Finalmente c'è un contratto per la lavorazione del prequel de Il signore degli Anelli tratto dall'omonimo romanzo di Talkien, Lo hobbit. E c'è anche il nome del regista su quel contratto: Guillermo del Toro, già vicino al fantasy come nell'ottimo Il labirinto del fauno. Peter Jackson rimarrà dietro le quinte (come annunciato) e la sua Weta si occuperà degli effetti speciali. Il regista del Toro ha già dichiarato di aver avviato i contatti con gli attori che hanno preso parte a Il signore degli Anelli e che compaiono anche nel libro Lo hobbit, uno su tutti il Gandalf di Ian McKellen, per rimanere fedele all'immaginario cinematografico creato da Jackson.28.4.08
Lo hobbit: c'è il regista
Finalmente c'è un contratto per la lavorazione del prequel de Il signore degli Anelli tratto dall'omonimo romanzo di Talkien, Lo hobbit. E c'è anche il nome del regista su quel contratto: Guillermo del Toro, già vicino al fantasy come nell'ottimo Il labirinto del fauno. Peter Jackson rimarrà dietro le quinte (come annunciato) e la sua Weta si occuperà degli effetti speciali. Il regista del Toro ha già dichiarato di aver avviato i contatti con gli attori che hanno preso parte a Il signore degli Anelli e che compaiono anche nel libro Lo hobbit, uno su tutti il Gandalf di Ian McKellen, per rimanere fedele all'immaginario cinematografico creato da Jackson.
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27.4.08
Se mi lasci ti cancello
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23.4.08
Cannes 2008: il programma
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Lynch ispira Cannes
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22.4.08
La famiglia Savage
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21.4.08
La ragazza del lago
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19.4.08
David 2008: i premi
Asso (quasi) piglia tutto è La ragazza del lago, esordio alla regia di Andrea Molaioli, che si aggiudica 10 premi (fra l'altro al regista riesce l'impresa di aggiudicarsi sia il premio da miglior regista esordiente che da miglior regista!). Grossa delusione per Caos calmo che dall'alto delle sue 18 candidature porta a casa solo tre premi: miglior attore non protagonista (A. Gassman), migliori musiche (Buonvino), miglior canzone originale (I. Fossati). Azzeccato il premio a Margherita Buy (miglior attrice protagonista) e Alba Rohrwacher (miglior attrice non protagonista) per il bellissimo Giorni e nuvole di Soldini. Premi tecnici a I vicerè, "David giovani" a Silvio Muccino. Miglior film straniero: Non è un paese per vecchi. Non avevo dubbi al riguardo e chissà in quanti capiranno il tono di questa mia battuta!Lista premi sul sito ufficiale.
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18.4.08
Spielberg nel sociale (network)
Sembra che nella sua infanzia Steven Spielberg abbia avvistato parecchi oggetti volanti non identificati e spettri; apparizioni che hanno segnato anche la sua carriera e che lo coinvolgono tutt'oggi: l'ultimo suo avvistamento sarebbe avvenuto poco tempo fa in una casa coloniale trasformata in hotel in Texas.
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17.4.08
X-Files 2: il titolo
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16.4.08
The King
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14.4.08
Prese di posizione extra-cinematografiche
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Capote - A sangue freddo
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12.4.08
L'arte del sogno
La science de réves di Michel Gondry(2006) Fra/Ita
Raramente ho visto così tanta poesia in un film solo. E dico 'visto' non a caso perché la poetica di Gondry non sta solo nella storia e nei dialoghi ma anche e soprattutto nelle immagini: nel come sa rendere visuale tutto ciò che gli passa per la testa, anche i sentimenti che sono ciò che più c'è di intangibile. L'arte del sogno richiede uno sforzo non da poco per essere visto ma alla fine ci si rende conto che tutto ciò che doveva arrivare è arrivato piano ed in silenzio, senza fatica ma anzi introducendosi lentamente sotto pelle, tra un sorriso di allegria e una smorfia malinconica. Si gode e si soffre insieme ai protagonisti perché nonostante siano eccessivi e lunatici e quindi lontani da una maggioranza che popola il mondo, si vorrebbe vivere le cose esattamente come loro. La chiave che il regista utilizza per ottenere tutto ciò è squisitamente funzionale alla storia: niente effetti speciali pur essendo il film pieno zeppo di momenti onirici ma piuttosto concentrazione assoluta sul lavoro artigianale, fatto di elementi di scena costruiti con stoffa e materiali di scarto e contando sulle illusioni ottiche che oltre ad ingannare il cervello umano, producono anche quel magnifico effetto di magia che risveglia un pò il fanciullo di tutti gli uomini. La focalizzazione su questi punti è tale che Gondry volutamente ignora altri elementi cinematografici come ad esempio un montaggio classico, preferendogli tagli e riprese con macchina a mano che quasi rimandano al Dogma danese. Bernal e la Gainsbourg, poi, sono calatissimi nella parte: lui con quel viso stralunato dà anima e corpo ad un personaggio fiabesco, lei molto più rude e rigida mantiene le distanze preferendo la realtà al sogno per non soffrire più di tanto.
E' la poesia che si traduce in immagini, si fà cinema e attraverso il dettaglio colpisce dritto al cuore. Una vera perla da custodire.
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11.4.08
Prime anticipazioni su Cannes 2008
Prime notizie su Cannes 2008 (dal 14 al 25 maggio). Innanzitutto, sembra che quella voce circolata negli ultimi tempi sia da ritenersi ormai fondata: il film che aprirà il festival francese sarà proprio Indian Jones and the Kingdom of the Crystal Skull di Steven Spielberg, il grande ritorno dell'archeologo più amato del cinema. Per quanto riguarda le Lezioni di cinema, l'ospite d'onore di quest'anno sarà Quentin Tarantino che per l'appunto intratterrà la platea con il suo personale punto di vista sul cinema. Retrospettiva omaggio, invece, per Jim Jarmusch: l'eclettico regista americano riceverà la Carrosse d’Or 2008 della Quinzaine des rèalisateurs, una sorta di premio alla carriera ricevuto da molti nomi illustri del cinema mondiale.
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Michael Clayton
Non sarà certo il film dell'anno, anche perché la storia puzza di già visto lontano un miglio, ma Michael Clayton è un film dignitosissimo che ha pochi punti di forza ma tutti molto efficaci. Innanzitutto l'intuizione di iniziare la storia dalla fine e poi lanciare un lunghissimo flashback proprio per scongiurare l'effetto noia di già visto e dare una marcia in più ad una storia leggermente complicata. Poi c'è la caratterizzazione dei personaggi: ovviamente giganteggia il protagonista di George Clooney ma i comprimari sono tutti ugualmente ben sviluppati e per giunta chiedendo un pò più di attenzione allo spettatore medio. La regia mantiene toni bassi che però sembrano voluti e non eccede in trovate drammatiche ma trasferisce le difficoltà della storia nella fotografia livida e nel montaggio. Perché alla fine l'attenzione è tutta per la storia e per i dilemmi morali che propone. In tutto questo c'è un cast che recita più che bene; per dirne un paio: Tilda Swinton (qui premio Oscar) compare molto meno di quanto pensassi ma in quel poco lascia il segno, soprattutto nella versione originale da preferire al doppiaggio e Sidney Pollack trasporta tutte le sfaccettature del suo personaggio nelle sue rughe e nei suoi sguardi parzialmente colpevoli. Poi c'è George Clooney che per quanto mi riguarda è un bravissimo attore e in questo caso costruisce un'interpretazione... come dire, trattenuta ma di grande impatto. E Tom Wilkinson non si fa sopraffare dagli altri, anzi. Godibilissimo, importanti i risvolti morali che vuol proporre, scorrevole nonostante le insidide della storia. Bella l'idea dei titoli di coda.
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9.4.08
Shortbus
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8.4.08
Uno sguardo altrove: Lost
E' giunta l'ora che anche io spenda due parole su Lost. Fenomeno televisivo dirompente degli ultimi anni, l'unico che sia riuscito a creare un clamore ed un fanatismo riconducibili ad un illustre predecessore ed ispiratore quale è X-Files, il serial Lost è stato co-creato nel 2004 dalla fervida immaginazione di uno dei genietti degli ultimi anni, J.J. Abrams, che ha poi applicato il 'metodo Lost' alle sue produzioni cinematografiche (vedi Cloverfield). Non starò qui a scrivere di cosa narra il serial, quali sono i motivi per cui è così interessante perché in rete è stato già detto e scritto tutto ed esistono migliaia di siti e blog che ne spulciano ogni particolare (a tal proposito, sono imperdibili Lostpedia, la sezione di Wikipedia totalmente dedicata al serial, e mi sento di consigliarvi personalmente il sempre aggiornatissimo DaddunLost). Ciò che mi preme è scrivere qualcosa di personale, di un nucleo centrale che solo ogni tanto sembra emergere in superficie nella trama del serial ma che invece a me (ma sicuramente a molti altri) è sembrato centrale e fondamentale.
impossibile non emozionarsi insieme ai protagonisti, la qualità di scrittura degli autori è altissima mentre la regia alterna alti e bassi notevoli (ma gli alti sono pura eccellenza). Il quadro finale lo avverto desolante ma umanamente vero: si vive insieme, si muore soli, come viene più volte ripetuto nell'arco narrativo della storia. E' una risposta che non consola ma è la vita stessa a non essere conciliante con le aspirazioni degli individui. Tutto ciò viene ancora più rafforzato dalla geniale svolta narrativa che viene lanciata al termine della terza stagione: raramente si era visto tanto coraggio nel ribaltare completamente il punto di vista di un serial dopo 3 cicli di successo ed invece è cio che avviene; il sistema narrativo del telefilm viene totalmente rigirato (dal sistema flashback/presente si passa a flashforward/presente mostrando così quale sarà la sorte dei personaggi alla fine dell'avventura ma senza per nulla intaccare la suspance insita nella storia).
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7.4.08
Quando andavo a caccia di alieni...
Interessante intervista a David Duchovny. Qualche accenno anche al nuovo X-Files in arrivo.
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4.4.08
Ogni cosa è illuminata
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1.4.08
Across the universe
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Etichette: Across the universe, Julie Taymor
I Film del Mese: Aprile 2008
- Juno di Jason Reitman (4);
- Non pensarci di Gianni Zanasi (4);
- La zona di Rodrigo Plà (4);
- Gone Baby Gobe di Ben Affleck (4);
- The Eye di D. Moreau, X. Palud (4);
- Next di Lee Tamahori (4 - visto in anteprima);
- All'amore assente di Andrea Adriatico (4);
- Amore, bugie e calcetto di Luca Lucini (4);
- Shine a light di Martin Scorsese (11);
- Interview di Steve Buscemi (11);
- In amore niente regole di George Clooney (11);
- Alla ricerca dell'isola di Nim di M. Levin, J. Flackett (11);
- Riprendimi di Anna Negri (11);
- La seconda volta non si scorda mai di Francesco R. Martinotti (11);
- Oxford Murders - Teorema di un delitto di Alex De La Iglesia (11);
- Shoot'Em Up di Michael Davis (11);
- L'ultima missione di Olivier Marchal (18);
- 10 cose di noi di Brad Silberling (18);
- 21 di Robert Luketic (18);
- Ortone e il mondo dei Chi di J. Hayward, S. Martino (18);
- Il matrimonio è un affare di famiglia di Cherie Nowlan (18);
- L'amore non basta di Stefano Chiantini (18);
- Step Up 2 di Jon Chu (18);
- Cambio di gioco di Andy Frickman (18);
- Jimmy della collina di Enrico Pau (23);
- Tutti pazzi per l'oro di Andy Tennant (23);
- L'altra donna del Re di Justin Chadwick (24);
- Sotto le bombe di Philippe Aractingi (24);
- 3Ciento di A. Seltzer, J. Friedberg (24);
- Mongol di Sergej Bodrov (25);
- Evening di Lajos Koltai (25);
- L'anno Mille di Diego Febbraro (25);
- The Hunting Party di Richard Shepard (30);
- Racconti da Stoccolma di Anders Nilson (30);
- Saw IV di Darren Lynn Bousman (30);
- Lezione 21 di Alessanrdo Baricco (30);
Aprile è un mese ricco e sembra anche la fiera dei titoli scemi. Detto ciò, a voi la scelta!
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