21.2.06

Spike Lee vs Hollywood e le ambizioni di Placido

Non mi ero ancora fatto un'opinione sulle recenti esternazioni di Ian McKellen in merito alle discriminazioni negli ambienti hollywoodiani che si aggiunge una nuova voce di denuncia. E' quella di Spike Lee: il regista afroamericano, in un'intervista alla rivista Complex, si è detto indignato perchè "a Hollywood non c'è un solo afroamericano che possa dare luce verde ad un film; gli unici neri che vedi sono quelli ai cancelli d'ingresso. La presenza di attori di colore come Denzel Washington, Eddie Murphy o Jamie Foxx non significa nulla; li assumono solo perchè sono macchine per far soldi".
Sul fronte intaliano, Michele Placido annuncia la volontà di voler realizzare film su grandi avvenimenti storico-politici italiani come gli omicidi di Falcone e Borsellino ma "questi sono film che non ci faranno mai fare, neanche se cambia il governo. La storia italiana degli ultimi 15-20 anni è piena di scheletri negli armadi, di delitti per cambiare il corso della politica. Eppure i film che raccontano il lato oscuro della storia recente vengono premiati".

4 commenti:

Anonimo ha detto...

E già, siamo ancora messi così. Peccato

Massimo Manuel ha detto...

Spero non siano parole del tutto vere...in tal caso...che tristezza!

Philip Fry ha detto...

dov'è la novità?!

Massimo Manuel ha detto...

Beh, un pò la cosa spiazza...