7.6.08

Mi assumo le responsabilità di quanto sto per scrivere

La notizia non è ancora ufficiale ma già lunedì verrà presentata alla stampa. Goffredo Bettini, presidente della Festa del Cinema di Roma, ha rinunciato ai prossimi due anni di presidenza della Fondazione Cinema per Roma che gli spettavano per contratto. E' stato praticamente costretto alle dimissioni dalla nuova amministrazione capitolina di cui è a capo Alemanno, l'uomo dalle idee charissime sul futuro della manifestazione fortemente voluta da Veltroni. Ovviamente, su Bettini era stato posto un veto da Alemanno e soci solo in quanto braccio destro di Veltroni (perché se il metro di misura doveva essere il successo della manifestazione, allora non avrebbero saputo dove appigliarsi). L'aspetto più squallido di tutta la vicenda è però un altro, che è la vera e propria ciliegina sulla torta: il nuovo presidente è quella mummia di Gian Luigi Rondi! Hanno nominato un 86enne alla guida di un Festival che ha solo due anni e che si è presentato agli occhi di tutto il mondo come qualcosa di fresco e dinamico! Per me Rondi rappresenta il peggio della critica cinematografica italiana e il rispetto che gli mostrano molti colleghi un semplice atto di cortesia nei confronti di un anziano.
La fase 'distruggere dall'interno' è iniziata. Per quanto mi riguarda se questa è la linea che seguirà, la Festa del Cinema di Roma è spacciata. Sarò pronto a ricrederemi quando verranno presentati i programmi e quando si svolgerà la terza edizione, ma lo scrivo a imperitura memoria: o dovrò pentirmi e scusarmi o dovrò sancire lo sfascio di una bella manifestazione.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

E' una cosa vergognosa. Alemanno è termometro di un paese che negli ultimi anni sta continuando imperterrito a darsi la zappa sui piedi. E' la verità e non la solita barzellette, purtroppo. Ieri sentivo Giovanardi: questi continueranno a fare il porco loro in assoluto dispregio per libertà civili e cultura, per altri cinque anni, rendiamoci conto. Naturalmente spero di potermi pentire di questa sparata.

Anonimo ha detto...

Anche a me Rondi sta antipatico dopo aver letto questo : "Alla sua uscita [Velluto Blu] al festival di Cannes il film fu accolto da roventi critiche. Gian Luigi Rondi si dichiarò offeso e disgustato dall'opera, con l'unica consolazione che la sua amica Ingrid Bergman non fosse viva per assistere allo scempio immorale cui veniva sottoposta sua figlia nella pellicola". I critici italiani sono molto più ottusi dei colleghi americani, ad eccezione di qualcuno.Ciao!

Massimo Manuel ha detto...

@ Gahan: sottoscrivo in pieno tutto il tuo intervento.

@ trancer000: nel post originale che avevo scritto avevo riportato la tua stessa citazione, solo che poi l'ho eliminata perché poteva far pensare che il mio spregio per Rondi derivasse per il suo odio per Lynch! Dunque, ti ringrazio per averlo sottolineato.

David ha detto...

Io ho avuto un brivido di disgusto quando ho sentito il nome di Rondi. Quando lo sento parlare di cinema in tv non posso far altro che irritarmi e cambiare canale...Sulla carta stampa con le sue critiche non ci perdo neanche tempo...
Speriamo bene...ma onestamente a questo punto la speranza e' molto scarsa.

Massimo Manuel ha detto...

Ti capisco molto bene.

Anonimo ha detto...

Ma non siete contenti? Ci raccontenterà tutte le trame dei film in cartellone, dall'inizio alla fine! E' uno dei suoi pregi! :)))

--- situazione drammatica, comunque!