16.2.06

Gay=soldi ai botteghini

Visto che ormai la tematica gay la fa da padrona al cinema, il mensile Ciak ha lanciato uno speciale sondaggio dal quale è risultato che è Tom Hanks l'attore che più di ogni altro ha saputo impersonare un omosessuale sullo schermo, nel ruolo dell'avvocato malato di Aids in Philadelphia (vero, eccellente interpretazione). A seguire ci sono Ugo Tognazzi per Il vizietto (mi manca!), Keanu Reeves per Belli e dannati ('nsomma, non era proprio bello quel ruolo, meglio l'altro protagonista del film, River Phoenix) e Stefano Accorsi per Le fate ignoranti (e ci può anche stare).
Tra i miglior film a tematica omosessuale, vince sempre Philadelphia, seguito da Tutto su mia madre e Priscilla - La regina del deserto...che sinceramente non mi sembra molto adatto a rappresentare il mondo omosessuale.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Uhm. Philadelphia mi è piaciuto moltissimo, soprattutto per le interpretazioni dei protagonisti. ma in quel caso Hanks rappresenta un "certo" tipo di omosessualità. nel senso, l'omosessualità ha molte sfaccettature: c'è il gay "contenuto" come appunto Tom Hanks in Philadelphia, il gay eccessivo, come nel Vizietto, non tanto Tognazzi ma il suo coprotagonista, il gay-trans come in Priscilla, il gay "ambivalente" che spesso viene rappresentato nei film di Almodovar, il gay-gay che però deve nascondersi, come il Brokeback Mountain e come in tantissimi altri film del passato. Credo che tu sappia meglio di me che in moltissimi film "vecchi" ci siano bizzeffe di riferimenti all'omosessualità. Uno dei tanti "la gatta sul tetto che scotta". Nella commedia originale, il protagonista deve i suoi gravi problemi coniugali alla sua omosessualità. Il famoso amico morto è realmente il suo "amico". Nella trasposizione cinematografica questo particolare è stato rimpiazzato da una stupidissima questione di "gelosia", che stona con tutto il resto della trama. Un altro film sul genere "Improvvisamente l'estate scorsa" con un cast pauroso: Liz Taylor, Monthgomery Cliff, Katherine Hepburn. La storia ruota attorno ad un fantomatico personaggio assassinato. la Taylor diventa "matta" perchè assiste al suo omicidio e Cliff è il medico che l'aiuta. Il punto è che, più la trama va avanti, più si capisce che "il morto" è un uomo dissoluto, bisessuale, con una certa tendenza a favorire i "ragazzini" i quali alla fine, lo uccidono (divorandolo). Mica male eh. personalmente, il tema dell'omosessualità, come lo metti lo metti a me piace sempre, perchè reputo l'omosessualità una caratteristica polivalente. E' giusto che il punto di vista sia quindi sempre diverso, a seconda di chi lo esprime. La realtà è questa. Esistono anche trans che però amano le donne. Perciò...

Massimo Manuel ha detto...

La tua analisi è ottima e lucida e posso dire di concordare con te...Personalmente, ritengo che lomosessualità abbia sì diverse facce ma che troppo spesso 'certa' cinematografia riduca il gay ad una semplice macchietta, ad un insulso stereotipo che difficilmente corrisponde al vero...

Anonimo ha detto...

Bè insomma...anche "tutto si mia madre", ovvero morte e disperazione...non è che rappresenti tanto il mondo gay! (ah io sono gay, tanto per la cronaca)

Massimo Manuel ha detto...

Si, ma sei anonimo! :)