21.6.06

Uno sguardo altrove:The short films of David Lynch

Come ogni buon regista, David Lynch ha realizzato dei cortometraggi all'inizio della sua carriera; ma a differenza di molti altri registi, ha continuato a realizzarne anche quando è diventato un autore affermato e riconosciuto nel mondo. Per la sezione Uno sguardo altrove, buttiamo un occhio a questi rari short films di Lynch quasi introvabili per rendere omaggio alla sua arte in occasione dell'annunciato Leone d'Oro alla carriera per il prossimo Festival del Cinema di Venezia.
Six Men Getting Sick (1966) è il primo cortometraggio di Lynch che conosciamo; è un minuto di animazione mandato in loop per sei volte (difatti il sottotitolo è Six Times) di sei uomini che si ammalano tra atroci sofferenze.Lo stesso si può dire di The Alphabet (1968), con la differenza che qui invece, oltre ad immagini disegnate ed animate dallo stesso regista, compaiono scene filmate di una donna che ha strani incubi nel suo letto. Stesso meccanismo per The Grandmother (1970), immagini animate alternate ad immagini filmate. Questa mini-trilogia che battezza Lynch alla regia contiene già tutti i semi dell'opera del regista: immagini deliranti ed angosciose, l'uso del suono extra-diegetico come forte elemento per creare l'atmosfera di terrore a cui si mira, fortissima volontà di sperimentazione uscendo dai canoni della cinematografia. Non c'è una vera storia, una trama che si svolge all'interno di questi cortometraggi: fatta eccezione, forse, per The Alphabet dove si può intuire che ciò che vediamo è frutto degli incubi di una donna (interpretata dall'allora moglie del regista Peggy Lynch), in questi tre short-films assistiamo a semplice rappresentazione cinematografica, ad immagini che catturano la nostra attenzione e impressionano il nostro occhio con una punta di paura; tutto ciò, insomma, che ha sempre caratterizzato quella parte del cinema di David Lynch dove la trama è solo un pretesto per realizzare raffinate messe in scena e per ottenere dallo spettatore particolari stimoli emozionali come ansia ed inquietudine. L'abbandono dell'animazione e il passaggio ad uno stile più asciutto e grottesco avviene con The Amputee (1974), dove vediamo una donna priva delle sue gambe (Catherine E. Coulson...sì, proprio la mitica "Signora Ceppo" di Twin Peaks!) che viene medicata da un infermiere (interpretato dallo stesso Lynch) piuttosto maldestro che finisce con lo scappare quando si rende conto di aver sbagliato qualcosa e dalle gambe della donna comincia ad uscire un abbondante fluido liquido! L'ironia della scena sta non solo nei maldestri movimenti dell'infermiere che tenta di arginare il danno ma anche nella totale indifferenza della paziente: l'infermiere le fa punture, le apre le ferite, le inserisce strumenti all'interno dei moncherini eppure lei non ha la minima reazione, continua a scrivere una lettera e a fumare indisturbata! La macchina da presa è fissa e non compie alcun movimento, proprio come nel web-serial Rabbits che Lynch realizzerà nel 2002. E sempre nel 2002 David Lynch girerà Darkened Room, cortometraggio di 12 minuti circa che sembra quasi il trailer dell'ormai prossimo film INLAND EMPIRE: infatti, vediamo solo una donna (probabilmente incinta) terrorizzata da un'altra donna (ed un'altra donna ancora che apre il cortometraggio e che ha delle visioni di questa sua amica in pericolo). Tutto in questo short film è strano: la situazione della donna in pericolo, la stanza in cui è segregata, lo strano uomo che si intravede dalla porta; eppure, in pieno effetto David Lynch, ti prende e ti coinvolge: non sappiamo quale pericolo corra la donna ma soffriamo con lei perchè sappiamo da pochi elementi come quelli appena descritti che sta correndo un grave pericolo e ne abbiamo paura pur non conoscendolo. E quando sei in tensione e non sai nemmeno il perchè, allora il regista deve aver fatto davvero un buon lavoro!
Nel prossimo post di Uno sguardo altrove scriverò di due web-serial di David Lynch: il grottesco cartone animato Dumbland e l'allucinante mini-serie Rabbits.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Non voglio sembrarti blasfemo..ma a me Rabbits non è proprio piaciuto..molto fine a se stesso, non arriva da nessuna parte, e concettualmente è molto datato..
Mi è sembrato un Lynch di maniera..|

Massimo Manuel ha detto...

Avremo modo di riparlarne! ;)

Anonimo ha detto...

Venerdì ho letto il tuo post e...guarda caso, mi sono resa conto di avere scaricato da internet proprio "The Amputee" e "Darkened Room". Il primo l'ho visto, il secondo un pò a tirar via perchè non avevo tempo (se ce la faccio lo farò oggi). Interessante comunque. Niente male.

Massimo Manuel ha detto...

Beh, diciamo che Lynch non delude mai...al massimo scoraggia!

Anonimo ha detto...

GRAZIE! ..purtroppo non li ho visti questi corti e devio rimediare!

Anonimo ha detto...

Ciao Massimo, qualche giorno fa ti chiesi consigli sugli Short di Lynch. Li ho ordinati : ovviamente il solito problema che si pone è quello dei sottotitoli: per caso avresti i sottotitoli (in italiano o inglese che sia)per Dumbaland e Darkened Room. Poi un altra domanda: come si vede l' IE italiano? perche la versione noleggio della BIM lasciava a dir poco a desiderare.
Non hai scritto niente su Elephant Man che ne pensi ?

Grazie mille ciao

Massimo Manuel ha detto...

Purtroppo non dispongo dei sottotitoli di Dumbland e Darkened Room. Il secondo è piuttosto comprensibile, il primo decisamente più difficile perchè le voci sono parecchio distorte. Proverò a cercare in rete.
Di IE versione italiana non so dirti molto perchè ho deciso di boicottarlo: acquisterò direttamente la versione americana curata da Lynch stesso e probabilmente anche l'edizione inglese, entrambe con doppio disco.
Anche per The Elephant Man arriverà presto un commento.
Ciao e grazie.

Anonimo ha detto...

Complimenti per l'idea del boicottaggio: non vedo proprio che senso ha fare edizioni cosi scadenti quando c è l edizione curata da Lynch. Spero che questa odissea non si ripeterà per i lavori futuri di Lynch perchè non è affatto bello. grazie per la disponibilità a cercarmi i sottotitoli, di essi su Emule pare non ci sia traccia. Per caso sai se esiste un programma per tradurre una soundtrack (le voci del film) in parole di Word: mi pare l unica soluzione.

Grazie ancora e ciao

Massimo Manuel ha detto...

Beh, non dimentichiamo che l'edizione americana è Regione 1, un ostacolo non da poco per chi non dispone di lettori multiregione.
Mi dispiace, non so nulla di programmi che trascrivono audio, proverò a informarmi. E proverò a cercare i sottotitoli in rete.
Ciauz.