16.10.09

Cartoline da Roma - 1

  • Nota personale: sono zoppo. Quindi, se vi aggirate dalle parti del Rome FilmFest, quello che si aggira strisciando fra notevoli espressioni di dolore sono io. Ammesso che riesca ad arrivarci all'Auditorium.
  • Esattamente come l'anno scorso, nella giornata inaugurale del festival fervono ancora molti preparativi. La zona dell'Auditorium sembra ancora un cantiere a cielo aperto e molto poco frequentato. Però, dopo 3 anni, hanno cambiato un po' le cose, quindi il vostro bar di fiducia non sta più dove stava bensì di fronte!
  • Onore al merito alla prima edizione davvero curata da Rondi: l'assurdo meccanismo che prevedeva il ritiro dei biglietti per i film anche per gli accreditati (perfino quelli stampa!) è stato abolito. Questo dovrebbe significare dimezzamento delle file ai botteghini. O aumento delle file alla rush line?
  • Causa problema fisico di cui prima, per ora sono riuscito a vedere praticamente nulla se non la conferenza stampa del film d'apertura Triage. Sarei un'ipocrita bugiardo se non vi dicessi che quando mi sono trovato al cospetto di Christopher Lee una voce dentro di me ha esclamato "Quello è Sauron!". Fra le altre cose, una ragazza ha allungato l'intera trilogia al signor Lee per farsela autografare. Logico, direte voi. Ma era il libro, non il film!
  • Danis Tanovic è un mito. Ha un vocione affascinante, veste in maniera molto più antica di Christopher Lee e a termine della conferenza stampa è sceso in mezzo ai comuni mortali a scambiare quattro amorevoli chiacchiere.
  • Poca gente in giro. Il primo red carpet ha attirato ben pochi curiosi. Non ha aiutato il freddo glaciale che attanaglia la capitale. Non ha aiutato l'assenza di Colin Farrell.
  • Confermo le prime impressioni: il programma è molto interessante ma soprattutto ben organizzato. Meno film ma più ordine.
  • Ed ora il capitolo immancabile di ogni anno: la borsa per gli accreditati. Quella di quest'anno è molto bella nonché comoda, sembra davvero un buon pezzo di artigianato. Produzione limitata, l'esterno è ricavato da locandine riciclate. Il che è un bene se vi capita quella con Cate Blanchette, Mickey Rourke, Richard Gere. Ma se vi capita quella con Zac Efron, difficilmente avrete il coraggio di andarci in giro. Vi lascio indovinare quale mi è capitata...

2 commenti:

Fabrizio ha detto...

Con queste borse di Zac Efron Sembriamo tutti dei miserabili liceali...:)

Alberto Di Felice ha detto...

Beh, condoglianze-- Mi rattristo per l'impedimento fisico, sperando sia solo una cosuccia. Buon lavoro!