12.5.08

Dopo Dito Montiel e Alpha Dog

Considerazioni a margine di questi due film vesti uno di seguito all'altro (senza pausa fra i due). Seppur essendo due film diametralmente opposti per vari motivi (uno autobiografico, l'altro pure è una storia vera ma narrato come fatto di cronaca; uno ambientato negli anni '80, l'altro ai giorni nostri) mi hanno suscitato più di una cosiderazione complessiva.
Il cinema americano sta cercando in tutti i modi di liberarsi del passato. Non si spiegano altrimenti i numerosi conflitti padre\figlio messi in scena negli ultimi anni (e non sono certo conflitti familiari ma ben più simbolici) o lo sconfortante quadro generazionale che ne viene fuori: i vecchi hanno fallito la loro missione morale e i giovani non riescono a gestire le proprie vite in modo da fare a meno di un esempio. E' il rigurgito degli intellettuali americani nei confronti di una cultura piuttosto becera ma predominante nel panorama politico e sociale degli USA. Sono allo sbando e fa piacere che almeno i registi se ne siano accorti. Non sono certo solo Guida per riconoscere i tuoi santi e Alpha Dog a indicare questa direzione ma grossa parte della cinematografia americana contemporanea (anche Into the wild, Il petroliere oppure Onora il padre e la madre e sicuramente anche Non è un paese per vecchi). Nonostate la volontà di fondo, però, i registi americani si sentono incastrati: hanno inquadrato il problema ma non riescono a superarlo. Non che l'arte debba fornire soluzioni, caso mai domande, ma è triste che la società (americana e non) non affronti questa seria analisi per cominciare finalmente ad affrontare il problema.
Un'altra cosa: il più cane degli attori americani sta sempre sopra la media recitativa del mondo. Sia il film di Montiel che Alpha Dog offrono un parco attori giovane, molti esordienti o poca esperienza, eppure sono sempre convincenti, efficaci; non monumentali ma ad avercene così!

3 commenti:

David ha detto...

Ciao, concordo con la tua lettura. Non avevo mai pensato i film americani contemporanei in questo ottica...ma effettivamente pensandoci bene l'idea che danno é proprio questa.

Sugli attori americani concordo pienamente con te, c'é una professionalitá diversa che in Italia manca.
L'Italia purtroppo si basa troppo sul guizzo creativo e poco sulla professione del cinema. Il genio é importante per una cinematografia ma il professionista é fondamentale per farla funzionare.

David

Massimo Manuel ha detto...

Guizzo creativo unito ad una seria professionalità. Non potevi sintetizzarlo meglio.

Anonimo ha detto...

Essì. Questo è un momento del cinema americano da studiare con molto interesse--