevin Zegers, complesso adolescente che ruba, si droga e si prostituisce ed anch’egli offre un’interpretazione genuina e toccante, un giovane attore, questo, tanto bello quanto bravo che consiglierei di tenere d’occhio perché promette benissimo. In tutto questo, c’è una regia che in perfetto equilibrio dosa ironia e dramma, commedia e poesia, dipingendo fra l’altro una serie di caratteri di contorno eccellenti, fra tutti la spassosa (ma sono risate amare!) famiglia della protagonista. Eccessivo ma perdonabile il tocco da tragedia greca che si sfiora verso la fine.
Duncan Tucker ha firmato un esordio da vero autore moderno, privo di fronzoli e compromessi, coraggioso sia nelle tematiche proposte e svolte che nella direzione degli interpreti. Senza pretese o smanie pruriginose, Transamerica è la vera perla sotterranea quantomeno di questi ultimi anni. Imperdibile.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

L'ho visto poco tempo fà. Molto carino. :)

Anonimo ha detto...

Indipendentemente dal mio parare sul film in se, non così lusinghiero come il tuo in verità, nuova medaglia al disonore all'adattamento italiano (ormai le medaglie non si contano più) che fa doppiare la protagonista da un afono. Mah...

Anonimo ha detto...

Bello, bellissimo! E l'oscar doveva essere della Huffman cribbio!
Sorpresa della scorsa stagione, così come in questa lo è LITTLE MISS SUNSHINE

Anonimo ha detto...

Ci sono davvero mooolte cose carine in questo film (e, infatti, lo recensii positivamente http://www.delikatessen.splinder.com/post/8697524), però il soggetto non è esattamente il suo forte, non credi? Insomma, vero è che il viaggio conoscitivo-di-formazione funziona sempre, però...

Ciau!

BenSG

Massimo Manuel ha detto...

Il genere "on the road", secondo me, non è così facile come sembra... =)