28.10.08

Collin Farrel e Gavin O' Connor in conferenza stampa

La battaglia della migliore conferenza stampa la vincono Colin Farrell e Gavin O' Connor per Pride and Glory: affabili, disponibili e per nulla annoiati, i due rispondono come fiumi in piena alle domande dei giornalisti. Al termine Farrell concede molti autografi mentre Gavin O' Connor continua a riprendere tutto con la sua telecamera e scambia quattro chiacchiere con chi gli fa ancora qualche domanda da sotto il palco (ad una ragazza che vuole mandargli soggetti gli dà un indirizzo e-mail).
Molta dell'attenzione è puntata su Colin Farrell (e del resto c'è Masenza a fare da moderatore che è un grande ammiratore dell'attore) e si lascia andare a molte dichiarazioni. "Pride and Glory esplora quelle zone d'ombra che spessio si formano ai margini del bene e del male, per questo interpreto un personaggio difficile da giudicare. Ho interpretato molti ruoli da poliziotto, da magistrato, insomma figure istituzionali che fanno rispettare la legge; in realtà cerco di non ripetermi mai perché mi annoierebbe. Il segreto di questo mestiere è mantenere una grande curiosità nei risvolti che ti offre: Jon Voight, mio suocero nel film, dopo 40 anni di carriera è ancora molto curioso così come Al Pacino che voi avete festeggiato proprio qui a Roma e con cui io ho avuto la fortuna di lavorare. L'onore è qualcosa con cui dobbiamo fare i conti: non è necessario avere un codice, per lo meno io non ne ho uno ben preciso, cerco solo di tenere a mente una semplice regola e cioè di trattare gli altri come vorrei essere trattato io stesso. E' tutta una questione di rispetto, insomma."
Gavin O' Connor tiene l'attenzione sul film: "è stato scritto nel 1999 ma dopo la tragedia delle torri gemelle non me la sono sentita di realizzarlo; ho perso molti amici in quella tragedia e in quel momento la polizia di New York era su tutti i giornali, non era il momento adatto insomma. Dopo qualche tempo abbiamo ricominciato a lavorarci e si è materializzato questo cast fantastico con cui facevamo lunghe riunioni durante le quali non per forza parlavamo dei temi del film ma davvero di tutto. Così si è formato un feeling molto importante tra di me e gli attori che ci ha permesso di lavorare con molta serenità e tenendo a mente gli obiettivi del film." E' vero che Norton è difficile da gestire? "Edward è un grande professionista e spesso nella ricerca delle perfezione può diventare eccessivo, qualche volta sul set lo avrei strozzato. Ma in realtà è una gran brava persona, soprattutto generoso: mi è capitato di chiamarlo la domenica sera (quando non si lavora) e chiedergli una mano per una scena dell'indomani che non mi convinceva e lui subito si precipitava da me. Questo non è da tutti." Sullo stile del film: "i piani sequenza, le soggettive, le macchine da presa a mano sono tutte scelte ben precise per dare allo spettatore l'impressione di essere nella storia e di non stare semplicemente seduto a guardare un film. Abbiamo cercato il realismo: mio padre stesso era un poliziotto di New York quindi sappiamo bene quello che abbiamo messo in scena." E gli amici poliziotti come l'hanno presa? "Hanno apprezzato molto il film."

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bella conferenza stampa, più interessante del film stesso direi. Comunque per me la vittoria delle conferenze stampa spetta al miticissimo Viggo Mortensen.
Ale55andra