Apprendo con piacere da Cineblog.it che la questione del Queer Lion di Venezia, il premio che tanto fece discutere all'epoca della sua istituzione e che verrà assegnato per la prima volta al Festival di Venezia che inizia oggi, si è fatta decisamente più chiara. Non sarà un premio a sé: non costituirà dunque una categoria a parte e dunque un film che concorre per il Queer Lion non è automaticamente escluso dalle altre sezioni, compresa la più importante In concorso. Ma sarà un premio da assegnare a quel film che più si è distinto, per contenuti e altro, nel rappresentare il mondo lgbt. Difatti, tra i film (12) che concorrono per il Queer Lion troviamo anche film che concorrono al Leone d'Oro ed alle altre sezioni. Nessun ghetto dunque, almeno nelle intenzioni, ma un riconoscimento speciale per una tematica ben precisa. Nel particolare, quest'anno concorrono al Queer Lion ben due dei tre film italiani in competizione: Nessuna qualità agli eroi e Il dolce e l'amaro. 29.8.07
Queer Lion: Anno Zero
Apprendo con piacere da Cineblog.it che la questione del Queer Lion di Venezia, il premio che tanto fece discutere all'epoca della sua istituzione e che verrà assegnato per la prima volta al Festival di Venezia che inizia oggi, si è fatta decisamente più chiara. Non sarà un premio a sé: non costituirà dunque una categoria a parte e dunque un film che concorre per il Queer Lion non è automaticamente escluso dalle altre sezioni, compresa la più importante In concorso. Ma sarà un premio da assegnare a quel film che più si è distinto, per contenuti e altro, nel rappresentare il mondo lgbt. Difatti, tra i film (12) che concorrono per il Queer Lion troviamo anche film che concorrono al Leone d'Oro ed alle altre sezioni. Nessun ghetto dunque, almeno nelle intenzioni, ma un riconoscimento speciale per una tematica ben precisa. Nel particolare, quest'anno concorrono al Queer Lion ben due dei tre film italiani in competizione: Nessuna qualità agli eroi e Il dolce e l'amaro.
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28.8.07
Owen Wilson tenta il suicidio
L'attore Owen Wilson avrebbe tentato il suicidio nella sua casa di Santa Monica. Proprio lì sarebbe stato ritrovato dal fratello Andrew, con i polsi tagliati e in overdose di pillole, e immediatamente soccorso da un'ambulanza. E' attualmente ricoverato in ospedale.Wilson sarebbe dovuto arrivare proprio in questi giorni in Italia, al Festival di Venezia, dove sarà presentato il nuovo film di Wes Anderson, The Darjeeling Limited, di cui è protagonista.
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27.8.07
Grande grosso &... Verdone
Lo aveva detto e lo sta facendo. Carlo Verdone torna dietro la macchina da presa per tornare a far ridere alla vecchia maniera, ovvero facendo leva su una comicità più fisica e facilona e lasciando da parte il solito velo di malinconia che lo avvolge. A furor di popolo (popolo che ha addirittura scelto il titolo del film!) il regista romano riporterà sullo schermo alcuni dei suoi personaggi più amati nel film Grande Grosso &... Verdone; rivederemo, dunque, i protagonisti burini di Viaggi di nozze (confermata la presenza di Claudia Gerini) e il fastidiosissimo Furio. "Il mio obiettivo è solo uno: far divertire attraverso una critica di costume e linguaggio" sono le parole di Verdone, affiancato dal suo produttore De Laurentiis: "Carlo riporta al cinema i suoi più famosi personaggi, ma attualizzandoli agli anni Duemila e rendendoli rappresentativi e testimoni della società italiana di oggi".
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24.8.07
Michael Moore elogia Sabina Guzzanti
"Mi ha colpito il suo senso dell'humour quando ho visto al mio festival nel Michigan il suo film, Viva Zapatero!" Le parole d'ammirazione verso Sabina Guzzanti sono state pronunciate da Michael Moore, da oggi in Italia per presentare il suo nuovo film Sicko (in un'uscita oggi nelle sale). Il regista americano e la nostrana Guzzanti si incontreranno per poi andare insieme al cinema Quattrofontane di Roma per la prima del film. "Ho conosciuto Sabina Guzzanti e ho subito pensato di avere una sorella in un altro paese. Sto pensando di fare insieme a lei un tour in Italia".
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23.8.07
Io sto con Roma
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13.8.07
Twin Peaks Gold Set Edition: immagine ufficiale
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7.8.07
Strade Perdute: un approfondimento
Lost Highway è il film che segna il punto di non ritorno nella già eccellente carriera di David Lynch. L’autore americano aveva già sondato quelli che saranno gli elementi fondamentali del suo settimo film, ma qui sembra averli sublimati nell’insieme di componenti che costituiscono la poetica di Strade Perdute.De - strutturare il complesso organismo narrativo di Strade Perdute significherebbe fare un torto al senso stesso dell’opera ed al suo autore. La sfida di David Lynch consiste nel narrare una storia che continuamente si complica, si infittisce, è il caso di dire che si sdoppia: quello sdoppiarsi che è una delle classiche tematiche nella carriera del regista. Non una semplice dualità bene/male, però. In Strade Perdute vi è un protagonista che si trasmuta non nel suo opposto ma completamente in un’altra persona, un altro personaggio che ha una sua storia, un suo passato e una sua vicenda. Nella vita di ciascun personaggio (Fred e Pete), ricorrono elementi che rimandano all’altro ed ogni qual volta uno di questi elementi affiora, vi è come una rottura della serenità, un sentore di inquietudine che assale protagonisti e spettatori. Quando iniziamo ad intuire che stiamo compiendo un viaggio privo di coordinate nella mente complessa di un uomo, siamo già immersi nell’angosciante mondo in cui Lynch ci avvolge.
Appare chiaro, a questo punto, quanto ho scritto in precedenza: il procedimento strutturale che assume il film è del tutto complementare alla vicenda narrata. Non è un semplice sovvertire o scardinare la linea temporale (come accaduto, ad esempio, in 21 Grammi, dove il montaggio frammentava totalmente la linearità di una vicenda) ma è la storia stessa a svolgersi seguendo quel sentiero: non esiste inizio o fine ma è un ciclo scaturito dalla mente del protagonista. È lui, infatti, ormai divorato dai sensi di colpa e terrorizzato dalla condanna a morte inflittagli, a prolungare il momento del decesso sulla sedia elettrica proiettando altrove la propria esistenza; una teoria spirituale tipica delle culture tibetane particolarmente care a Lynch e da lui già citate nel precedente Fuoco cammina con me. La vicenda non ha altro modo di esprimersi perché è così che è nata e si è evoluta.
L’intero film si riduce, dunque, ad una lucida digressione sui meccanismi della mente umana. Il regista, adottando i metodi a lui più congeniali, non scivola nel patetico o nel thriller soprannaturale (seppur si diverta a farlo credere) ma mostra come nella gracile psiche umana siano troppo contigue emozioni come amore ed ossessione, paura e violenza; ad esempio, attraverso la geometria della casa del protagonista: ciascuna stanza rappresenta un lato della psiche di Fred. Sono stanze contigue, unite da un semplice corridoio, esattamente come la Stanza Rossa di Twin Peaks, dove a delineare i confini fra bene e male era una semplice tenda rossa, come a sottolineare la fragile frontiera che separava i due opposti.
Lost Highway si chiude esattamente come inizia. “Dick Laurent è morto.” Quella frase a suggellare il meccanismo ciclico della storia, a delinearne il continuo ripetersi e l’impossibilità di fermare il meccanismo che l’ha messa in moto. Perfino i titoli di coda si chiudono con la stessa, infinita immagine di un’autostrada e con la stessa canzone (“I’m Deranged - Sono disturbato” di David Bowie: fin dall’inizio, un elemento sonoro ci stava suggerendo la mentalità disturbata del protagonista).
Un film che non finisce mai, in pratica. Forse, il sogno di qualunque regista. Forse, l’unico ad esserci riuscito è David Lynch.
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6.8.07
Il cinema nel 2007
Nel 2005 si annunciò il miracolo italiano, annotando il notevole incremento degli incassi cinematografici nonchè un innalzamento di scelta verso il cinema italiano. L'anno seguente smentì immediatamente tali speranze. Adesso ci risiamo.
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4.8.07
David Lynch all'Hammer Museum (LA)
David Lynch ha partecipato ad una proiezione speciale di INLAND EMPIRE all'Hammer Museum di Los Angeles, al termine della quale ha risposto a poche domande sul film e sulla sua carriera. Ciò che di più importante è stato detto è innanzitutto il chiarimento sull'annosa questione delle numerose scene inedite di Fuoco cammina con me: "quelle scene sono molto speciali per me e stiamo ancora lavorando per far sì che si possano vedere." Riguardo l'annunciato Twin Peaks Gold Set: "l'episodio pilota è finalmente insieme alla serie. L'immagine è pulita e con una buona correzione del colore. Il suono è grandioso. Credo che sia l'edizione definitiva di Twin Peaks e la parola Gold (oro) sta a indicare l'altissima qualità che la caratterizza. Ci è voluto molto impegno e lavoro per realizzarla e credo che ne sia valsa la pena."
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1.8.07
Blade Runner The Final Cut
La travagliata storia del final cut di Blade Runner è nota e non se ne vedeva la fine. A sorpresa, invece, sarà l'Italia ad ospitare l'anteprima mondiale di Blade Runner The Final Cut, riedizione del film cult alla cui lavorazione Ridley Scott si è dedicato in tutti questi anni (fra poco ricorrerà ormai il 25mo anniversario). Il film, come dicevo, arriverà al prossimo Festival di Venezia in una nuova versione restaurata, rimasterizzata e scansionata ad una risoluzione 4k, con scene inedite, nuovi effetti speciali e con la colonna sonora in Dolby Digital 5.1.
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I Film del Mese: Agosto 2007
- Finalmente a casa di Steve Carr (3);
- The Protector di Prachya Pinkaew (3);
- Material girls di M. Coolidge, H. Duff (3);
- Al passo con gli Steins di Scott Marshall (3);
- Idiocracy di Mike Judge (3);
- Disturbia di D. J. Caruso (17);
- Alla deriva di Hans Horn (17);
- Manuale d'infedeltà per uomini sposati di Chris Rock (17);
- 4 mesi, 3 settimane, 2 giorni di Cristian Mungiu (24);
- Sicko di Michael Moore (24);
- Pathfinder di Marcus Nispel (24);
- The Invisible di David S. Goyer (24);
- Hot Fuzz di Edgar Wright (24);
- Licenza di matrimonio di Ken Kwapis (24);
- Shrek 3 di R. Hui, C. Miller (24);
- Soffio di Kim Ki-duk (31);
- Captivity di Roland Joffe (31).
Ormai è chiaro che l'estate non è più un mese decadente per le uscite cinematografiche. Attendo con impazienza Sicko e Hot Fuzz. E voi?
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Allen e i problemi a Barcelona
Sembra non siano bastate le recenti dichiarazioni di Woody Allen ad ammansire il popolo di Barcelona ("Il mio nuovo film è un omaggio alla splendida città Barcelona"). I cittadini, infatti, sembra non abbiano gradito la chiusura al traffico di una delle più imponenti e trafficate strade della città, la Ramblas (ci sono stato e garantisco: folle immense di persone a tutte le ore del giorno e della notte!), rivoltandosi contro la produzione del nuovo film di Allen che proprio lì sta girando in questi giorni e che ha fatto chiudere la zona per poter lavorare (nella foto, Allen con alle spalle la statua di Colombo situata al termine della Ramblas).Questo, secondo me, perchè si tratta di Woody Allen. Avessero bloccato la Ramblas per un nuovo capitolo della banda di Ocean, per esempio, scommetto che i catalani si sarebbero fiondati a frotte per ammirare Pitt, Clooney e compagnia bella, senza stare a lamentarsi troppo!
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