27.6.09

Confessioni di una mente pericolosa - 2

L'idea che il 3D sia la salvezza del cinema, così come lo conosciamo, mi fa un po' tristezza.

10 commenti:

Nataku ha detto...

Hmm forse il 3D sarà la "salvezza" del cinema,inteso come spettacolo,intrattenimento...ma non credo(spero..)che questo riguardi anche il Grande Cinema!!
Sinceramente non ho sentito il desiderio di vedere Coraline(un gioiellino secondo me..) in 3D,perchè magari fa più figo...ma chissà,forse in futuro utilizzeranno questo "mezzo d'espressione" a scopi più originali e artistici!!

Complimenti per il blog,ti seguo da molto,ma questa è la prima volta che posto :)

Massimo Manuel ha detto...

Beh, credo che tutti ci auguriamo che il 3D sia portatore sano di nuovi registri linguistici e che non sia un mero allargamento del concetto di intrattenimento cinematografico. Il problema è chiedersi se davvero il 3D può ambire a tal nobili propositi. C'è davvero qualche risultato incoraggiante all'orizzonte?

Grazie dell'attenzione. Il confronto è sempre ciò per cui ho scritto e non per la cieca vanità del poter dire "bloggo dunque sono".

Nataku ha detto...

Per ora le pellicole che hanno usufruito di questa tecnica sono ancora poche,ma leggo in giro che presto ne saremo travolti..
Pericolo remoto secondo me,come tutte le mode andrà a scemare di interesse...questo lo spero almeno!!
Tu hai già avuto il "piacere" di supervisionare una pellicola in 3D?
Ciao Manuel!

Massimo Manuel ha detto...

Certo che ne saremo travolti e non sono tanto sicuro che andrà scemando. Il 3D è stato già abbandonato una volta, credo che questa volta ci si metteranno d'impegno per far sì che ciò non si ripeta. Il punto è sempre quello: il 3D può davvero generare una cifra linguistica che ne giustifichi l'utilizzo? E' questo il mio dubbio, così come credo sia anche il tuo. A tal riguardo, la mia opinione è pessimista: il 3D si tradurrà in spettacolarizzazione piuttosto che sperimentazione, a meno che l'attesissimo film di James Cameron non stravolga le regole così come promette sulla carta.
Io non ho ancora avuto il piacere di vedere un film moderno in 3D. Comincerò quest'estate.

Nataku ha detto...

"il 3D può davvero generare una cifra linguistica che ne giustifichi l'utilizzo? "
Dubbio atroce direi!!anche io sono pessimista,non solo il mezzo utilizzato è discutibile,ma anche la qualità dei film che ne sta usufruendo è scarsa!! ad eccezione di Coraline,che caldamente ti consigli!è di Henry Selick(quello di Nightmare before Christmas),tratto da un racconto di Neil Gaiman!
Beh vedremo in futuo cosa accadrà,come tu hai scritto Cameron potrebbe portare una rivoluzione(come Burton mi pare con il suo nuovo film...)
A proposito di Burton che ti ha fatto? :D

Massimo Manuel ha detto...

A me non ha fatto nulla, vale quello che ho scritto: non lo stimo. Lo trovo noiosissimo: sempre le stesse tematiche, sempre lo stesso stile, sempre uguale a sé stesso. E la sua estetica dark mi fa anche un po' sorridere.

Alberto Di Felice ha detto...

"Sempre le stesse tematiche". Hai ragione, ma saprai benissimo che parlare sempre della stessa cosa ed avere un proprio stile è prerogativa di quelli che comunemente si chiamano autori: a molti Lynch fa schifo per le stesse ragioni. Naturalmente ha torto sia chi detesta Lynch sia chi detesta Burton. Mi spiace, ma te lo dovevo dire. :)

Sul 3-d invece concordiamo: diciamo che più che triste io sono scettico. Setimana scorsa vedevo il mitico "Bachelor Party" con Tom Hanks, nel quale il nostro eroe piombava con la futura sposa ed il suo avversario per la sua mano nella sala di un multisala dove era in corso una ridicolissima proiezione in 3-D di un film di fantascienza di serie Z. Magari adesso i film sono meno ridicoli (oddio, "San Valentino di sangue" non so), ma il fatto che il 3-D rimanga una forma di circo piuttosto che una rivoluzione del mezzo mi sembra lo stesso permanere.

Massimo Manuel ha detto...

Carissimo Alberto, mi dispiace ma questa non te la concedo. =) In effetti "sempre le stesse tematiche" è stata un'espressione da parte mia troppo riduttiva. Onore e merito ai registi che esplorano la medesima tematica attraverso tutte le loro opere, eppure il paragone di tali registi con Burton mi sembra terrificante: anche Kubrick sottilmente trattava sempre le stesse tematiche ma mai mi sognerei di accostare il suo nome a quelli di Burton. I film di Kubrick hanno un filo che li unisce ma rimangono opere a sé, ognuna diversa dall'altra. I film di Burton si presentano con le stesse tematiche, la stessa estetica, perfino gli annunci che anticipano ogni film potrebbero essere sempre gli stessi.
Credo che anche il più sprovveduto degli appassionati di una qualsiasi arte sa bene che un artista, il più delle volte, è ossessionato dagli stessi temi per un'intera vita. Ma questa non è una giustificazione all'appiattimento: perfino Woddy Allen, quando si è reso conto del suo di appiattimento, ha capito che era il momento di virare.

Zarantoff ha detto...

Adesso come adesso, il 3D per le major è l'unica soluzione, contro la pirateria, per fare cassa. Spingono alla visione in sala (con adeguato sovrapprezzo al costo del biglietto). Ho avuto il modo di vedere in 3D "Mostri contro Alieni" e "San Valentino di Sangue" di certo l'uso di questa tecnologia non ha fatto altro che rendere più "giocosa" e "spettacolare" la visione di questi film, ma niente più. Però all'IMAX di Berlino ho visto in 3D un concerto degli U2, qui è un altro discorso, devo dire che sono rimasto affascinato dalle sue possibilità, ma penso che superare la soglia dell'intrattenimento sarà dura.

Anonimo ha detto...

bè...evviva kiesloski!!!
la tua cugggina preferita....