24.4.09

WALL-E

WALL-E di Andrew Stanton
(2008) USA

La mia ignoranza in tema di cinema d'animazione è nota. Ma qui il punto è un altro: qual è la differenza fra questo film ed un normale film in pellicola con attori in carne ed ossa? Perché in WALL-E c'è una trama coerente e precisa da fare invidia a certe produzioni hollywoodiane, ci sono scelte di regia che non solo hanno un significato ma che compiono miracoli fino ad ora mai visti nei film d'animazione (zoomate, movimenti da macchina da presa iper-realistici), c'è soprattutto emozione; ci sono dei robot animati che emozionano quanto veri attori, anzi ci sono robot animati che recitano! Non si limitano a compiere azioni a favore dei bambini che rappresentano la grande fetta di pubblico ma sono arricchiti di sfumature tipiche da attori consumati, nell'uso del corpo, dello sguardo, dei gesti. WALL-E abbatte definitivamente quel muro che rende il film d'animazione una commedia per bambini infarcita di citazioni cinematografiche ad uso e consumo dei grandi; stavolta quest'ultimo espediente (diventato ormai francamente abusato) non c'è ed il target a cui si mira è molto più ampio, riuscendo egregiamente a soddisfare il pubblico di massa sotto ogni punto di vista.  
WALL-E è uno degli autentici capolavori del 2008, raramente si vedono film di così arguta riuscita, completamente vittorioso nella sintesi tra ciò che si vuol dire e ciò che si deve fare per intrattenere, gioiello prototipo di tutto il cinema d'animazione a venire (anche se la definizione "d'animazione" si sta parzialmente esaurendo a fronte degli ultimi sviluppi nel genere) e definitiva conferma del grande salto di qualità del genere "cenerentola" degli ultimi anni. La consacrazione a Cannes e poi a Venezia sembrava quasi obbligata.
Non perdetevi i titoli di coda, meraviglioso compendio di storia delle arti visive o di comunicazione visuale o di qualunque altro nome vorrete dargli.

1 commento:

Daddun ha detto...

Un film straordinariamente toccante!