28.10.07

Rome FilmFest 2007:appunti di viaggio semiseri


  • Francis Ford Coppola sdraiato a firmare autografi (sopra, in uno degli scatti che ho realizzato) durante l'affollatissima conferenza stampa del suo film è l'immagine più bella della Festa. Forse uno dei pochi che davvero ha cercato il contatto con il pubblico: non la smetteva più di firmare autografi, è stato trascinato via con la forza.
  • A Roma hanno ancora grossi problemi di organizzazione. Anche i possessori di pass (fra cui io) hanno avuto difficoltà a reperire biglietti. E se non erano difficoltà, erano eresie. Una su tutte, la Notte d'Argento: due giorni prima mi dicono che i biglietti in vendita sono terminati; il giorno dopo mi dicono che i biglietti riservati agli accreditati sono finiti ma di ritentare l'indomani; torno alla vendita e stavolta spuntano dei magici biglietti 'posto in piedi' a 3 euro; l'indomani ritento per gli accrediti: quando mi metto in fila ci sono, arrivato il mio turno sono finiti, allora riprovo alla vendita e... magia! i biglietti ci sono!!!
  • L'Auditorium è il luogo ideale dove fare questo Festival: è una piccola città che ti fa respirare il cinema durante la manifestazione.
  • Grazie all'accredito ho potuto assistere a moltissime conferenze stampa nonchè alle proiezioni riservate alla stampa. Questo per dire che consiglio caldamente a tutti di avere un pass ma di acquistare comunque i biglietti per gli eventi, visto che gli accreditati hanno l'obbligo di comprare biglietti solo 24 ore prima dell'evento. E' un consiglio per l'anno prossimo ovviamente.
  • Il premio a Juno mi sa di calcolato. Il film vincitore dell'anno scorso non è mai stato distribuito in Italia (ecco perchè non vi ricordate il film vincitore dell'anno scorso!). Cioè, un film vince un festival in un paese e in quel paese non viene distribuito. Un segnale terribile. Ecco perchè l'americano Juno che di sicuro uscirà (forte anche dei consensi del precedente Thank you for smoking) mi sa di calcolato.
  • Tom Cruise è alto quanto me. E io non sono poi così alto. Inoltre, Robert Redford si porta gli anni meglio di come se li porta Tom!
  • Anselma Dell'Oglio fa un pò paura. Per fortuna non aveva il marito con sè. Caprara, invece, è un uomo pacioso che si stende sulla sedia durante la proiezione. E che tamburella le mani al ritmo della musica! Mereghetti è il più distinto di tutti e anche il più venerato. Natalia Aspesi è deliziosa proprio come te l'aspetti.
  • Il livello delle domande durante le conferenze stampe era bassissimo. Uno si aspetta che sia il pubblico a tirare fuori stronzate, invece erano sempre i giornalisti. Tra i vari "si aspetta un'Oscar da questa interpretazione?" rivolti a diversi attori e attrici e la mitica ragazza che, dopo una domanda, voleva consegnare un regalo a Cruise ed è stata fulminata dagli sguardi (e non solo) degli organizzatori, rimarranno nella storia le autorevoli domande fatte a Coppola: "farebbe un remake di Apocalypse Now?" - "ha intenzione di fare Il Padrino 4?" - "visto che adesso produce vino, se ne è bevuto tanto sul set?" Ma andate a cagare! Però le reazioni di Coppola a queste domande erano ferocemente divertenti!
  • La Bellucci è molto più bella dal vivo! E soprattutto, in francese sembra recitare molto meglio!
  • Ho visto un film che aveva sottotitoli in inglese, sottotitoli in italiano, sottotitoli per non udenti. C'erano in pratica tre proiettori accesi su un solo schermo!
  • La Notte d'Argento è stata un fiasco anche dal punto di vista dei 'vip': non c'era nessuno se non una Pamela Prati sempre più travestito e Federico Zampaglione (il cantante dei Tiromancino, ora neo-regista) senza manco la Gerini. Altri non ne ho visti. E anche la conferenza stampa era semi-deserta.
  • Terrence Malick è riuscito a venire a Roma senza farsi fotografare da nessuno. Come è possibile? Come, dico io?!?
  • Mentre gironzolavo per l'Auditorium, mi hanno buttato di forza dentro ad una conferenza stampa per fare numero!
  • Ci sono alcune giornaliste che sono pettegole matricolate. Mi bastava ascoltarle 5 minuti per capire come funzionava il mondo del giornalismo all'interno dell'Auditorium, sapendo benissimo chi aveva fatto cosa a chi e perché.
  • La mostra onirica di Fellini era bellissima ma è stata ancora più bella la mostra al Palazzo delle Esposizioni su Stanley Kubrick. Ricca di cimeli originali appartenuti al regista e elementi di scena, è una bella occasione per un viaggio approfondito nella memoria del più grande di tutti i tempi.

Per ora mi fermo qui. Seguirà altro, soprattutto foto e video.

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