5.5.08

Nuovo film di David Lynch?

Tra le tante cose di cui si potrebbe parlare (a breve un parere sulla querelle 'Festa del cinema di Roma' o un post da dedicare ad Into the wild), la notizia del giorno per me diventa automaticamente l'annuncio del nuovo film in cantiere di David Lynch. Annuncio piuttosto sommario e misterioso a dirla tutta ma ce lo faremo bastare. Andiamo con ordine, però.
E' uscito poco tempo fa un libro dal titolo 'Catching the big fish', raccolta semi-seria di gustose citazioni proferite da Lynch stesso, attraverso le quali il testo cercava di ricostruire il pensiero dell'autore non solo riguardo il suo approccio al cinema ma anche alla vita attraverso la Meditazione Trascendentale di cui Lynch si è reso ambasciatore attraverso la sua fondazione. Arriviamo ad oggi. Ad Hollywood Today, nell'annunciare un piccolo tour internazionale per la presentazione del libro, Lynch ha dichiarato di essere concentrato sul suo nuovo progetto cinematografico: un documentario on the road che riprende e narra le discussioni di Lynch con gente incontrata per strada riguardo il senso della vita. Attraverso questo viaggio vedremo anche come Lynch va alla ricerca del suo prossimo film (ovvero la sua 'Caccia al grande pesce') usando come mezzo la Meditazione necessaria a fargli cogliere l'idea di cui innamorarsi e da trasformare in immagini e suoni. Non è chiaro a questo punto se nel documentario vedremo estratti dal ciclo di conferenze che ha portato Lynch in giro per il mondo (anche in Italia) per promuovere la Meditazione Trascendentale o se saranno incontri inediti davvero ripresi durante un viaggio sulle strade americane.
Prerogativa di Lynch sarebbe far capire a tutti che "la gente ha diritto ad essere felice ma non lo sanno. Molti artisti sono legati all'idea che per creare qualcosa bisogna soffrire e vivere nel dolore. Io stesso avevo un sacco di rabbia e di depressione ma quando hai una costante emicrania non puoi creare niente e la Meditazione Trascendentale mi ha davvero aiutato in questo. Quando la mia mente si schiarisce, sono capace di afferrare un'idea come fosse un grande pesce: posso beccarlo, posso cucinarlo, posso anche mangiarlo ma non puoi creare un pesce, devi solo sapere afferrarlo." Ancora Lynch: "Quando faccio un film, mi innamoro di un'idea e godo nel farlo e quando è tutto corretto, lascio andare il risultato nel mondo. A quel punto perdo il controllo della mia idea e posso solo sperare che quell'idea arrivi alla gente."
Ovviamente così come non ci sono idee chiare sul nuovo progetto (che dovrebbe chiamarsi proprio Catching the big fish), non ci sono neanche date precise o quant'altro. Si può solo osservare come sia avvenuto ciò che era forse facile prevedere: INLAND EMPIRE è stato un punto di svolta per Lynch, zona d'incontro di tutto il suo passato e trampolino per tutto il suo futuro. A questo punto c'era solo da andare accapo e ricominciare da zero, con la consapevolezza che certi film di Lynch (pensate a capolavori come Velluto Blu) non sarà più possibile rivederli proprio perché il regista stesso è andato oltre e non può più tornare indietro. L'annuncio stesso di un documentario è quanto di più inaspettato ci si poteva attendere adesso da Lynch. E per me questa è una cosa grandiosa! Per voi?

1 commento:

Giuseppe(eraservague) ha detto...

da cinefilo e da amante/studioso dell'universo Lynch non posso che unirmi alla tua gioia...ah del libro "catching the big fish" ne è uscita un edizione italiana edita da oscar mondadori intitolata "In acque Profonde" (Mediazione e Creatività) ma forse agli appasionati era già noto...