Steven Spielberg starebbe pensando di produrre un remake di Mary Poppins, il celebre film disneyano del 1964. A rivelarlo è la rivista inglese Daily Mirror, secondo la quale Spielberg avrebbe anche già contattato l'eventuale regista del film, ovvero Richard Eyre che al momento si sta occupando della messa in scena a Londra proprio di un musical di Mary Poppins. "Penso che sia difficile superare l'originale, ma i ragazzini amano la storia e sono certo che il remake sarebbe un successo" ha dichiarato il regista. Hollywood è proprio a corto di idee, mi vien da pensare. 31.12.05
Spielberg/Hollywood a corto di idee?
Steven Spielberg starebbe pensando di produrre un remake di Mary Poppins, il celebre film disneyano del 1964. A rivelarlo è la rivista inglese Daily Mirror, secondo la quale Spielberg avrebbe anche già contattato l'eventuale regista del film, ovvero Richard Eyre che al momento si sta occupando della messa in scena a Londra proprio di un musical di Mary Poppins. "Penso che sia difficile superare l'originale, ma i ragazzini amano la storia e sono certo che il remake sarebbe un successo" ha dichiarato il regista. Hollywood è proprio a corto di idee, mi vien da pensare.
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Le onde del destino
Breaking the waves di Lars von Trier(1996) Danimarca/Fr/Olanda/Svezia
Ci sono cascato di nuovo, mi sono fatto di nuovo del male. Perchè è questo che mi fanno i film di Lars von Trier, mi fanno male. Dunque, quando ieri sera ho rivisto Le onde del destino volevo farlo im naniera distaccata e utlizzando al meglio il mio pigro occhio critico, ma non ce l'ho fatta; non si può rimanere impassibili davanti alla struggente storia di Emily Watson, del suo purissimo amore e del suo terrificante sacrificio per preservare la vita del marito. Sta tutto qui il dramma di questo film, un essere umano che ama profondamente un altro essere umano, una donna capace di annullare se stessa pur di realizzare il presunto volere divino, di cosa può significare avere fede. La storia di Bess è un autentico calvario che sfiora la passione di Cristo, o almeno è questo che mi ha trasmesso la scena della protagonista perseguitata ed emarginata dalla sua stessa comunità fanatica; non solo, ma il regista costruisce la storia su un sottile filo del paradosso, alchè lo spettatore non sa proprio se credere che Bess sia una donna fragile e frantumata dalle sue turbe psichiche o se dotata di quella consapevolezza mistica che rende speciali le persone. Certo, non si può non condividere il suo dolore e la sua voglia di sfidare il destino e il micro-cosmo stesso in cui vive. La costruzione del film è quella classica di von Trier, una storia che urla dolore da tutte le parti, che ti trascina giù, che non migliora ma che anzi va peggiorando sempre più, finchè alla fine non si può che rassegnarsi e lasciarsi travolgere dal dramma. E' proprio in quel momento che il regista, nei soli pochi secondi di chiusura, lancia la chiave d'interpretazione della storia nonchè un finale liberatorio e commovente che si rifà ad una delle prime battute del film; un finale consolatorio,dicevo, ad un primo sguardo ma a rifletterci bene non lo è affatto, anzi è forse l'aspetto che più turba dell'intera vicenda. Il cast è superbo, ad iniziare dalla protagonista ma un applauso speciale lo merita Katrin Cartlidge, scomparsa nel 2002.
Non esistono vie di mezzo, Lars von Trier si ama o si odia e comprendo entrambe le parti. Io lo amo, visceralmente.
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30.12.05
Oscar all'orizzonte
I preparativi per gli Oscar sono iniziati alla grande. Sembra, infatti, che i film presi in considerazione quest'anno siano più di 300, una cifra pazzesca; basti pensare che una cosa del genere non accadeva da 32 anni agli Academy Awards. Non solo, ma una cifra così alta fa sorridere se si pensa che Hollywood nell'ultimo anno non ha fatto altro che lamentarsi dell'annata magra ai botteghini, salvo poi sottolineare l'aumento di lungometraggi prodotti nel corso del 2005, ben il 16,5% in più; anche i documentari circolati sono decisamente aumentati, 35 contro i 15 dell'anno scorso, un effetto Michael Moore verrebbe da pensare.
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Ghostbusters
Ghost Busters di Ivan Reitman
(1984) USA
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29.12.05
David Lynch sbarca nella capitale
Per chi di voi ha la fortuna di abitare a Roma (e beati voi, aggiungerei!) consiglierei di non perdersi l'eccezionale occasione di assistere ad uno degli incontri nell'ambito della rassegna "Viaggio nel cinema americano" a cura di Mario Sesti e Antonio Monda. Mi riferisco all'appuntamento del 13 gennaio quando a Roma sbarcherà David Lynch, magistrale regista americano. All'auditorium, il visionario autore di alcune delle pellicole più affascinanti del cinema risponderà alle domande dei giornalisti e del pubblico, oltre a commentare alcune scene tratte dai suoi film. Inutile aggiungere che invidio a morte chiunque potrà presenziarvi, ma questo non vi deve essere di ostacolo a cogliere l'occasione!
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The Blues Brothers
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28.12.05
E se li porta benissimo!
Il 28 dicembre 1895 Louis Lumière organizza la prima proiezione cinematografica pubblica a Parigi, al 14 di Boulevard des Capucines, nel Salon Indien del Grand Café. 33 gli spettatori, molti dei quali invitati e raccolti con insistenza dalla strada; un franco il prezzo del biglietto. Quando si spengono le luci, appaiono le porte della fabbrica Lumière che si aprono; una folla di operai, ragazze, alcuni cani, un'automobile ne escono! Gli spettatori sono estasiati; è la vita, la natura ripresa dal vivo! Il resto è storia!
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La resa dei conti
Cinetel ha pubblicato l'usuale classifica dei maggiori incassi cinematografici per il 2005. Sul podio abbiamo:
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Prova a prendermi
Il ritorno di Steven Spielberg alla commedia leggera era molto atteso, alimentato poi da un duo di attori come DiCaprio ed Hanks! Insomma, era molto che si attendeva questa storia autobiografica del più giovane ricercato che sia mai stato inserito nelle liste dell'FBI. Ovviamente, essendo lo spunto già di per se abbastanza originale, bastava solo ricamarci sopra qualche elemento di contorno. Ed è proprio quello che fa Spielberg, riuscendo ottimamente nel suo intento. Certo, è anche vero che alcune parti del film scorrono fin troppo lente (l'inizio, ad esempio) ed il delicato rapporto tra il protagonista e suo padre (un magnifico Cristopher Walken) fin troppo abusato. Ma DiCaprio affascina a metà tra il bambino impertinente che vuole donne e soldi ai suoi piedi ed un uomo in cerca solo di una stabilità che non riesce a trovare. Ed Hanks, anche se troppo meccanico, è sempre bravo ad arricchire di sfumature un personaggio piuttosto noioso, a tratti stupido, in altri perfido. In tutto questo, Spielberg dosa sapientemente ironia, humor, azione; tutti gli elementi che fanno del film una buona pellicola, godibile se non altro. Forse eccessivamente lunga ma questo è un vizio dello Spielberg degli ultimi tempi che facilmente gli si perdona, se non altro perchè il regista sa il fatto suo e non rischia di annoiare il pubblico. Comunque, non è fra i suoi film il più memorabile.
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27.12.05
Cala il sipario..
..per Vincent Schiavelli, eccezionale caratterista americano, attore feticcio per il periodo 'americano' di Milos Forman. La sua carriera conta un centinaio di film. Muore nella sua terra di origine, in Sicilia. I più lo ricorderanno in Ghost. Io lo ricorderò per Qualcuno volò sul nido del cuculo e per una sublime partecipazione all'episodio Humbug (2#20) di X-Files.
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Uno Spielberg per tutte le famiglie
L'emittente britannica Channel 4 ha indetto un sondaggio in occasione delle feste per stilare la classifica dei migliori film per famiglie. A vincere (scontato?!) è stato E.T. L'extraterrestre di Steven Spielberg, del 1982. Il regista americano, inoltre, è presente nella classifica con altri due film: Jurassic Park (12esimo, evidentemente il T-Rex che sbrana un malcapitato manda in visibilio le famiglie) e I predatori dell'arca perduta (20esimo, prima gloriosa avventura di Indiana Jones). 21 i film d'animazione in classifica, capeggia su tutti Shrek, in seconda posizione subito dopo l'alieno di Spielberg. Al terzo posto Mary Poppins, al quarto La maledizione della prima luna con Johnny Depp. Il film più antico presente nella top 100 è King Kong del 1933.Sondaggi e classifiche del genere fioccano in continuazione, specie in questo periodo dell'anno. Io non mi fido mai di questo genere di cose, ma stavolta è stato il pubblico a decidere (seppur dovendo scegliere fra una serie di film proposti da Channel 4) e dunque mi pareva interessante riportare i risultati.
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26.12.05
Zelig
Zelig di Woody Allen
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25.12.05
"Roma in sei ore e quattro decadi"
Il critico cinematografico del New York Times, A.O. Scott, ha stilato una classifica dei migliori dieci film del 2005 e, sorpresa sorpresa, in testa c'è una pellicola italiana, La Meglio Gioventù di Marco Tullio Giordana. "Nessun altro film può stare alla pari con questa saga" scrive il critico. "E' un'opera che coinvolge tutti a livello emotivo e intellettuale, con decine di performance di livello eccellente. Giordana ha girato un film talmente pieno di vita che, anche dopo sei ore di proiezione e quattro decenni di storia, uno spera che prosegua ancora". Non posso che essere d'accordo; ho amato profondamente questo film e sono fiero che ci abbia rappresentato all'estero. Il regista nostrano è in buona compagnia; nella lista dei 10 compaiono Munich di Steven Spielberg, Match Point di Woody Allen, Mysterious Skin di Gregg Araki. Inoltre, in una lista extra di 20 titoli altrettanto meritevoli, compare un altro italiano, Buongiorno, notte di Marco Bellocchio, insieme a film come Good night and good luck di George Clooney, A history of violence di David Cronenberg e il western gay di Ang Lee Brokeback mountain.
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Red Dragon
Red Dragon di Brett Ratner
(2002) USA
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24.12.05
A Natale siamo tutti un pò più bigotti!
E' da ieri nelle sale italiane Reinas, commedia spagnola sui matrimoni gay. Nei giorni scorsi, un segretario della Lega Nord (?!?) e alcuni sacerdoti (?!?!?!) si erano detti contrari all'uscita di questo film durante il periodo natalizio perchè "è un periodo tipicamente dedicato alla famiglia"! La polemica adesso cresce perchè il film arriva nelle sale italiane con il divieto ai minori di 14 anni, sembrerebbe a causa di una scena di sesso esplicito. Andrea Occhipinti, distributore del film con la sua Lucky Red, ha così commentato: "Sono allibito che si possa vietare ai minori di 14 anni Reinas, con la scusa che c'è una scena di sesso esplicito nel bagno di un treno fra una donna ed uno sconosciuto e per la tematica del film. In realtà è pura omofobia".
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The Village
The Village di M.Nigh Shyamalan
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23.12.05
Kill Quentin?
Sembra che Quentin Tarantino non si sia ancora stancato di discutere o lavorare sui due Kill Bill. Al sito britannico The Digital Spy ha dichiarato l'intenzione di rimettere mano ai due volumi per rimontarli e farne un unico grande film epico con un intermezzo. Non solo, ma l'intenzione finale di questa operazione è distribuire questa nuova versione nelle sale cinematografiche! A me sembra che l'amico Quentin si stia facendo prendere un pò troppo la mano. Va bene, i due episodi di Kill Bill sono stati davvero belli e godibilissimi ma sarebbe ora di passare avanti, non di fossilizzarsi sull'ottimo successo di pubblico riscosso. Questo genere di revisioni cinematografiche di solito avvengono anni e anni dopo l'uscita del film, non quando ancora non è stato neanche lanciato un cofanetto in dvd che riunisca le due parti del film! Se ne deduce che Tarantino non ha progetti interessanti su cui focalizzarsi, ma questo è un bene. Ne è passato di tempo per realizzare Kill Bill ma il tempo ha giovato sia al regista che all'opera, dopo la mezza delusione di Jackie Brown. Adesso staremo a vedere.
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The Terminal
The Terminal di Steven Spielberg
(2004) USA
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22.12.05
Tenete d'occhio il genio Lars!

La mia ammirazione per Lars von Trier e la sua cinematografia è incondizionata. Gettando uno sguardo sui suoi prossimi progetti, si scopre che ha in preparazione:
- - L'anello dei Nibelunghi di Wagner al Bayreuth, opera in 4 film;
- - Il seguito de Le Cinque Variazioni, dove stavolta è von Trier ad essere sfidato;
- - Un film dal titolo Dimension che prevede tre minuti di riprese ogni anno da un luogo diverso dell'Europa, per un periodo complessivo di 33 anni e non seguendo una sceneggiatura definita ma sviluppandola anno dopo anno. Il primo ciak è stato dato nel 1991, il lavoro dovrebbe finire nel 2024.
Ovviamente, siamo anche in attesa del capitolo conclusivo della trilogia America, il paese delle opportunità; dopo Dogville e Manderlay, sarà il turno di Washington, previsto nel 2006.
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Fahrenheit 9/11
Fahrenheit 9/11 di Michael Moore
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21.12.05
La guerra fra due mondi!
Sembra che la guerra tra la compagnia telefonica 3 e gli esercenti cinematografici sia destinata a proseguire. Dopo pochi giorni dalla sentenza che ha dato ragione alla compagnia di telefonia mobile, attraverso le proprie associazioni di categorie Anec e Anem, gli esercenti hanno già fatto sapere che, come accaduto con The Interpreter, non esiteranno a smontare il film dalle sale. La novità è costituita dal fatto che la 3 ha fatto sapere di detenere a disposizione i diritti della trasmissione wireless dei film della Eagle Pictures solo quattro mesi dopo l'uscita dalle sale e non più in contemporanea come accaduto con il precedente film. Questo dovrebbe bastare a far cedere le barricate degli esercenti? Il prossimo film che sarà materia di contestazione è Memorie di una geisha di Rob Marshall. Nelle sale dal 16 dicembre.
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La Sposa Cadavere
Tim Burton's Corpse Bride di Tim Burton e Mike Johnson
(2005) USA
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19.12.05
Batman Begins
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Gioirne o piangere?!
Alla fine il film The Interpreter con Nicole Kidman e Sean Penn potrà essere trasmesso sui cellulari 3. Lo ha stabilito il Tribunale ordinario di Milano, accogliendo il ricorso di 3 contro Eagle Pictures e, di conseguenza, intimando alla società di distribuzione cinematografica di consegnare a 3 Italia The interpreter e tutti i film previsti dal contratto.
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18.12.05
Quando non basta più sognare..
La Paramount Pictures ha raggiunto un accordo per l'acquisizione della Dreamworks SKG Inc. pagando 775 milioni di dollari. Paramount farà fronte anche agli 825 milioni di debiti e obbligazioni che pendono sul capo della Dreamworks, in un accordo che si presuppone risolleverà le sorti di entrambi i gruppi in difficoltà. Per far fronte ai debiti, la Paramount venderà i 59 titoli di film presenti nella library della Dreamworks, un capitale che è stato quantificato fra gli 850 e i 1000 milioni di dollari. I titoli includono "American Beauty" e "Il Gladiatore". L'accordo fra le due case cinematografiche non prevede l'acquisizione della Divisione Animata della Dreamworks, il comparto più remunerativo della compagnia, ma Paramount si occuperà della distribuzione dei suoi film di animazione per i prossimi 7 anni. L'accordo fra la Paramount e la Dreamworks sarà definito all'inizio del 2006 e dovrebbe permettere alla prima di aumentare il numero delle proprie uscite di 14 o 16 film ogni anno.
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17.12.05
The Dreamers
All'inizio è una passione, un modo di vivere, una scelta di vita:quel sedersi in prima fila per essere travolti dalle immagini. Dopo diventa il rifiuto di una prevaricazione ipocrita da parte delle autorità, che porta i tre giovani protagonisti a chiudersi in un appartamento e a dimenticare la realtà, il mondo che sta cambiando, ma non per questo spengono la loro curiosità. Anzi, si riaccendono i loro istinti più profondi in un lungo e insaziabile gioco di libertà sessuali, fatto di penitenze, masturbazioni, deflorazioni e altro ancora. Ma quanto potrà durare? Quanto ancora questi "sognatori" potranno illudersi di chiudere il mondo fuori della finestra? Sarà il mondo stesso, "la strada ad entrare nella stanza". Bernardo Bertolucci ricama il tutto con il suo inconfondibile stile, fatto anche di citazioni cinematografiche e ambienti claustrofobici. Il suo occhio è sempre presente ma mai invadente, per questo il sesso mostrato non è mai volgare, ma anzi intrigante. E la sua mano, che guida la camera, ci porta lentamente all'inevitabile epilogo dove tutta la verità della vita ci viene incontro, ci travolge, non ci lascia scampo proprio come un esercito che ci assale."Coloro che sognano", quelli di oggi, potranno pure scappare dinanzi a tanta forza ma non possono fingere che il passato è sempre presente, che lo spirito di ribellione è insito in ogni giovane di questo mondo e che gli artisti come Bertolucci hanno il compito non di scatenarlo, ma di arricchirlo. Alla fine, ogni sognatore potrà fare la sua scelta; chi il bacio, chi la molotov, sarà comunque una scelta indipendente, traguardo straordinario per ogni giovane di qualsiasi epoca. E Bertolucci lo sa.
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