19.7.07

Tarantino si spiega meglio...

Il regista è tornato sull'argomento: "Mi dispiace, sono stato frainteso. Non conosco il cinema italiano di oggi, non si vede a Los Angeles, gli ultimi successi in sala sono Il postino e La vita è bella. Qualche titolo esce, ma non ha la risonanza che un tempo avevano i film italiani: colpivano, scandalizzavano, facevano storia. A Cannes ero a una tavola rotonda e un giornalista italiano ha detto - Non è triste la situazione dell'industria italiana? - Sì, è triste, ho risposto. Non volevo mancare di rispetto a nessuno, non ho visto gli ultimi film di Olmi e Bellocchio, non conosco l'ultimo Monicelli o Romanzo criminale, non posso giudicare il vostro cinema". Ha poi aggiunto: "un'industria per crescere, con i film d'arte dei maestri, ha bisogno del cinema popolare dei generi e dall'Italia non arrivano nomi giovani con film d'azione. Dalla Corea o dalla Russia arrivano film rivoluzionari come Old boy o Nightwatch: perché non fate niente di così forte in Italia? E non c'è bisogno della sala, il successo di tanti autori asiatici viene solo dal mercato dei dvd, in cui i titoli italiani nuovi sono scarsissimi". (brani dell'intervista tratti da Repubblica.it)
Il dibattito è aperto.

7 commenti:

Gianmario ha detto...

Tarantino si spiega meglio ma non cambia di molto il significato. Ha ragione, perche' non siamo capaci di fare niente di originale come OldBoy, non abbiamo un cinema esteticamente (e non solo) bello come quello di Park Chan-wook, non possiamo vedere apprezzare la delicatezza di registi come Kim Ki-duk e nemmeno la cretivita' al limite dell'umano di Tsukamoto? E questo giusto per rimanere al cinema orientale, ma a me non dispiacerebbe vedere in Italia registi come Inarritu o Cuaron, con tutti i loro limiti.

E invece finiamo per raccontare le stesse identiche storie nello stesso identico modo.

Cio' non vuol dire che non ci siano film di qualita', ma sono pochi e senza un vero substrato creativo sottostante.

Anonimo ha detto...

Bè, il cinema italiano ha "colpito, scandalizzato e fatto storia". Diciamo che ormai ci siamo adagiati sugli allori di un valore acquisito ormai da tanto tempo. Non si osa più tanto (a parte qualche raro caso) e credo non dipenda solo da una questione economica. Fatto sta che molti film italiani di recente produzione, per quanto belli, sono "mosci". Ieri, per esempio, mi sono voluta rivedere Bellissima. Lo so che il paragone è tosto, però insomma, possibile che non ci sia nulla, attualmente, che possa eguagliare quella qualità? Io noto che gli attori (salvo 2 o tre) parlano tutti male, non si capisce nulla. Le sceneggiature forzate, lente, allungate col brodo star. E' vero che Tarantino conosce poco del nostro cinema. E mi pare non si sforzi molto per approfondire (al contrario di Scorsese), ma continuo a sostenere che, di base, abbia ragione. O almeno, io la penso come lui.

Massimo Manuel ha detto...

Io sono daccordo con lui quando parla di cinema di genere. Su questo versante, il cinema italiano langue.

Anonimo ha detto...

Io continuo a ripetere che Tarantino ha ragione su tutto e i nostri cari registi invece di sentirsi offesi per le sue dichiarazioni, dovrebbero cercare di migliorare e fare finalmente dei buoni film. A me il cinema italiano non piace; mi rendo conto che io sono la prima a criticarlo. In Italia, sempre secondo me, abbiamo la media di un film bello all'anno. Tutto il resto sono porcherie!
Prendete Gabriele Muccino per esempio? Appena l'America si è accorta del grande potenziale di questo regista se lo è subito portato via e lui GIUSTAMENTE è andarto ad Holliwood dove già con il primo film (Alla ricerca della felicità) ha avuto un successone e di conseguenza meriti e riconoscimenti! Se fosse rimasto in Italia doveva vivere sempre con la paura di cadere nell'oblio!

Massimo Manuel ha detto...

Insomma, sulla grandiosità di Muccino ci sarebbe ampiamente da discutere... Io che l'ho sempre difeso ai tempi de L'ultimo bacio, ho dovuto constatare con amarezza che il suo passaggio ad Hollywood non poteva che essere naturale, ma questo lo dico a mò di insulto... =)
Detto ciò, il motivo per cui io non parlo male del cinema italiano è che lo guardo poco e quel poco che guardo mi piace (saprò scegliere, non lo so). Ora, bisognerebbe vedere chi lo critica quanti film italiani all'anno vede...
A me ciò che importa delle ultime dichiarazioni di Tarantino è l'aver ammesso che il cinema italiano degli ultimi anni non lo può giudicare perchè non lo conosce... Allora, già la discussione su quali siano i problemi del cinema italiano si sposta su un altro versante dove non posso che essere daccordo...

M.M.M. ha detto...

Tarantino ha ragione e quelli che dicono che Tarantino è ignorante è perchè in cuor loro sanno che Quentin ha ragione e che il suo giudizio è sempre molto considerato. La Loren poi di cosa può parlare OGGI. Forse di silicone.

Massimo Manuel ha detto...

Beh, dare dell'ignorante a chi critica Tarantino mi sembra eccessivo. Personalmente, non lo considero un ignorante, tutt'altro. Non capisco quelli che ci muoiono dietro come fosse il salvatore della settima arte, ma questa è una mia personalissima opinione. Poi Tarantino può dir quel che vuole e chiunque può rispondergli come vuole. Siamo qui per questo.