17.1.08

6 a 1 per gli sceneggiatori

Giusto perché gli sceneggiatori non vogliono farsi mancare nulla, stanno escogitando nuove strategie per danneggiare l'entertainment americano pur di far sentire la propria voce.
Sul fronte notte degli Oscar, se da una parte si parla di rinnovate trattative che farebbero sperare in una veloce soluzione della guerra in corso, dall'altra sembra che gli organizzatori dell'evento stiano preparando addirittura due versioni dello show: una canonica nell'eventualità che lo sciopero finisca e tutti rientrino nei loro ranghi ed un'altra alternativa da tenersi a sciopero in corso (anche se i dettagli di questa fantomatica versione alternativa non sono noti). Gli studios, di certo, non stanno rimanendo a guardare e pur di far rientrare le ingenti perdite causate dallo sciopero stanno avviando licenziamenti a man bassa, sia nei confronti dei semplici operai (circa 1000 fatti fuori dalla Warner) sia nei confronti degli sceneggiatori (rescissione unilaterale del contratto causa forza maggiore e qui le cifre sono piuttosto incerte).
Ultima notizia: gli sceneggiatori avrebbero intenzione di farl saltare anche la consegnza dei Grammys prevista per il 10 febbraio e sarebbero disposti a organizzare picchetti, eventualità che impedirebbe moralmente alle star solidali alla loro causa (sia attori, sia musicisti) a partecipare alla serata. Rischio platea deserta equivale a rischio cancellazione evento.

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