23.11.07

La conversazione

The conversation di Francis Ford Coppola
(1974) USA

La conversazione viene considerato un film minore nella cinematografia di Coppola da qualcuno, da altri è visto invece come un film altrettanto importante. Io mi ascrivo nella seconda categoria perché è un film che non ha nulla di invidiare a pezzi grossi come Il padrino o Apocalypse Now.
La conversazione inizia con un incipit fra i più belli nella storia del cinema, sia a livello visivo che a livello narrativo. E rientra in quel gruppo di film che nel corso degli anni '70 (vedi anche Ereserhead di Lynch) hanno cominciato ad approfondire il concetto di design sonoro, considerato non più componente marginale del film ma elemento fondamentale che addirittura in questo film si sostituisce ai dialoghi o a blande colonne sonore (fatta eccezione per il bellissimo tema musicale al pianoforte). E' un film, infatti, in cui l'udito è parte integrante della storia e il sound design riesce a rendere splendidamente le difficoltà di un intercettatore (un magnifico Gene Hackman) che altro non è che una spia privata al soldo di chiunque. Finchè un giorno la sua morale e i suoi sensi di colpa si scontreranno con il suo mestiere. Ovviamente, nel pieno del suo stile, Francis Ford Coppola ci infila tutta una serie di elementi che non si limitano a cornice ma diventano parte integrante della storia. E un modo di rendere ogni scena che è il suo stile allo stato puro: solo Coppola, per esempio, può far ripetere tre volte di fila lo stesso movimento di macchina senza infastidire lo spettatore; solo Coppola costruisce ogni scena (davvero tutte, non ne fa eccezione una) con una precisione inusitata e un'arguzia visiva che tiene sempre desta l'attenzione del pubblico, oltre che ad essere artisticamente invidiabile.
E' per me un film fondamentale del cinema americano. Un film d'autore che non ha bisogno di grandi mezzi per andare dritto al cuore. Perfetto.

2 commenti:

David ha detto...

ciao. leggo spesso il tuo blog ma finora non ho mai commentato. però ti volevo fare i complimenti per aver parlato di questo film che io trovo grandioso. un film di cui non si parla mai abbastanza.

Massimo Manuel ha detto...

Grazie.
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