
La strategia ha previsto l'annuncio che la sorpresa dell'opera è il mostro che attacca la città di New York e la volontà di tenere ben segrete le sembianze di questo mostro. E' seguita la pubblicazione della locandina del film. Qualche tempo dopo quelli della produzione hanno diffuso la voce che in realtà il mostro è ben visibile nel poster, seppur celato. E si è scatenata la caccia in rete (nonché le spassose parodie)! E poi l'apoteosi: la produzione ha immesso in rete quelli che dovrebbero essere trailer ma che sono in realtà notiziari televisivi artefatti che non distinguono fra realtà e finzione e che aggiungono nuovi indizi al segreto che aleggia sulla pellicola.
E' l'ultima frontiera del trailer, dove neanche si ricorre al film vero e proprio ma si punta direttamente alla volontà di spaventare e spettacolarizzare. E il risultato è impeccabile.
Infine, è da notare come ancora una volta è la rete il vero bacino dove concentrare tutti gli sforzi per una fruttuosa strategia di marketing. Ennesima conferma di una tendenza ormai consolidata.
2 commenti:
sbaglio o ricicli quello che scrive niola su ma sonovuvi e non ho piu paura? e senza nemmeno cercare di discostare quel tanto la tua opinione..
Mmmh, no, non riciclo. Ho appreso della vicenda Cloverfield ca Cineblog.it e mi è sembrata molto molto interessante, a partire dai poster fino all'apice del finto tg.
Ma leggo anche tutti i giorni il blog di Niola perché è un tipo "spacchioso" come si dice da queste parti e mi piace quel che scrive pur non essendo molto spesso daccordo con lui. Fra l'altro arrivi in ritardo: mi hanno già accusato di aver plagiato il suo blog. Mettiti in fila.
Io sopravviverò.
Posta un commento